L’estate sta arrivando e, in un modo o nell’altro, molti stanno già pensando alle vacanze, tuttavia dove molti vedono un ritaglio di serenità, Airbnb vede criticità e anarchia. Il più noto portale di internet di affitti brevi teme infatti che le persone possano perdere ogni controllo non appena le restrizioni pandemiche verranno alleggerite, con la possibilità di conseguenze nefaste sulla situazione pandemica.

Per non rischiare di essere parte di questo eventuale atteggiamento distruttivo, l’azienda ha lanciato il programma “Summer of Responsible Travel”, il quale dovrebbe garantire che a poter usufruire dei servizi siano solamente persone pacate e responsabili, alla ricerca di quiete.

Al momento, la strategia sembra tenere conto solamente delle necessità statunitensi, tuttavia non è detto che, qualora si dimostrasse efficiente, il format non venga replicato con le dovute modifiche per ogni nazione, magari nell’ottica del tanto discusso “passaporto vaccinale”.

Nel proporre un'”estate responsabile”, Airbnb si trova a fare endorsement dei dispositivi di rilevamento del rumore, macchinette che notificano ai gestori degli appartamenti la presenza di rumori forti e continuativi come quelli di una festa.

Sempre per quanto riguarda il chiasso, l’azienda ha potenziato i servizi statunitensi del suo centralino telefonico, così che i vicini delle case messe in affitto possano segnalare eventuali fastidi senza dove necessariamente passare dalle autorità pubbliche.

Più interessante, nonché potenzialmente replicabile in ogni Paese, è la decisione di proibire la prenotazione di alloggi nelle giornate vicine al 4 luglio, ovvero in quelle date di festa che dovrebbero rappresentare il ritorno alla normalità, almeno negli USA. Un approccio non dissimile a quello che si era visto durante il periodo di insediamento del Presidente Joe Biden, ma che concede almeno una clausola: gli utenti fidati e di lunga data saranno esentati da una simile costrizione.

 

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