Maltempo: chi si occupa del risarcimento dei danni?

In caso di danni provocati da eventi atmosferici come grandinate, l’assicurazione RC auto tradizionale non copre alcun indennizzo per i veicoli. Chi desidera tutelarsi da tali danni deve aggiungere la copertura degli eventi naturali alla sua polizza. La polizza Kasko, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non garantisce l’assicurato contro i danni atmosferici. Quindi, è bene integrare la RC obbligatoria con la copertura per eventi naturali, ma occorre verificare attentamente quali eventi naturali sono inclusi nella polizza per essere certi che situazioni come la caduta di alberi siano comprese.

Per gli edifici, alcuni danni come quelli alle tapparelle o alle finestre possono essere coperti da alcune polizze, ma dipende dai dettagli specifici del contratto stipulato. Si consiglia di verificare attentamente quali danni sono inclusi e l’importo della franchigia, poiché questa potrebbe essere sufficientemente alta da coprire completamente il danno o, al contrario, lasciare parte del costo a carico dell’assicurato.

Il costo dell’assicurazione per auto varia in base alla compagnia e al tipo di polizza, oscillando generalmente tra i 150 e i 200 euro annui. Tuttavia, è importante tenere in considerazione che, con l’aumento degli eventi atmosferici di questo tipo, è possibile che ci siano importanti rincari nei prossimi anni.

Nel caso si verifichi un danno causato dal maltempo, bisogna seguire alcuni passaggi: innanzitutto, denunciare l’incidente alle forze dell’ordine e successivamente rivolgersi alla propria assicurazione per accertare il danno. Solitamente sarà necessario un perito per valutare l’entità dei danni. È utile scattare fotografie dei danni subiti per documentare l’accaduto e, se possibile, avere dei testimoni che possano confermare quanto accaduto.

I danni causati dal maltempo non riguardano solo i veicoli, ma possono interessare anche gli edifici, compresi palazzi, negozi e giardini. Pertanto, è essenziale verificare attentamente quali danni sono coperti dalla polizza stipulata.

Per quanto riguarda il risarcimento per danni alle case e alle imprese, il report 2022 di Ania (Associazione Nazionale Fra le Imprese Assicuratrici) riporta che la grandine rappresenta il 28,3% del rischio catastrofale delle polizze danni, mentre l’alluvione il 23,1%. Le polizze antincendio sono spesso estese ad altri eventi naturali, ma è fondamentale controllare attentamente cosa è incluso nella propria polizza.

Anche in questo caso, bisogna prestare attenzione ai dettagli della polizza, verificando quali danni specifici sono coperti. Alcune polizze possono comprendere danni alle tapparelle o finestre provocati da grandine e vento, così come danni ai vasi sui balconi.

In caso di danni alle case o alle imprese a causa del maltempo, bisogna avvisare la compagnia assicurativa dell’accaduto e seguire l’accertamento del perito. Scattare fotografie dei danni e, quando possibile, reperire testimoni, può risultare utile per documentare l’accaduto. Nei casi di cattiva gestione del territorio, è possibile chiedere il risarcimento al Comune o agli Enti territoriali competenti, poiché potrebbero essere responsabili dei danni causati o per non aver agito per evitarli.