Un interessante studio condotto da CDC ha evidenziato come i viaggi in volo a lunga percorrenza siano un fattore ad alto rischio per la trasmissione del coronavirus.

Il CDC, ovvero il centro statunitense per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha recentemente pubblicato uno studio riguardante un volo effettuato lo scorso 2 marzo 2020, più precisamente su un volo a lungo raggio da Londra ad Hanoi, in Vietnam.

Lo studio avrebbe provato che una passeggera positiva al virus, sarebbe riuscita a infettare altri 15 passeggeri dello stesso volo (su un totale di 217 passeggeri) scatenando così una reazione a catena nei loro paesi d’arrivo e costituendo a tutti gli effetti un vero e proprio “focolaio d’alta quota”.

Altro dato importante a tal proposito è l’alto numero di infetti presenti nella Business Class, ben 12, che rappresentano quindi il 75% del totale degli infettati. Si tratterebbe nella fattispecie di una ragazza di 27 anni, originaria del Vietnam, che viaggiava assieme a sua sorella di 26 anni. La ragazza si sarebbe trovata a Londra già dal mese di febbraio, viaggiando perfino in Italia il 18 febbraio, sempre con la sorella, e a Parigi, in occasione della Fashion Week.

Confermato inoltre dagli stessi ricercatori della CDC che l’utilizzo della mascherina è senz’ombra di dubbio fondamentale nel prevenire la diffusione di SARS-CoV-2: a marzo, infatti, non erano ancora entrate in vigore tutte le norme di sicurezza anti-Covid adottate nei mesi a venire da parte di tutti i paesi del mondo, Italia inclusa.

In conclusione, il CDC ha confermato che il rischio a bordo di trasmettere il virus è molto elevato, soprattutto nel caso in cui siano voli a lungo raggio.

Nemmeno la Business Class, nonostante il suo maggior distanziamento tra sedili, riuscirebbe a frenare questa pericolosa trasmissione.

Attendiamo quindi ulteriori aggiornamenti a riguardo, per assistere ai provvedimenti che metteranno ipoteticamente in atto le compagnie di volo nel corso dei prossimi mesi, per cercare di ridurre al minimo questa tipologia di rischio.