Questa mattina è stato presentato il programma del Festival di Venezia 2020. 77esima edizione di un Festival simbolo di rinascita ma non senza inevitabili limitazioni e con un certo numero di italiani più abbondante del solito.
Dal 2 al 12 Settembre si terrà la 77esima Mostra D’Arte Internazionale del Cinema di Venezia. Consueto appuntamento con il grande cinema di tutto il mondo che, come l’edizioni precedenti hanno dimostrato, punta l’attenzione non solo al grande cinema d’autore, ma anche alle produzioni streaming e ai titoli sovversivi, svecchiandosi anno dopo anno e riuscendo costantemente ad incontrare il gusto di un cinema in continua evoluzione.
Purtroppo il 2020 non fa di certo rima con evoluzione. Tanti gli eventi, le fiera e i Festival bloccati. L’industria cinematografica è ancora piegata. Set chiusi. Distribuzioni senza film. Produzioni con l’acqua alla gola.
Eppure il direttore artistico Alberto Barbera ha deciso di non fermarsi; anzi, ha deciso di rendere Venezia 2020 un simbolo, pur adeguandosi a tutte le normative e, quindi, creando un Festival su misura. Un Festival sicuramente dalla portata minore, dall’impatto meno decisivo e con un’intensità non paragonabile agli anni precedenti. Venezia 2020 si farà e non manca di sorprendere in alcune perle mostrate all’interno del suo programma. Un programma senza dubbio con pochi – per non dire nessun – fuochi d’artificio. Mancano le star, mancano i titoli della grande Hollywood e anche le scommesse da Oscar si riducano a pochissimo; ma al tempo stesso un programma che pone l’attenzione su autori particolari, sul cinema europeo, sul cinema asiatico ed orientale. Inoltre, un programma che vede nel suo concorso ben 8 film diretti da registe sui 18 presentati. Un numero assai superiore alla media di qualsiasi altra edizione.
Oggi, infatti, alle ore 11:00 si è tenuta in versione digitale la conferenza stampa di annuncio del programma di Venezia 2020. Tra i nomi che subito saltano all’occhio ci sono: Susanna Nicchiarelli, Andrei Konchalovsky, Kyoshi Kurosawa, Gianfranco Rosi, Chloé Zhao, Rogert Mitchell, Luca Guadagnino, Alex de La Inglesia e Alice Rohrwacher.
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Come già detto, la Mostra si terrà dal 2 al 12 Settembre presso il Lido di Venezia. Sappiamo già che gli ospiti saranno limitati, i red caper a porte chiuse, che non tutti i giornalisti quest’anno potranno essere accreditati e che molto conferenze saranno online. Un’edizione sicuramente e inevitabilmente diversa dalle solite.
Inutile indugiare oltre. Andiamo quindi a scoprire il programma di questa particolare Venezia 2020:
Concorso
- In Between Dying, Hilal Baydarov
- Le sorelle Macaluso, Emma Dante
- The World to Come, Mona Fastvold
- Nuevo Orden, Michel Franco
- Amants, Nicole Garcia
- Laila in Haifa, Amos Gitai
- Dorogie Tovarischi (Dear Comrades), Andrei Konchalovsky
- Spy No Tsuma (Wife of a Spy), Kyoshi Kurosawa
- Khorshid (Sun Children), Majid Majidi
- Pieces of a Woman, Kurnél Mundruczó
- Miss Marx, Susanna Nicchiarelli
- Padrenostro, Claudio Noce
- Notturno, Gianfranco Rosi
- Never Gonna Snow Again, Małgorzata Szumowska, Michał Englert
- The Disciple, Chaitanya Tamhane
- Und Morgen Die Ganze Welt (And Tomorrow the Entire World), Julia Von Heinz
- Quo Vadis, Aida?, Jasmila Zbanic
- Nomadland, Chloé Zhao
Fuori concorso
- Sportin’ Life, Abel Ferrara
- Crazy, Not Insane, Alex Gibney
- Greta, Nathan Grossman
- Salvatore – Shoemaker of Dreams, Luca Guadagnino
- Final Account, Luke Holland
- La verità su La dolce vita, Giuseppe Pedersoli
- Molecole, Daniele Segre (film di pre-apertura)
- Narciso Em Ferias, Renato Terra, Ricardo Calil
- Paolo Conte, Via con me, Giorgio Verdelli
- Hopper/Welles, Orson Welles
- City Hall, Frederick Wiseman
- Lacci, Daniele Luchetti (film d’apertura)
- Lasciami andare, Stefano Mordini (film di chiusura)
- Mandibules, Quentin Dupieux
- Di Yi Lu Xiang (Love After Love), Ann Hui
- Assandia, Salvatore Mereu
- The Duke, Roger Mitchell
- Night in Paradise, Park Soon-Jung
- Mosquito State, Filip Jan Rymsza
Fuori concorso – Proiezioni speciali
- 30 Monedas – Episodio 1, Alex De La Iglesia
- Princesse Europe, Camille Lotteau
- Omelia contadina, Alice Rohrwacher
Orizzonti
- Apples, Christos Nikou (film d’apertura)
- La Troisieme Guerre, Giovanni Aloi
- Milestone, Ivan Ayr
- The Wasteland, Ahmad Bahrami
- The Man Who Sold His Skin, Kaouther Ben Hania
- I predatori, Pietro Castellitto
- Mainstream, Gia Coppola
- Genus Pan, Lav Diaz
- Zanka Contact, Ismael El Iraki
- Guerra e pace, Martina Parenti, Massimo D’Anolfi
- La Nuit Des Rois, Philippe Lacôte
- The Furnace, Roderick Mackay
- Careless Crime, Shahram Mokri
- Gaza Mon Amour, Tarzan Nasser, Arab Nasser
- Selva tragica, Yulene Olaizola
- Nowhere Special, Uberto Pasolini
- Listen, Ana Rocha De Sousa