Google Hangouts ha introdotto alcune importanti funzioni per aiutare gli insegnanti a gestire al meglio le lezioni in streaming e fermare sul nascere gli studenti più anarchici.
La quarantena ha imposto un cambio radicale alla didattica. I professori continuano a fare lezione, ma devono ricorrere ai tanti strumenti pensati normalmente per le videoconferenze, come Google Hangouts Meet.
Quest’ultimo non è mai stato pensato come un vero e proprio strumento di e-learning, motivo per cui l’azienda ha deciso di modificare leggermente il servizio per consentire ai professori di gestire in modo ottimale le lezioni.
Ad esempio ora la persona che ha creato la stanza può mutare o rimuovere dalla chat gli altri partecipanti.
È un modo per aiutare i professori ad evitare che le lezioni possano deragliare nel caos.
La novità è che ora tutti gli utenti non sono più “alla pari”, ma è soltanto il professore ad avere gli strumenti per gestire la videoconferenza. Ebbene sì, a quanto pare ci sono state testimonianze di video-lezioni completamente finite nell’anarchia, cosa che ha portato Google a fare dei cambiamenti.
In realtà, come scrive l’azienda nel suo comunicato, queste feature erano già disponibili per gli utenti premium. Google ha deciso di estenderle a tutti finché non si tornerà alla normalità.
Purtroppo un altro grande ostacolo viene dai limiti di connessione accentuati sempre di più dalla saturazione delle infrastrutture, come testimoniano sempre più professori italiani costretti ad avere a che fare ogni giorno con i disservizi di rete.
- Hangouts Meet improvements for remote learning (googleblog.com)