Una lista con le migliori 12 serie TV horror disponibili su Netflix. Dalle serie antologiche, alle docuserie, fino agli horror animati.
Uno dei generi cardine della narrativa (che si tratti di letteratura, cinematografia o televisione) è l’horror. La paura è una delle sensazioni emotive insite nell’uomo, una tra le più profonde. Per questo motivo anche le opere creative che hanno messo l’horror al centro sono tantissime e ricche di sfaccettatura. Abbiamo perciò dato un’occhiata alle serie TV horror su Netflix per vedere qual è l’offerta del catalogo della piattaforma streaming per questo genere.
Abbiamo quindi selezionato le 12 migliori serie TV horror da vedere su Netflix, per accompagnare serate capaci di rispettare questo genere, o di porre delle varianti intriganti.
Ash vs Evil Dead (2015-2018)
Non si poteva non menzionare un’opera cinematografica di culto che, negli ultimi anni, è stata anche prestata al piccolo schermo. Ash vs Evil Dead riprende le vicende di Ash Williams trent’anni dopo gli eventi de La Casa. Il vecchio personaggio, interpretato da Bruce Campbell, dovrà affrontare nuovi demoni, questa volta in compagnia di due persone, Pablo e Kelly, pronte a fronteggiare gli orrori del Necronomicon.
Starz e Sam Raimi confezionano un progetto che aderisce in pieno ai canoni dei lungometraggi de La Casa, e che si adatta al medium televisivo. Ritmi serrati, orrore ed intrattenimento, il cocktail perfetto che ci siamo abituati a gustare con Evil Dead fin dagli anni Ottanta.
Marianne (2019)
La serie TV Marianne è durata solo un anno, considerando che è stata già cancellata, ma si tratta di una delle produzioni horror per il piccolo schermo più interessanti degli ultimi tempi. Al centro della storia c’è Emma, una giovane scrittrice horror che presto si accorge di come ciò che ha reso popolari i suoi romanzi in realtà è strettamente collegato alle vicende del suo piccolo paese, dove deciderà di tornare, scoprendo tante verità inquietanti.
Si tratta di una produzione francese di ottimo livello, con atmosfere da horror europeo a temi che rimandano anche ai classici di Stephen King. Un’immersione in una inquietante Francia rurale, ed un paio di personaggi che rimarranno scolpiti nella memoria degli appassionati.
Z Nation (2014-2018)
Il fatto che la Asylum si cimentasse nella produzione di una serie televisiva per Syfy aveva fatto pensare all’ennesimo progetto trash, ed invece Z Nation ha saputo sorprendere. Al centro della storia ci sono un gruppo di cittadini sopravvissuti ad un’apocalisse zombie che, tre anni dopo lo scoppio dell’epidemia, con la supervisione del “Cittadino Z”, dovranno attraversare gli Stati Uniti per portare in California la persona capace di arrestare l’apocalisse.
Nessuno avrebbe dato un centesimo all’Asylum per un progetto che in realtà riesce a mantenere una qualità media accettabile, intrattenendo con un’interessante storia che si muove sul solito canovaccio dell’apocalisse zombie.
Slasher (2016-2019)
Il titolo stesso della serie TV fa capire quanto Slasher attinga a piene mani dal sottogenere horror a cui fa riferimento. Le vicende al centro della storia sono quelle di Sarah, una giovane che torna nella sua città natale, dopo che alla nascita i suoi genitori sono stati massacrati. Sarah vuole conoscere il killer che li ha fatti fuori, ma il suo ritorno a casa farà scatenare una serie di eventi inquietanti e catastrofici.
Ottime atmosfere, una storia suggestiva, e tutti i meccanismi tipici dell’horror utilizzati in maniera impeccabile fanno di Slasher una serie TV intrigante che soddisferà gli appassionati del genere.
Scream (2015-)
Non poteva mancare un’altra opera di riferimento ad una saga cinematografica cult. Scream riprende la figura del serial killer reso popolare da Wes Craven, inserendolo in un contesto diverso. Una serie di omicidi ed eventi inquietanti che avvengono a Lakewood, dove vent’anni prima un ragazzo deforme, Brandon James, uccise diversi coetanei. Ora quella stesa figura sembra nuovamente aleggiare intorno agli abitanti di Lakewood ed ai sinistri eventi che avvengono in città.
Un utilizzo alternativo della maschera che incarna il serial killer di Scream valorizza una storia intrigante, di stampo teen, ma capace di incuriosire e tenere con il fiato sospeso.
Castlevania (2017-)
Non poteva non essere menzionata la serie animata tratta da uno dei videogiochi horror più popolari di sempre. Castlevania è stata creata da Warren Ellis, e racconta del cacciatore di mostri Trevor Belmont, che riprende le armi contro Dracula e le forze del male, supportato dalla maga Sypha Belnades e dal figlio di Dracula, Alucard.
Una serie animata di ottimi livello visivo, che ricrea le suggestive atmosfere del videogioco, ed è capace di coinvolgere sia gli appassionati del titolo videoludico, sia i neofiti, per un cocktail di animazione in stile anime, condita da horror, azione e fantasy.
Dracula (2020)
Restando in tema vampiri non potevamo non citare Dracula, la miniserie evento di questa stagione, realizzata dalla BBC e da Netflix, capace di declinare il genio creativo di Steven Moffat e Mark Gatiss su un altro classico della letteratura inglese. La serie ripercorre le vicende di Dracula con un tocco originale alla Moffat che porterà il personaggio ad attraversare le epoche, offrendo un racconto rivisitato, e che farà riscoprire l’opera originale, mettendola in una chiave diversa.
Se viviamo ancora l’epoca del postmodernismo capace di destrutturare i classici rileggendoli in chiave originale, uno dei simboli di tutto questo non può che essere Steven Moffat, ed il suo controverso Dracula resta una chicca da gustare.
Creeped Out – Racconti di paura (2017-)
Entriamo in un campo particolare: l’horror per ragazzi. Creeped Out – Racconti di paura è una di quelle serie che si pone a metà tra Piccoli Brividi e Black Mirror. Non stiamo parlando di un horror puro ma di una serie antologica che riesce a riprendere tutte le grandi suggestioni del genere, ed a metterle al centro di storie con protagonisti giovani ragazzi.
Ogni episodio ha come tema una questione attuale, capace di creare dibattito a livello sociale. Con intelligenza e buona capacità d’intrattenimento Creeped Out riesce a raccogliere l’eredità della storica Twilight Zone per creare un prodotto adatto ai più giovani, ma non solo.
Ju-On: Origins (2020)
Parliamo di una serie TV horror Netflix da poco distribuita, ovvero Ju-On: Origins. Si tratta del prequel della saga cinematografica giapponese. Le atmosfere suggestive riportano alla maledizione che affligge la casa di Nerima. Le vicende di tre personaggi (un ricercatore paranormale, una ragazza abusata dentro la casa di Nerima, ed un’altra ragazza che ha perso il fidanzato nella stessa casa) s’intrecciano creando un legame con il luogo al centro della saga.
Le atmosfere più pure di Ju-On, poi trasformatosi in Occidente nel film The Grudge, vengono riprese in questo prequel capace di suggestionare e di offrirci uno spaccato dello stile horror giapponese più classico.
Haunted (2018-)
Torniamo a parlare di serie antologiche, ma questa volta parliamo di una docuserie che dovrebbe riprendere eventi inquietanti veramente accaduti. Il produttore Brett-Patrick Jenkins ha realizzato con Haunted una serie (arrivata alla sua seconda stagione) piuttosto dibattuta.
Diverse sono le voci che sostengono che gli eventi raccontati in Haunted non sarebbero realmente accaduti, ma, al di là della possibile attendibilità o meno, le vicende raccontate, che si alternano tra le interviste ai protagonisti e le parti di fiction, creano suggestione ed intrattengono tutti coloro che sono a caccia di “veri” brividi.
Bloodride (2020)
Parliamo di una serie norvegese che intrattiene e inquieta utilizzando il meccanismo già visto dei telefilm antologici. Al centro di Bloodride c’è un bus e le vicende che riguardano alcune persone a bordo, tutte legate da situazioni inquietanti, capaci di mescolare l’horror con il black humor.
Si tratta di un altro prodotto che, in qualche modo, si rifà nello spirito alla seminale serie Ai Confini della Realtà, declinandola in salsa decisamente più horror. Un’ottima serie per chi cerca un’antologia di storie inquietanti con atmosfere nordiche.
The Haunting of Hill House (2018)
Non si poteva concludere questa lista delle migliori serie horror su Netflix non citando The Haunting of Hill House. Mike Flanagan, esperto negli adattamenti di storie kinghiane, ha deciso di trasporre liberamente un classico di Shirley Jackson come L’Incubo di Hill House.
Dicevamo che la storia è liberamente tratta dal romanzo della Jackson perché, mentre nel libro al centro del racconto ci sono le vicende di quattro personaggi ognuno estraneo all’altro, nel telefilm di Flanagan le vicende di Hill House sono tutte legate ad una famiglia, e ad un’oscura storia riguardante il soggiorno della famiglia nella casa, ed al tragico destino di un membro del nucleo familiare.
Le atmosfere di Flanagan riescono a unire lo jump-scare con le inquietudini vere e proprie. L’accuratezza psicologica di questa serie, che si concentra molto sui singoli personaggi, è notevole. E le puntate, che riescono a raccordare perfettamente storie e character creando un vero e proprio horror psicologico, producono un climax crescente che sfocerà in un finale dal profondo significato e spaventoso allo stesso tempo.