Zoom è dovuta tornare sui suoi passi rivedendo il dato sui 300 milioni di utenti giornalieri che aveva rivendicato non troppo tempo fa. In realtà il numero si riferisce ad altro.
Che Zoom sia sulla cresta dell’onda non è un mistero. Il servizio dedicato alle videoconferenze sta ovviamente beneficiando della situazione attuale, allo stesso modo di altri servizi analoghi come Microsoft Teams. Ad ogni modo, si è scoperto che l’azienda aveva esagerato i dati sui suoi utenti giornalieri, ed ora ha dovuto chiedere scusa per l’incidente.
Il 22 aprile, con un post sul suo blog, Zoom aveva annunciato di aver raggiunto il traguardo dei 300 milioni di utenti attivi al giorno, che è ovviamente un risultato estremamente importante. Non fosse che Zoom 300 milioni di utenti giornalieri non li ha.
Nella giornata di ieri un portavoce di Zoom è stato costretto a spiegare che, in realtà, il dato si riferisce al numero di partecipanti alle conferenze, che ovviamente non tiene conto del fatto che molte persone, per esigenze lavorative e non solo, possono partecipare anche ad una mezza dozzina di chiamate diverse ogni giorno. Basti pensare agli studenti delle scuole superiori: in in media possono partecipare anche a 4-5 chiamate diverse, tante quante sono le materie che impegnano la loro giornata. In parole povere: il numero dei partecipanti per forza di cose è (estremamente) più grande di quello degli utenti unici che usano il servizio quotidianamente.
Cambia qualcosa? Sì, perché l’azienda ha scelto di comunicare i suoi traguardi in modo poco sincero. No, perché 300 milioni di partecipanti al giorno sono comunque un risultato impressionante. Insomma, gli inciampi comunicativi di Zoom hanno trasformato una vittoria in una brutta figuraccia. Si poteva tranquillamente evitare.