Netflix investirà 100 milioni di dollari per assicurarsi che le sue produzioni offrano maggiore rappresentatività ai membri delle minoranze. “Quali voci sono assenti, chi stiamo escludendo?”.

Netflix ha commissionato e pubblicato un’attenta analisi sulla diversità – a tutti i livelli – presente nelle sue produzioni. Non solo attori e storie, ma anche tutte le maestranze dietro alla cinepresa, dai produttori agli sceneggiatori, passando per lo staff.

Il risultato non è incoraggiante e per questo motivo il colosso dello streaming ha annunciato un investimento da 100 milioni di dollari per garantire maggiore rappresentatività alle minoranze.

Quali voci sono assenti? Il nostro è ritratto autentico? Chi stiamo escludendo?

sono queste le domande che Netflix deve farsi, stando al co-CEO Ted Sarandos.

I 100 milioni di dollari andranno a beneficio del Netflix Fund for Creative Equity. Il fondo aiuterà i membri delle minoranze sottorappresentate a ricevere formazione ed entrare nel mondo del lavoro della produzione cinematografica.

Netflix si è impegnata ad aggiornare il suo studio interno sulla diversità ogni due anni, in modo da valutare gli eventuali passi in avanti fatti nel corso del tempo.

Credo che sia importante che i contenuti rispecchino le persone da cui sono visti. Credo che affinché le persone si sentano connesse con un contenuto, con un gran film o una bella serie, sia necessario che questo sia molto relazionabile. Deve parlare a loro o riflettere un’esperienza che hanno vissuto

aveva detto Sarandos nel corso di un’intervista con la CNBC.