Storie di Instagram vs TikTok, chi vince? Secondo Josh Constine non ci sono dubbi, e la vera metrica da tenere d’occhio è quella che lui chiama “content density”, ossia densità del contenuto.
Poco importa che il futuro di TikTok negli USA sia tutto fuorché limpido, quella di Constine è una considerazione che prescinde dal contenitore ed ha più a che fare con la macro-categoria del micro-entertainment.
«Se aveste a disposizione solamente 15 secondi, cosa scegliereste di guardare? Una panoramica spontanea di un paesaggio o una scenetta che è stata progettata meticolosamente?», incalza Josh Constine, professione giornalista (ex Tech Crunch) e head of content di SignalFire.
«Guardarle richiede lo stesso tempo, ma sotto il profilo della cura e della creatività dietro alla loro realizzazioni esiste una distanza di diversi ordini di grandezza».
Costine la chiama Content Density, il fattore intrattenimento diviso per la durate del contenuto. Quante emozioni e sensazioni un contenuto è in grado di darti al secondo, detto in soldoni. È questa la chiave del successo per prodotti come TikTok o per i Reels di Instagram (ne abbiamo parlato qua). Ed è questa la ragione, continua il giornalista, che presto o tardi renderà le storie obsolete, o comunque tutto fuorché centrali.
Discovering you’re a washing machine virtuoso pic.twitter.com/RHErUWeQ6d
— Josh Constine 📶🔥 (@JoshConstine) August 31, 2020
Per i content creator questa è una legge piuttosto chiara. Sanno che per diventare virali devono sfruttare al massimo il tempo a disposizione, caricando di significato ogni singolo secondo della loro clip. È il motivo per cui prima di fare una storia su TikTok spesso deve venire scritto un copione, se una scena è sbavata o non perfetta viene rigirata una seconda volta e nel caso dei balletti o delle esibizioni musicali, prima c’è una lunga e faticosa sessione di prove per memorizzare e padroneggiare ogni mossa. Non fatevi ingannare, dietro i contenuti di TikTok non c’è improvvisazione. È il motivo per il quale spesso i creator dicono cose del tipo “non fatelo floppare, ci ho messo delle ore per farlo”.
Al contrario le storie su Instagram spesso vivono di un altro fattore: la familiarità. Non ci interessa vedere cosa o dove ha mangiato uno sconosciuto, ma la cosa si fa differente con i nostri amici o con gli influencer che già conosciamo. Scoprire dalle sue storie che un nostro amico è andato a vedere Tenet al cinema potrebbe diventare un futuro argomento di conversazione. Ed ecco che in questo modo anche Instagram produce engagement.
You watch TikToks
You fast forward through Stories pic.twitter.com/U6oyO7zSaW
— Josh Constine 📶🔥 (@JoshConstine) August 31, 2020
Eppure, conclude Constine, la bassa densità dei contenuti delle Storie fa sì che è molto raro che si decida di prestarvi molta attenzione. «Raramente decidiamo di dedicare più di una frazione di secondo ad ogni clip caricata su Instagram».
- Content density: Why TikToks trounce Stories (constine.substack.com)