Dal quarto giorno del Festival di Venezia, in un sabato particolarmente soleggiato e anche un po’ affollato, andiamo a vedere quali sono stati i film della giornata.
Ed arriviamo alla quarta giornata di questa atipica edizione del Festival di Venezia. Come procede la mostra? Arrivano gli italiani con i primi film in concorso, ovvero Padrenostro di Claudio Noce.
Ispirandosi alle vicende degli anni di piombo italiani che videro coinvolto suo padre, il regista confeziona una storia si intima, quasi terapeutica, ma che non lascia il segno. Un racconto che da troppo per scontato, mostrandosi alla fine goffo e pretenzioso.
Un lavoro che viene affidato alle capacità interpretative dei piccoli e bravi giovani protagonista, ma che purtroppo non basta, annaspando spesso e volentieri.
Ma questa Venezia ci conferma che i legami genitori e figli sono tra i temi più affrontati in questa edizione post-quarantena. Infatti, il secondo concorso della giornata è forse una delle più interessanti e suggestive sorprese di questo Venezia 77: Pieces of a woman di Kornél Mundruczó con protagonista una struggente e straordinaria Vanessa Kirby.
I protagonisti sono una coppia di Boston, Martha e Sean Carson, che si amano, si amano più di qualsiasi altra cosa al mondo, superando insieme ostacoli e difficoltà. Purtroppo il destino ha in serbo per loro una svolta crudele e in seguito ad un difficile parto in casa, i due si ritroveranno ad affrontare una lunga odissea. Martha dovrà ricostruire a poco a poco se stessa, cercando di ritrovare la sua stessa identità.
E dalla tragedia si passa un po’ anche all’ironia e alla commedia (per fortuna) con il divertente The Duke di Roger Michell con Jim Broadbent nei panni dell’eccentrico Kempton Bunton, un furbacchione dell’Inghilterra anni ’60, balzato sui giornali di cronaca per il furto di un Goya dalla National Gallery.
Il caso fece talmente tanto scalpore non solo per il furto ad opera di un vecchio poveraccio, ma anche perché Bunton all’epoca vinse la causa, conquistando la giuria. Un caso più unico che raro, oggi conosciuto da pochi ma all’epoca di grande importanza.
Se vi foste persi il racconto di questi film, potete recuperare qui la live:
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