Si chiama Palermo Pillbox Finders, ed è un agguerrito team di appassionati di storia. Dal 2017 ad oggi hanno scovato e censito 1.400 caserme, bunker, depositi militari e poligoni risalenti alla seconda guerra mondiale e completamente scomparsi dai radar.
I Palermo Pillbox Finders con il lavoro sono riusciti a creare una vera e propria mappa della Sicilia del 1943, andando a scoprire importanti dettagli sull’operazione Husky che portato alla liberazione di mezzo stivale dalle forze dell’Asse.
Il team tra le sue file vanta storici, ricercatori e docenti universitari oltre che volontari di tutte le età. In totale quasi una trentina di entusiasti della storia.
I Palermo Pillbox Finders vogliono anche promuovere il turismo storico nell’isola. Dei 1.400 siti ritrovati attraverso la ricerca delle cartine e dei documenti dell’epoca, il team ne ha esplorato di persona 455.
I bunker nostrani erano molto ben mascherati: talune da chiesa o da abside bizantina o da casa rurale.
ha raccontato al Corsera Michelangelo Marino, presidente dell’associazione.
Vogliamo far conoscere le fortificazioni per farle tutelare. Speriamo che portando le persone per mano sul posto si possa cominciare a diffondere una cultura di storia militare, come avviene già in Trentino dove il turismo storico è diffuso