Uno scherzo è bello finché dura poco, o quantomeno così si dice. Vale anche per la mania per i NFT, i crypto-collezionabili di cui si è parlato molto nelle scorse settimane. Secondo un report, le quotazioni medie dei non-fungible token sono già crollate verticalmente.

Dall’inizio del 2021 abbiamo assistito – con una certa incredulità – alla nascita e ascesa di un mercato multi-milionario che ha coinvolto – e vede ancora coinvolti – celebrity di vario calibro e brand internazionali come l’NBL, il Time, il NY Times e Taco Bell.

Il fenomeno è lungi dall’essere morto, ma sicuramente sembra che la stagione delle quotazioni folli dei primi mesi sia giunta al termine. Secondo il portale NonFungible.com, a febbraio del 2021 il prezzo medio di un NFG era fissato a 4.000$. Oggi è crollato a 1.256$, con un calo di circa il 70%. Non ci stupisce più di tanto: come scrivevamo nel nostro speciale sui NFT, i fenomeni legati al mondo crypto/blockchain sono caratterizzati da una forte stagionalità e l’hype tende a spegnersi molto facilmente. Del resto, i NFT non sono un’invenzione del 2021 e se ne parla da fine 2017, quando il mondo era impazzito per un gioco chiamato KryptoKitties, un’invenzione della stessa compagnia dietro ad NBA Top Shot.

Un altro report di The Block segnala una situazione analoga, menzionando non soltanto un crollo nel valore medio delle transazioni, ma anche un discreto calo nel loro numero. Si vende di meno e a meno.

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