Nell’arco dell’ultima settimana sono state pubblicate numerose immagini degli incendi che hanno colpito, in Canada, la provincia dell’Alberta. Molte di queste sono state scattate da civili o dagli stessi vigili del fuoco. Questi ultimi però per mappare ed individuare l’origine degli incendi si avvalgono di strumenti più sofisticati, ovvero di droni specializzati.

I droni della serie DJI Inspire dotati di sensori ad infrarossi ed ultravioletti, vengono impiegati per mappare le aree colpite dagli incendi ed eventualmente individuarne i punti di origine, rilevando le zone dove le temperature sono più elevate, con un raggio d’azione più sensibile rispetto agli elicotteri (30 piedi rispetto a 21000).

 

droni

 

Meno esposti a rischi (in quanto non necessitano di piloti a bordo), creano meno disturbo e possono scendere ad una quota di 100 piedi, mentre i fratelli maggiori per vari motivi non possono scendere sotto i 1000 piedi.

L’unico svantaggio sembra essere la durata massima di ogni singolo volo (45′)

L’unico svantaggio sembra essere la durata massima di ogni singolo volo, che si aggira intorno ai 45 minuti, il che richiede che periodicamente i droni tornino alla base per essere ricaricati, aumentando leggermente le tempistiche d’indagine.

Il risultato però vale questo piccolo prezzo, perchè questi piccoli aiutanti scattano mediamente 800 fotografie aeree, che vengono poi assemblate per offrire una mappatura completa ed attuale dell’incendio.