Dopo sette mesi di viaggio, anche la sonda spaziale della Cina è arrivata a orbitare attorno a Marte per scattare foto e fare analisi.

Nell’attuale corsa al Pianeta Rosso, lo Tianwen-1 si piazza secondo, giungendo in loco solamente a poche ore di distanza dalla missione degli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia l’avventura cinese è solamente agli inizi e nei prossimi mesi la spedizione proverà a far sbarcare il suo Rover direttamente sul suolo marziano.

Si tratta della prima missione interplanetaria dell’Amministrazione Spaziale Nazionale della Cina, una missione che mira a raccogliere immagini in alta risoluzione e sondare i campi magnetici della zona, ma anche a evidenziare lo stato di super-potenza politica del gigante orientale.

Qualora i progetti dovessero proseguire senza intoppi, infatti, la Cina diventerebbe la seconda nazione a toccare la superficie di Marte, traguardo raggiunto a oggi solamente dagli USA.

Non solo, il Rover cinese dovrebbe essere parecchio più longevo di quello statunitense. Secondo i calcoli, che dovranno essere collaudati sul campo, la sonda orientale dovrebbe sopravvivere 687 giorni, un’infinità se paragonato ai 90 del mezzo a stelle e strisce.

L’intenzione della Repubblica Popolare Cinese è d’altronde estremamente ambiziosa: raccogliere tutti i dati che servono per iniziare a valutare una missione spaziale guidata direttamente da una ciurma umana.

Non solo, l’aeronautica della Cina vuole ben comprendere se Marte possa consentire una permanenza prolungata per la vita umana, così da valutare una spedizione epocale che potrebbe eclissare per importanza l’allunaggio del 1969.

 

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