Spider-Man: Homecoming, il nuovo film di Jon Watts, arriverà la settimana prossima e segnerà l’inizio della collaborazione tra Sony Pictures e Marvel Studios: la scorsa settimana abbiamo visto un footage di 15 minuti del film. Scaduto l’embargo possiamo finalmente scoprire le carte!

Uno Spider-Man tutto nuovo che non seguirà le orme del fumetto o dei predecessori cinematografici, come la saga di Sam Raimi o l’Amazing Spider-Man di Marc Webb, ma fonderà le sue radici su un mondo tutto nuovo e un adolescentissimo Peter Parker.

La storia si svilupperà pochi mesi dopo i fatti di Civil War.

Come sa già chi ha visto Captain America: Civil War, questo Spider-Man: Homecoming si muoverà nello stesso mondo degli Avengers. Precisamente, da quanto abbiamo visto, la storia si svilupperà pochi mesi dopo i fatti di Civil War.

Una delle novità assolute legate a questo nuovo titolo è l’unione (finalmente) tra Sony Pictures (che detiene i diritti cinematografici di Spider-Man) e Marvel Studios.

A quanto pare, dopo le recenti dichiarazioni di Kevin Feige e Amy Pascal, anche Venom e Silver and Black faranno parte di questo Marvel Cinematic Universe ma, molto probabilmente, le loro storie non si andranno a intrecciare con quelle degli Avengers.

 

Spider-Man: Homecoming
Interessante è l’idea di fondo che muove questa storia sicuramente nuova e che inquadra un supereroe all’interno del Marvel Cinematic Universe dal punto di vista di un ragazzino.

 

In occasione della presentazione del film a Roma, con il regista Jon Watts e il protagonista Tom Holland, abbiamo visto in anteprima quindici minuti del film.

Spider-Man: Homecoming può davvero essere una svolta rispetto agli ultimi film Marvel che, nel bene e nel male, si muovono sugli stessi meccanismi e schemi che a lungo andare rendono la narrazione degli eventi piuttosto banale.

Eventi intricati da sbrogliare, ma su questo il giovane Jon Watts, arrivato al cinema con grande intraprendenza e voglia di mettersi in gioco, ha saputo vederci molto più lungo.

Senza restare intrappolato nella tela del ragno, Watts si pone come obiettivo principale del film quello di inquadrare, dal punto suo punto di vista di ragazzino, tutto questo mondo fatto di eroi, cattivi, superpoteri ed epiche battaglie ambientate nel cuore della grande mela.

 

Spider-Man: Homecoming

 

Ragazzino molto speciale, ma che, come tutti quelli della sue età, viene comunque messo da parte dai più grandi. Questo aspetto, che si evince immediatamente nella seconda parte del footage che abbiamo visto e che ci mostra questo lato giocoso, irriverente ed inedito di Peter Parker, sembra anche rassicurarci sul fatto che no, Spider-Man: Homecoming non sarà Iron Man 4.

Tony c’è, ma poco. A lui vengono dedicati poche fugaci scene giocose, facenti comunque parte del passato Civil War. Un mentore giocherellone, ma che tende comunque ad allontanare, finché può, Peter dalla vera guerra.

Ricordiamo che abbiamo visto solo 15 minuti di scene del film, ma la speranza è l’ultima a morire. Sicuramente, tra gli ultimi footage visti di recente, Spider-Man: Homecoming è stato quello meglio giostrato perché, come molti potrebbero pensare e sospettare, non sono state mostrate delle scene epiche, come battaglie, conflitti ed esplosioni, ma ci si è concentrati unicamente sui personaggi e sulla storia.

Questi 15 minuti sono stati divisi in due parti: un’introduzione di grossa narrazione che ci fa avvicinare ad un Adrian Toomes, che rappresenta la parte debole della popolazione, quella che viene soggiogata dai potenti, dai capitalisti, mettendo a confronto il precariato di un operaio con i capricci di una grande azienda come quella di Tony Stark, che lo condurrà a vestire i panni di Avvoltoio.

E poi una seconda parte che ci porta, simpaticamente, dietro le quinte dell’incontro tra gli Avengers e la comparsa di “bimbo ragno”, attraverso dei vlog che un incredulo ed eccitato Peter Parker ha girato in quei giorni, riportandoci poi al presente e a una vita da supereroe adolescente messo un po’ nell’angolo.

 

 

Spider-Man: Homecoming

 

 

Si passa dagli avvenimenti del primo Avengers a quelli del recente Civil War, fino ad arrivare al presente.

Si passa dagli avvenimenti del primo Avengers a quelli del recente Civil War, fino ad arrivare al presente senza forzature e con un’armonia narrativa non così scontata all’interno di un cinecomic. Le due parti mostrate infatti potrebbero essere tranquillamente collegate ed essere, quindi, l’inizio del film. Su questo però non abbiamo certezze e per scoprirlo dovremo aspettare il prossimo 6 Luglio.

Ma da quanto visto si può immediatamente respirare un’atmosfera in bilico tra il teen movie e l’epic movie, sfruttando le caratteristiche positive di questi due generi.

Creando una narrazione avvincente che, sicuramente, fa molto affidamento sul suo giovane protagonista, ma che avrà anche una grossa attenzione nei confronti del suo villain.

Inoltre questo Spider-Man: Homecoming sembra essere colmo di easter egg e di piccoli dettagli che, sicuramente, andranno a definire i film futuri non solo per i Marvel Studios ma anche per i personaggi della Sony.

 

Spider-Man: Homecoming

 

Vediamo un Peter Parker nuovo, diverso, unico. Un Peter che non sa ancora che

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

E che si gode la scoperta di questi poteri. Giocare tra i grattacieli di New York e aver modo di prendere confidenza con il suo nuovo costume, ovviamente ben equipaggiato grazie alla mano di Tony. Un Peter che, come detto prima, si sente però messo da parte dai “grandi” e vuole assolutamente dimostrare il suo coraggio, la sua forza e bravura mettendosi in gioco. Lo vediamo aspettare il momento per entrare in azione, stanco di far attraversare le vecchiette, ma eccitato all’idea di sventare una rapina ad un bancomat.

Presto ancora per giudicare, ma Spider-Man: Homecoming sembra avere tutte le carte in regola e la prima sensazione non può che essere positiva!

 

 

Spider-Man: Homecoming sarà nelle sale italiane dal 6 Luglio.