Il Washington Post ha pubblicato una dura presa di posizione di alcuni moderatori di Youtube che hanno parlato di un vero e proprio doppiopesismo nell’applicare le policy del sito. I grandi youtuber la fanno franca sempre.

I moderatori parlano di una lista di youtuber privilegiati, che a prescindere da quanto gravi siano le loro condotte, continuano ad aver accesso alla monetizzazione.

I moderatori parlano di una lista di youtuber privilegiati, che a prescindere da quanto gravi siano le loro condotte, continuano ad aver accesso alla monetizzazione, anche quando gli stessi membri dello staff propongono delle sanzioni. Vengono fatti alcuni nomi: PewDiePie, Logan Paul e Steven Crowder.

Il meccanismo alla base della moderazione su Youtube è il seguente: i dipendenti possono segnalare un video che ritengono offensivo o contrario alle policies del sito, ma poi la decisione se tenere il contenuto o toglierlo, se demonetizzarlo o mantenerlo redditizio, spetta allo staff di grado superiore.

Così i moderatori parlano di un “ambiente di lavoro caotico” dove la norma è quella di trattare i grossi youtuber con i guanti di velluto.

In totale hanno parlato al Washington Post undici moderatori, tra dipendenti attuali ed ex collaboratori. I mod parlano anche di un problema generato da policy caotiche e spesso contraddittorie.

It felt like a slap in the face. You’re told you have specific policies for monetization that are extremely strict. And then Logan Paul broke one of their biggest policies and it became like it never happened

ha raccontato uno dei moderatori intervistati. Si riferiva all’episodio dove Logan Paul ha ripreso il cadavere di un suicida nella Foresta di Okinawa, deridendolo.

Poche settimane dopo quel video, e un video di scuse del creator, Paul ha anche registrato un video dove lo si vedeva colpire con un taser dei ratti morti.