A fine novembre il razzo Texus-56 sarà lanciato da Esrange, in Svezia, e viaggerà per circa 260 km verso l’alto per poi ricadere sulla Terra: questo offrirà ai ricercatori sei minuti di gravità zero dove sarà bruciata della polvere di metallo per studiare un nuovo tipo di combustione.

La maggior parte dei carburanti utilizzati fino ad oggi sono benzina e petrolio perché hanno una densità energetica particolarmente elevata. Quello che vogliono dimostrare i ricercatori è che è possibile avere fonti energetiche alternative, ottenendo un’efficienza maggiore rispetto ai carburanti tradizionali, usando la polvere di metallo.

I metalli possono produrre molta energia se in polvere e possono bruciare facilmente grazie ad una combustione discreta.

Si parla di combustione discreta quando del combustibile si incendia e brucia completamente a causa del calore creato da altri elementi di combustibile attorno ad esso.

Dobbiamo trovare la miscela ideale di ossigeno e polvere di metallo e la dimensione ideale della polvere di metallo per creare le migliori condizioni di combustione

spiega Antonio Verga dell’ESA.

 

Sono pochi gli esempi sulla Terra ma per chiarire una combustione discreta può essere quella che si osserva nelle stelle filanti di Natale o negli incendi boschivi: gli alberi bruciano singolarmente e l’albero successivo brucia solo quando il calore generato dalla combustione degli alberi attorno ad esso raggiunge la temperatura necessaria per la combustione.

 

 

I ricercatori vogliono sfruttare l’assenza della forza di gravità che permette di distribuire regolarmente la polvere di metallo, contrariamente alla sperimentazione sulla Terra dove la polvere si accumulerebbe.

Con questa ricerca sarà possibile, secondo Verga e il suo team, individuare la miscela ideale da ricreare sulla Terra e da utilizzare magari nelle automobili o nelle centrali elettriche come combustibile: bassi costi e poco o nullo inquinamento.

Il bello della combustione dei metalli è che è privo di carbonio, se si brucia polvere di ferro, ad esempio, l’unico prodotto di scarto è la ruggine che può essere facilmente riciclato nella polvere di metallo originale.

Qui il lancio di un TEXUS 53 dall’Esrange Space Center:

 

 

L’esperimento Perwaves, così è stato chiamato, è stato ideato e progettato dalla McGill University di Montreal.