Si torna a parlare di Immuni e il suo presunto flop. Il Viceministro alla Salute Sileri sostiene che l’app è andata particolarmente male trai giovani, nonostante siano quelli con “più dimestichezza con le app”.
Fino ad oggi non avevamo informazioni certe sulla distribuzione demografica dei download di Immuni, l’app di contact tracing digitale promossa dal Governo italiano.
Le ultime informazioni pubbliche parlavano di un traguardo da 5 milioni di download, ossia circa il 13% della popolazione italiana che possiede uno smartphone. Inizialmente ci si era dati come obiettivo il raggiungimento di almeno il 60% della popolazione, anche se, come abbiamo già visto, secondo alcuni tecnici non è necessario che le app come Immuni raggiungano l’adozione di massa per dare risultati apprezzabili.
Il Viceministro Pierpaolo Sileri ha raccontato a La Stampa le prossime mosse del Governo per contenere la pandemia. Si è parlato anche di Immuni, che secondo Sileri dovrebbe venire inserita «nei protocolli operativi, come quello per il rientro a scuola, anche perché altri sistemi, come i fogli di carta dove segnare i propri dati, non sempre funzionano».
Sileri sostiene che, tra le ragioni che hanno frenato la diffusione dell’app, ci siano anche i giovani, che avrebbero in larga parte snobbato l’app del Governo:
Purtroppo è stata un flop tra i giovani, che hanno più dimestichezza con le app
ha detto il Viceministro.