Tra pochissimi giorni a Milano si terrà una manifestazione organizzata da Pro-Test Italia, manifestazione importante, perché a favore della ricerca.

Noi a quei ragazzi dobbiamo molto, senza i ricercatori non avremmo fonti a cui attingere, non avremmo aiutanti nelle verifiche, non avremmo modo di sbufalare, analizzare, verificare nulla… saremmo abbandonati al limone e bicarbonato.

Per questo voglio parlarvi della cosa, perché andarci e manifestare con loro è una forma di ringraziamento anticipata, grazie oggi a quelli che magari domani scopriranno (davvero) una cura per un tipo di cancro, o magari per tutti, chissà… andarci sarà supportare il futuro della ricerca italiana e  il futuro del nostro paese: le due cose (secondo me), checché ne capiscano gli uTonti del parlamento, vanno a braccetto, senza ricerca non esiste progresso, senza progresso prima o poi si viene lasciati indietro.

Che dire, io spero che qualcuno di voi leggendo queste righe venga invogliato e si unisca a loro nella manifestazione, ma credo che sia ancora meglio lasciare ai ragazzi di Pro-Test il compito di spiegarsi:

 

L’Italia sta imboccando una via sempre più antiscientifica. Il caso Stamina, la presunta correlazione Vaccini-Autismo, le diete e le altre cure esotiche contro il tumore sponsorizzate anche dai media nazionali come le “Iene” sono esempi evidenti di questa deriva, come la recente direttiva che limita fortemente la sperimentazione animale. E’ in gioco la credibilità di un Paese che permette ad alcuni di applicare negli ospedali italiani e a nostre spese metodiche pericolose e senza alcun fondamento scientifico. E’ in gioco il futuro della ricerca perchè sempre più giovani, in ambito biomedico, saranno costretti ad andare all’estero per costruirsi una carriera.

E’ in gioco anche l’economia di un Paese, visto che la ricerca porta brevetti e i brevetti portano prodotti, quindi lavoro. L’Italia dovrà decidere se competere con Germania, Inghilterra e Stati Uniti nel campo dell’innovazione, oppure competere con Paesi meno sviluppati su prodotti di bassa qualità, adeguandoci conseguentemente anche al loro regime lavorativo.
Per una manciata di voti, per seguire il fanatismo di una stretta minoranza, si corre il rischio di smantellare un settore fiore all’occhiello dell’economia italiana come quello biomedico e farmaceutico, settori ad alto livello di innovazione.

Pro-Test Italia sarà in piazza per chiedere alle istituzioni di ascoltare la comunità scientifica sulle leggi che impattano la ricerca. Per chiedere la revisione delle restrizioni aggiunte dall’Italia alla direttiva europea 63/10, restrizioni che la direttiva stessa nega agli Stati membri di poter istituire e per cui paghiamo ingenti multe. Per chiedere di aumentare i fondi alla ricerca: investire nel futuro è l’unico volano per uscire dalla crisi. Per chiedere più protezione dagli attacchi sempre più preoccupanti da parte dell’estremismo animalista.

Studenti, ricercatori e veterinari sono pregati di presentarsi col proprio camice, saranno presenti dei banchetti per raccolta fondi e distribuzione di materiale informativo.
Per informazione inviare mail a info@pro-test.it

Se ti sta cuore la ricerca, unisciti a noi sabato 14 giugno alle ore 15.30 in via Mercanti a Milano.

RicerchiAMO: la ricerca ogni anno salva milioni di vite, anche di chi la ostacola.