Gli utenti del Pakistan dovranno fare a meno di TikTok, almeno per un po’. Il Governo locale ha infatti bandito il video-social, tuttavia non è del tutto chiaro con quale pretesto sia stata sospesa la piattaforma. Si sospetta che a richiedere l’intervento sia stato il giurista Qaiser Rashid Khan, il quale aveva ritenuto il portale trasmettesse “contenuti osceni”.
Khan avrebbe infatti descritto alcuni dei video caricati su TikTok come “inaccettabili per la società del Pakistan” e avrebbe ordinato al regolatore di internet di bloccare tutto, almeno fino a che gli standard di moderazione dell’app non diventino conformi ai valori morali della nazione. L’azienda digitale non condivide le accuse.
TikTok è costruito sulle fondamenta dell’espressione creativa, con una forte attenzione a mantenere i contenuti inappropriati lontani dalla piattaforma.
In Pakistan abbiamo accresciuto le fila del nostro team di moderatori locali e abbiamo meccanismi per segnalare e rimuovere contenuti che violano le linee guida della nostra community. Non vediamo l’ora di continuare a servire milioni di utenti e creativi di TikTok pakistani che hanno trovato in noi una casa per dar sfogo alla creatività e al divertimento,
recita una dichiarazione della ditta.
Lo scorso ottobre, il social era incappato in un incidente simile, incidente per il quale è stato tenuto off-line per una decina di giorni. A novembre tuttavia le cose sono ulteriormente cambiate: sono state introdotte nuove leggi e le ditte internettiane operanti in Pakistan hanno dovuto aprire sedi locali con cui garantire un canale costantemente aperto con il Governo, in maniera non dissimile da quanto richiesto dal Governo indiano.
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