Quello sui Simpson che prevedono avvenimenti è diventato quasi un cliché dell’internet, ma cosa c’è dietro? Ne parlano cast e autori della storica serie.
Nel corso della loro storia i Simpson hanno previsto degli avvenimenti che si sono poi effettivamente verificati nella realtà, in una quantità quasi preoccupante, tanto che “I Simpson prevedono cose” è diventato praticamente un meme, un cliché dell’era di internet.
Ora, sappiamo che gli autori e Matt Groening hanno un talento naturale nell’osservare il mondo che li circonda, ma quanto c’è di vero nelle previsioni che si sono poi avverate? Ne hanno parlato alcuni degli attori e degli autori dello show.
Yardley Smith ad esempio, che nella serie dà la voce a Lisa, ha detto:
Effettivamente abbiamo un buon record, è impressionante. Ma se vai in onda per tre decenni probabilmente qualcosa la indovini nel corso del tempo.
Un altro che ci ha scherzato su è stato Al Jean, storico showrunner della serie:
La gente sta cominciando a dirci: “Iniziate a predirre cose buone!”, perché quelle che si sono avverate sono state quasi tutte negative.
La spiegazione più seria e accurata l’ha data però Bill Oakley, un altro degli autori, che è partito dalla famosa puntata che avrebbe predetto il coronavirus:
Volevamo che fosse così assurda l’idea che qualcuno tossisca in una scatola e il virus sopravviva per sei-otto settimane al suo interno. È da cartone animato, l’abbiamo fatto apposta perché volevamo fosse sciocca, non preoccupante, e non rendere possibili tutte queste associazioni. Ecco perché il virus stesso si comportava come un personaggio dei cartoni, e in maniera estremamente poco realistica.
Ci sono davvero pochi casi in cui I Simpson hanno previsto qualcosa. Si tratta principalmente di coincidenze, perché gli episodi sono così vecchi che nel frattempo la storia si ripete. La maggior parte di questi episodi sono basate su cose che sono successe negli anni ’60, ’70 o ’80.
Insomma, niente previsioni: solo coincidenze. E una buona capacità di osservazione.