Il servizio di streaming videoludico GeForce NOW compie ufficialmente il suo secondo anno di vita, pertanto i gestori decidono di abbandonare il suo abbonamento “Founders” per passare a un più oneroso “Priority” e lo fanno annunciando la rivoluzione con un blog post dai toni vittoriosi.
Tralasciando un attimo da parte il cinismo del vedere i costi del servizio passare improvvisamente da 4,99 euro a 9,99 euro (99,99 se puntate sui dodici mesi), bisogna ammettere che Nvidia sia effettivamente riuscita a fare grandi cose, nel gestire il suo programma.
A differenza dei suoi principali competitor, il Google’s Stadia e il Luna di Amazon, GeForce NOW non offre l’accesso gratuito ai videogame di una libreria, piuttosto permette ai giocatori di attingere alle licenze che hanno acquistato su Steam e su Epic Store in modo da fargliele giocare su qualsivoglia dispositivo.
Non solo, l’anno scorso, a causa di un lancio abbastanza confusionario, molti sviluppatori si sono assicurati che le proprie creazioni non finissero sul servizio di streaming e l’azienda ha dovuto riconquistare i fuggiaschi uno per uno, riuscendoci con una discreta competenza.
In tutto questo, GeForce NOW vanta pubblicamente 10 milioni di membri, successo che probabilmente dipende anche dal fatto esista un doppio servizio di abbonamento: il già citato Priority e un altro completamente gratuito, seppur colmo di limitazioni.
Se Priority garantisce quotidianamente fino a sei ore di gioco, un sistema di ray-tracing e la priorità di accesso ai server, il servizio non retribuito limita le sessioni di gioco a soli sessanta minuti e senza alcuna priorità d’accesso.
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