Nelle prime missioni degli anni ‘60 si scoprì che sarebbe stato molto difficile inviare uomini sulla superficie di Venere e per questo si preferì puntare su altri pianeti. Con una missione indiana nel 2023 si riaprono i giochi per nuove esplorazioni su questo pianeta dalle condizioni ambientali difficili.

Dopo tanto tempo si riapre un interesse particolare per questo pianeta così difficile e l’Indian Space Research Organisation (ISRO) sarà la prima organizzazione spaziale a lanciare un orbiter su Venere nel 2023.

Il pianeta Venere che vediamo ora sicuramente non è uno di quelli più piacevoli anzi le sue temperature superficiali raggiungono più di 400°C, la pressione atmosferica è talmente elevata che potrebbe schiacciare dei macchinari pesanti e le nuvole di acido solforico che inondano il cielo lo rendono un posto piuttosto infernale.

Le caratteristiche del pianete Venere per dimensione, densità e proprietà chimiche lo rendono molto simile alla Terra e ciò permetterebbe di capire cosa rende un pianeta abitabile.

Le caratteristiche del pianeta Venere per dimensione, densità e proprietà chimiche lo rendono molto simile alla Terra. Lo studio dell’evoluzione di Venere comparato a  quello della Terra permetterebbe di capire cosa rende un pianeta abitabile. Ricerche recenti hanno dimostrato che per tre miliardi di anni Venere sia stato come il pianeta Terra con vasti oceani in cui potrebbe esserci stata della vita.

Gli scienziati sono concordi sul fatto che ad un certo punto qualcosa è andato storto e le evoluzioni dei due pianeti Terra e Venere hanno cominciato e divergere: il primo si è trasformato nel Paradiso della vita mentre il secondo nell’Inferno.

Capire la causa di questa metamorfosi mortale permetterebbe di capire cosa ha portato la Terra ad essere un pianeta destinato alla vita e se possa esistere la vita in altri mondi lontani.

Come ha affermato Thomas Widemann, scienziato planetario all’Osservatorio di Parigi:

Potrebbe essere l’inizio di un nuovo decennio per Venere.