Le strutture di Samsung in Texas sono bloccate, ferme tra i ghiacci, nell’attesa che prima o poi torni l’elettricità nella città di Austin.

La tempesta di neve che si sta abbattendo sulla regione ha preso di sorpresa tutti, sconvolgendo le persone, ma anche le grande industrie locali. Le possibilità della rete elettrica texana sono ormai molto contenute e le fabbriche stanno chiudendo temporaneamente i battenti perché non sono più in grado di operare.

Anzi, per essere più precisi, è lo stesso Governo che ha chiesto a loro di non operare, con la Austin Energy che è entrata in contatto con i suoi clienti più importanti per segnalare che l’emergenza in corso esiga che l’elettricità sia preservata per alimentare i servizi critici alla sopravvivenza.

Aziende omologhe a Samsung, costruttrici di semiconduttori, hanno confermato di aver ricevuto il medesimo ordine, mentre non è chiara la posizione della fabbrica di Austin della Apple, la quale produce Mac Pro. Gli addetti stampa della ditta non hanno dato riscontro alle domande dei giornalisti, ma non c’è motivo di credere che siano state fatte delle eccezioni all’ordinanza.

Non esistono previsioni sulla durata di un simile fermo, tuttavia Samsung stima che questo “scherzetto” gli costerà milioni. La struttura è entrata in funzione alla fine degli anni Novanta e da allora ha continuato a operare praticamente senza sosta, in più l’azienda vorrebbe ulteriormente ampliare la sua presenza in loco, confidando che un simile freddo non torni mai più.

Inizialmente il manager di Austin Energy, Jackie Sargent, ha cercato di trovare un punto di equilibrio con le ditte coinvolte da questa risoluzione draconiana. Ha chiesto loro di preservare quanta più elettricità fosse possibile, magari adoperando gli accumulatori di riserva, tuttavia l’intento si è dimostrato insufficiente a risolvere un problema che sta evidentemente annichilendo gli equilibri texani.

 

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