Apple vuole il suo Prime, un abbonamento unico per tutti i suoi servizi. Purtroppo le major dell’industria musicale non sembrano molto aperte a questa ipotesi.
La notizia è tecnicamente questa: Apple Music ha rinnovato i suoi accordi biennali con le principali case discografiche internazionali. Ma il dato interessante che si inserisce nell’ultima trattativa tra Cupertino e industria della musica è un altro: Apple sta facendo il possibile per accorpare tutti i suoi servizi in un unico abbonamento.
Apple come Amazon Prime: Apple TV, Apple Music, Apple News+ e Apple Arcade, tutti in un unico abbonamento mensile dal prezzo competitivo.
La questione ovviamente si inserisce all’interno del più ampio discorso delle royalties date dalle piattaforme tech alle case discografiche ogni volta che viene riprodotto il brano di un loro artista. Troppo basse, argomentano molti dei player principali del settore. In realtà, come abbiamo già visto, le piattaforme per lo streaming stanno facendo benissimo alle casse delle Major.
Apple avrebbe voluto includere Apple Music nella formula all-in che, oltre ai brani on-demand, include anche i nuovi servizi Apple Arcade, Apple TV+ e Apple News+.
Secondo il Financial Times, Apple ha già comunicato alle major l’intenzione di aggregare i suoi servizi, e sarebbe in corso una trattativa dall’esito incerto.
Nulla esclude che, laddove si dovesse arrivare ad un nulla di fatto, Apple possa comunque creare una formula unica per tutti gli altri servizi, lasciando a parte Apple Music (oggi proposto a 9.99€ al mese, 4,99€ per gli studenti).