Venezia 77, recap live dal Day 5-6
Il Festival di Venezia continua e siamo arrivati anche al giro di boa. Dalle biografie rock ai drammi sentimentali, passando per le mosche giganti di Quentin Dupieux.
Nuova settimana per il Festival del Cinema di Venezia, arrivato quest’anno alla sua 77esima edizione. Un’edizione atipica e, sicuramente, più unica che rara, proprio a causa dell’anno particolare che stiamo vivendo. Cosa possiamo dire di queste due giornate?
Sicuramente il Festival continua sulla scia dei legami ma anche quella delle donne, vere protagoniste di questa edizione in ruoli e storie struggenti, intense e profonde. Il concorso italiano, infatti, continua con la Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, pellicola molto attesa alla laguna e ritratto Eleanor Marx.
Brillante, colta, libera e appassionata
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico. Il film, però, non ci ha completamente convinto.
Diverso, invece, il caso di The World To Come, pellicola della regista Mona Fastvold dove troviamo nuovamente Vanessa Kirby assieme a Katherine Waterston e Casey Affleck. La commovente storia d’amore tra due donne dell’America contadina del 1850. Un amore delicato, al profumo di biscotto e di neve al solo. Un amore proibito, costellato dalle mille complicazioni del tempo e del passato di entrambe le donne. Girato in 16mm, il film della Fastvold è tra le opere più toccanti e commoventi di questa Venezia.
Ed, infine, si passa alla follia del Fuori Concorso con il paradossale ed ironico film francese di Quentin Dupieux, Mandibules. Una sorta di Cronenberg che incontra Kevin Smith. I protagonisti di questo film sono una coppia sconclusionata di amici che si ritrova in un bagagliaio di una macchina rubata una mosca gigante. Inizia da questo momento in poi un viaggio assurdo e in credibile, costellato di qui pro quo di paradossi.
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