Arriva nei cinema The Greatest Showman, musical diretto da Michael Gracey che racconta la storia dello showman P.T. Barnum e della nascita del circo. Protagonisti dell’incredibile film sono Hugh Jackman, Michelle Williams, Zac Efron, Zendaya e Rebecca Ferguson. Dal 25 dicembre.

P. T. Barnum è un nome sconosciuto alla maggior parte delle persone, eppure è l’uomo che ha gettato le basi per il moderno show business.

Phineas Taylor Barnum è un nome sconosciuto alla maggior parte delle persone. Eppure l’uomo in questione è stato uno degli showman più importanti dell’intrattenimento, riuscendo a rivoluzionarlo con le sue idee e il suo coraggio.

Nato nel 1810 a Bethel, nel Connecticut, Barnum ha gettato le basi del moderno show business con la fondazione prima dell’American Museum nel 1842, il prototipo di quello che poi sarebbe divenuto il circo così come lo conosciamo oggi.

The Greatest Showman è il musical che racconta la vita dell’inventore del circo.

Una figura quella di P.T. Barnum che è riuscita ad affascinare il mondo dei fumetti – apparendo in opere come Il vigilante di Pizen Bluff, di Don Rosa (la Saga di Paperon de’ Paperoni) e sul numero 127 di Dampyr intitolato American Museum – e il cinema con il musical The Greatest Showman che ne racconta la vita.

 

The Greatest Showman michelle williams

 

Il film ripercorre la vita di Barnum, dall’infanzia all’apertura del suo museo.

Ad interpretare l’inventore del circo nel film, che ripercorre la vita di Barnum, dall’infanzia fino all’apertura dell’American Museum, passando per i guai finanziari dovuti al licenziamento e alla di rimettersi in gioco risanando il tutto per tutto, troviamo Hugh Jackman. Al suo fianco la moglie Michelle Williams, l’aristocratico attore di teatro Zac Efron e l’acrobata Zendaya. A dirigere il tutto l’australiano Michael Gracey, al debutto nella regia di un lungometraggio per il cinema.

Quella raccontata in The Greatest Showman – il cui titolo è ispirato al nome del circo, ovvero The Greatest Show on the Earth – è una storia romanzata ed ispirata al personaggio di Barnum, portando sul grande schermo il suo incredibile senso degli affari, la sua determinazione e la sua voglia di ipnotizzare gli spettatori con i suoi spettacoli. Portando così nelle loro vite gioia e meraviglia con la creazione di un mondo bizzarro ed unico.

Il film porta sul grande schermo l’incredibile senso degli affari, la determinazione e la voglia di ipnotizzare gli spettatori di P. T. Barnum.

Una pellicola che segue quella che essere divenuta la struttura preferita dai film ultimatente, ovvero iniziare dalla fine facendo intravedere con un grande gioco di luci ed ombre lo spettacolo che ha incantato il pubblico, per poi tornare indietro. Partendo dalla gioventù del protagonista e mostrandone il percorso che lo ha portato all’invenzione del circo.

 

 

The Greatest Showman zac efron hugh jackman

 

 

Vengono mostrate le problematiche della vita del XIX secolo.

Veniamo così portati nel pieno della vita di P.T. Barnum. Dal suo lavoro come assistente del padre sarto, alla difficile vita di strada fatta di indigenza e di furti per sopravvivere, fino all’idea del Museo, passando per il riscatto sociale. Che gli consentirà di prendersi una rivincita nei confronti del padre della futura moglie.

Una vita difficile quella dello showman, in cui vengono mostrate senza filtri le problematiche della vita nel XIX secolo. Così come tutto il film è pervaso dai pregiudizi e dalla divisione in classi della società, che all’epoca era ben netta. Una società dove nonostante il successo ottenuto le umili origini erano sempre tenute in considerazione e ritenute motivo di vergogna.

Per quanto edulcorata la realtà mostrata è più che veritiera. Viene messo in mostra come l’essere diverso fosse un crimine imperdonabile.

Quella descritta Michael Gracey, per quanto edulcorata, è una realtà più che veritiera. Il regista mette in mostra come all’epoca – così come oggi – l’essere diverso fosse un crimine imperdonabile. Il film mostra il modo in cui la società denigrava e disprezzava chiunque non seguisse le convenzioni sociali. Oltre ovviamente ai poveri e ai cosiddetti freeks.

 

The Greatest Showman donna barbuta recensione

 

Proprio le persone speciali trovate da Barnum ed ingaggiate per il suo circo sono le protagoniste del film. The Greatest Showman è l’esaltazione della diversità e dell’unicità. È un grido a squarciagola di quanto sia bello, importante e liberatorio essere sé stessi. Perché in fondo la bellezza del mondo è da sempre la sua varietà. non è un caso che la parola freaks non venga mai usata. La donna barbuta, il gigante irlandese, e tutti i personaggi dello show sono belli proprio perché unici.

The Greatest Showman è l’esaltazione della diversità e dell’unicità. Il messaggio è semplice e chiaro: non vergognarti di ciò che sei, perché solo essendo libero di essere te stesso potrai essere veramente felice.

Un film il cui messaggio è molto semplice e chiaro: non vergognarti di ciò che sei. Esci dall’ombra e sii orgoglioso della tua diversità, perché solo essendo libero di essere te stesso potrai essere veramente felice. Un concetto ben chiaro a Barnum, sostanzialmente l’unico a vedere, nelle persone che faranno parte del suo spettacolo, nella loro diversità il loro punto di forza, la loro vera bellezza.

Barnum è un uomo non esente da difetti.

Un uomo che non è certo esente da difetti. Lo showman viene si descritto come una persona combattiva e coraggiosa. È innegabile che fosse un grande impresario, un visionario che riesce a capire ed intercettare i gusti del pubblico e ad offrirgli quindi quella meraviglia che desidera vedere. Ma al tempo stesso è accecato dalla brama di successo e dalla necessità di riscattare una vita di povertà. Un obiettivo materiale che gli farà perdere di vista le cose più importanti.

 

 

The Greatest Showman Zendaya

 

 

Una pellicola che conquista grazie all’ottima interpretazione degli attori, guidati da un Hugh Jackman in grande forma. Non sono da meno Zac Efron, che ritorna al musical, e Zendaya, la cui alchimia è incredibile. Sorprendente Michelle Williams, che dimostra di avere doti canore e da ballerina non indifferenti.

Le ottime interpretazioni del cast, la bella fotografia, le eleganti coreografie e l’incredibile colonna sonora sono i suoi punti di forza. Da non perdere.

The Greatest Showman ha dalla sua anche una bellissima fotografia. Seamus McGarvey usa i colori in maniera incredibile, tingendo il mondo di Barnum e del suo circo con colori saturi e vivi. Usando invece tonalità fredde per la realtà di tutti i giorni. I colori sottolineano lo stato d’animo della realtà in cui si svolge la storia, mettendo in evidenza la felicità del circo e l’insensibilità della società. A ciò vanno aggiunte le eleganti coreografie e l’incredibile colonna sonora, tutte musiche originali, che vi entreranno in testa senza uscirne più.

La storia è interessante, emozionante e magica.

Un film in grado di dare vita ad una storia interessante, emozionante e magica. Dove lo spettatore verrà trasportato in un mondo incredibile e trascinato dall’energia dirompente di Barnum. Un racconto fatto di cadute e rivincite, di sogni apparentemente impossibili e di magia, di pazzia e di rottura delle convenzioni. In cui i protagonisti ricercano la felicità e un posto nel mondo e dove trova spazio anche una frecciata alla quella critica specializzata che denigra tutto per partito preso ed incapace di godersi uno spettacolo per ciò che è: puro divertimento e gioia. Da non perdere.

 

 

The Greatest Showman sarà al cinema dal 25 dicembre.