Vegetariani, vegani, fruttariani, crudisti sono solo le principali tra decine di diete seguite da migliaia di persone. Ma cosa significa veramente aderire ad una di questi regimi alimentari? Si tratta solo di diete o è più una filosofia di vita? Cerchiamo di capirlo insieme, stando fuori da facili polemiche e pregiudizi.

La colpa è di Itomi, è sempre colpa di Itomi, che mi suggerisce argomenti ad alto tasso di polemica, ma questa volta cercherò di fare il bravo, promesso. Il pubblico di Lega Nerd è decisamente sopra la media, ma sapete quante volte, in pizzeria ho assistito al seguente dialogo:

“Buonasera, vorrei sapere se nel riso della casa c’è della carne, sa sono vegetariano”.

“Non si preoccupi signore il riso è fatto in brodo vegetale e come condimento usiamo solo panna, asparagi e prosciutto… niente carne, vada tranquillo”

A parte cambiare pizzeria, ho dovuto constatare che la confusione sulle varie scelte alimentare è più frequente di quanto immaginassi. Vediamo brevemente le scelte più diffuse, con pro e contro.

 

 

Vegetarianismo

Si tratta di una dieta incentrata su legumi, frutta, verdura, cereali, latticini e uova. La dieta vegetariana, se ben bilanciata, non solo non crea problemi nutrizionali, ma presenta anche diversi vantaggi, soprattutto in termini di prevenzione di malattie cardiovascolari. I vegetariano non mangiano pesce, anche se in molti ristoranti si crede il contrario.

 

 

Veganismo

Sostanzialmente è una forma più esasperata del vegetarianismo. Si diventa vegan perché si vuole rispettare, nei limiti del possibile, ogni forma di vita animale e si tratta di una filosofia che tocca molti aspetti della vita.

I vegan rifiutano ogni cibo derivante dallo sfruttamento degli animali.

I vegan rifiutano ogni cibo derivante dallo sfruttamento degli animali, quindi niente latte, uova, miele etc. Trattandosi di una dieta piuttosto rigida è necessario essere seguiti da un nutrizionista. I rischi, soprattutto in età infantile, non sono trascurabili e vanno considerati attentamente.

 

 

Fruttarismo

Come dice il nome, si possono mangiare solo frutti. Nella categoria rientrano anche peperoni, zucchine, zucche e simili. La filosofia che muove i fruttariani è il rispetto della pianta, perciò è lecito mangiare solo ciò che non danneggia o uccide il vegetale. Trattandosi di una selezione ulteriore rispetto al veganismo, la dieta fruttariana può portare a concreti problemi di salute persino nell’adulto.

La carenza nella dieta di calcio, ferro, vitamine (soprattutto la B12) e molte altre sostanze fondamentali per la nostra sopravvivenza può portare a conseguenze importanti. I bambini non devono assolutamente seguire una dieta di questo tipo.

 

 

Crudismo

Tutte le diete sopra riportate convergono nel crudismo che non ha una univoca definizione.

In generale i crudisti seguono una dieta basata su cibi crudi, ma esiste un crudismo vegetariano, uno vegano e uno onnivoro. In questo caso il rischio, almeno per la versione onnivora, non è correlato a carenze alimentari, quando alla possibilità di intossicazioni, infezioni e parassitosi.

Le diete vegetariane o vegane crudiste sono invece molto pericolose perchè aggiungono ai rischi sopra esposti, quelli dovuti a carenze alimentari accentuate dalla consumazione di cubo crudo.

 

 

Ehretismo

Questa pratica la cito solo per dare un esempio di dieta estrema che, un po’ rivisitata, diventa di moda. Questa dieta è identica al fruttarismo, ma prevede periodi di digiuno alternati a lavaggi dell’intestino.

Inutile dirvi che tutta la faccenda non è troppo salutare, ma secondo me è pure anche poco piacevole. Se non ne avete mai sentito parlare, cercate idrocolonterapia e sappiate che, pur non servendo a nulla e avendo seri rischi, sta diventando piuttosto di moda.

 

 

Onnivorismo

La dieta più comune e più diffusa al giorno d’oggi.

La dieta più comune e più diffusa al giorno d’oggi. Sostanzialmente non ha alcuna restrizione salvo vincoli etici e sociali variabili da comunità a comunità. Nonostante sia la dieta potenzialmente più completa, può diventare pericolosa in caso non sia equilibrata. Il National Health Service, in Gran Bretagna, ad esempio, suggerisce un consumo di carne giornaliero non superiore ai 70 g.

 

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Questa breve panoramica non è sicuramente esaustiva del numero di variabili esistenti, che dipende, sostanzialmente, da valutazioni soggettive e personali.

 

Il problema è che nessuna di queste scelte rimane privata, ma scatena infinite discussioni online.

Le scelte alimentari dovrebbero riguardare l’etica e la sensibilità personale.  Il problema è che nessuna di queste scelte rimane privata, ma scatena infinite discussioni online che sfociano con gente armata di salame che inveisce contro gente armata di insalata e viceversa.

 

 

Le polemiche sulle abitudini alimentari sono solitamente carenti di oggettività e buonsenso.

Scene di questo tipo, credo, siano decisamente patetiche e basterebbe un po’ di buonsenso per evitare scontri con toni da guerra civile.

Alla base polemiche non c’è solo la mancanza di oggettività scientifica, ma anche la convinzione che la propria posizione sia superiore a quella degli altri.

Non mi riferisco solo al vegano che chiama l’onnivoro “mangia cadaveri”, ma anche a chi lo prende in giro con frasi tipo “se vuoi rispettare le vita, mangia i sassi”.

 

 

Il problema delle diete e della corretta alimentazione riguarda tutti: vegetariani e onnivori.

Proprio qualche mese fa, le carni lavorate sono state aggiunte nel registro dell’IARC come sicuri cancerogeni e la carne rossa potrebbe aumentare il rischio di patologie a carico del sistema cardio-vascolare ed è considerata un possibile agente cancerogeno.

Di contro da un punto di vista esclusivamente ambientalista la dieta a base di verdure non è detto che sia così ecosostenibile. Per quanto molti vegetariani vogliano rispettare vita e ambiente, la dieta vegetariana ha comunque un grosso costo per il nostro pianeta.

Per stare bene è importante che l’alimentazione sia equilibrata, vegetariani o onnivori, l’importante è che non ci siano eccessi.

Il punto, indicato molto chiaramente dalla scienza, è che per stare bene è importante che l’alimentazione sia equilibrata, vegetariani o onnivori, l’importante è che non ci siano eccessi.

I suggerimenti nutrizionali per una dieta ideale sono piuttosto semplici: molta frutta e verdura, poca carne e molta attività fisica. In questa chiave di lettura veganesimo, crudismo e fruttarismo sono delle estremizzazioni del vegetarianesimo determinate da una  precisa e libera scelta etica e morale.

Libertà è anche scegliere di vivere a frutta o a carne grigliata sui copertoni. In questo purtroppo i vegetariani spesso peccano di arroganza. Ne conosco diversi che mi guardano dall’alto in basso come se fossi un animale poco evoluto, ancora legato alla necessità di carne, ma troppo imbranato per guadagnarsela con le proprie mani.

Le scelte alimentari stanno assumendo toni da vera e propria fede, il ché non è necessariamente sbagliato. Va bene che le proprie abitudini alimentari siano accompagnate da un’impalcatura etica e filosofica, solo che nessuno si sognerebbe di andare da un cristiano minacciandolo con delle bottigliette d’acqua al grido di “Dov’è il tuo dio che vogliamo il vino?”.

Il rispetto per gli animali passa anche dal rispetto per l’uomo che è libero di fare scelte etiche e morali anche poco condivisibili, ma non per questo deve essere chiamato assassino o minacciato con fette di salame.

Se avete così tanto tempo libero per giudicare le scelte alimentari del vostro vicino, forse potreste impegnarvi molto di più a salvaguardare davvero il pianeta.

Diteci cosa ne pensate nei commenti qua sotto!

 

 

 

In testa all’articolo e in cover oggi, l’illustrazione di Federico Gastaldi, trovate il suo portfolio e tutte le info del caso sul suo sito ufficiale, federicogastaldi.com