Come anticipato da Reuters solamente pochi giorni fa, alla fine LG ha deciso ufficialmente di ritirarsi dal mercato degli smartphone. Il produttore era stato uno dei primi a salire sul treno degli smartphone e, in particolare, a puntare sull’OS Android.

Negli ultimi anni LG era diventato sempre meno rilevante, occupando una quota di mercato più marginale. Vi basti sapere che la divisione ha chiuso 23 trimestri di fila in perdita. La notizia non arriva come un fulmine a ciel sereno: se ne sta parlando da inizio 2021, tra rumor, smentite e nuove conferme.

Ultimamente LG aveva cercato di dare una smossa al suo business puntando su una nuova linea di smartphone dal form factor avveniristico, come LG Wing – già arrivato sul mercato, e altri device che, seppur presentati, probabilmente non vedranno mai la luce — come l’LG Rollable.

Nel suo comunicato, LG ha spiegato che la chiusura del dipartimento permetterà all’azienda di concentrarsi su settori più promettenti come «i veicoli elettrici, i device IoT, la domotica delle case smart, la robotica, l’IA e i servizi B2B».

LG ha spiegato che i prodotti già in vendita rimarranno ancora negli scaffali dei principali negozi, inoltre il produttore si è impegnato a continuare il supporto dei suoi smartphone per un tempo ragionevole.

LG si aggiunge alla sempre più lunga lista di titani del settore che, non essendo stati in grado di trovare un proprio posto nel mercato, sono diventati nel tempo sempre più marginali, arrancando e finendo per chiudere.

Anche HTC non se la passa granché bene: