Un astronomo amatoriale nipponico, Yuji Nakamura, ha notato nel cielo notturno un qualcosa di strano, un elemento celeste a cui in precedenza non aveva mai fatto caso e che, in seguito, si è dimostrato essere una nova comparsa solamente di recente sotto la costellazione di Cassiopea. L’elemento non era ancora stato mappato.

L’Università di Kyoto ha debitamente controllato con il suo telescopio Seimei, verificando che l’oggetto, ora catalogato con il codice PNV J23244760+6111140, non sia altro che lo sfogo luminoso di una nana bianca impegnata ad assorbire la materia di una stella compagna.

Non solo, gli astronomi che stanno monitorando la nova sostengono che questa stia progressivamente aumentando di intensità e che, avendo raggiunto magnitudine 7.49, la sua luminosità sia ormai percepibile da chiunque sia disposto a puntare binocoli o telescopio verso il cielo.

Le coordinate per intercettarla sono:

Ascensione Retta: 23h 24m 47.60s

Declinazione: +61° 11′ 14.0″

Per coloro nell’Emisfero Settentrionale, partite identificando la familiare “W” di Cassiopea, la quale è visibile alta nel cielo nordoccidentale non appena il sole tramonta. […] se seguite una linea dalla stella di seconda magnitudine Schedar attraverso la stella di prima magnitudine Caph, vi troverete praticamente nella posizione della nova,

ha riportato la testata Astronomy nello spiegare la strategia per trovare il fenomeno.

 

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