Nel corso delle ultime ore è stato assegnato il Nobel 2020 per la pace, premiando in particolare il progamma alimentare mondiale delle Organizzazioni Unite, il World Food Programme.

L’organizzazione ha così deciso di premiare, tra ben 318 nomine, l’associazione per i suoi sforzi nel combattere la fame nel mondo, una delle problematiche ad oggi più drammaticamente rilevanti.

Per chi non lo sapesse, il World Food Programme è la più grande organizzazione mondiale per la promozione e l’assistenza alimentare. Solo nel 2019, il WFP ha fornito assistenza a quasi 100 milioni di persone all’interno di 88 nazioni in sofferenza. Ricordiamo che, sempre nel 2019, ben 135 milioni di persone hanno sofferto di malnutrizione acuta nel mondo, soprattutto a causa dei conflitti armati e delle guerre nelle varie parti del mondo. Nel 2015, l’ONU ha stabilito come uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile quello di eradicare la fame nel mondo.

La pandemia causata da Sars-CoV-2, inoltre, ha contributo non poco ad aumentare i numeri delle vittime nel mondo per malnutrizione: in nazioni come lo Yemen, la repubblica democratica del Congo, Nigeria, Sudan e Burkina Faso, i conflitti armati uniti al virus hanno portato ad un aumento del numero di persone malnutrite.

Il World Food Programme ha così deciso di aumentare i propri sforzi, portando cibo nei paesi maggiormente colpiti dalla pandemia e dai conflitti, ribadendo come la pace sia uno degli obiettivi da perseguire nel mondo di pari passo con la sicurezza alimentare garantita per tutti.