Esplorare l’ignoto con l’intelligenza artificiale: la nuova era delle missioni spaziali
L’intelligenza artificiale ha letteralmente stravolto la nostra vita e, a quanto pare, permetterebbe di esplorare persino l’ignoto grazie a nuove missioni spaziali.

Sono davvero tante le scoperte che l’uomo ha fatto nel corso del tempo e quelle più sorprendenti sono sicuramente quelle rivolte all’esplorazione dello spazio. Si tratta di un contesto in parte ancora sconosciuto, che forse potremmo approfondire ancor di più ricorrendo ad uno strumento che oggigiorno si è fatto spazio nella nostra vita, ovvero l’intelligenza artificiale.
Questo grande aiuto potrebbe aiutarci nell’esplorazione dell’ignoto, soprattutto perché uscire dal nostro pianeta richiede una pianificazione molto lunga e non sempre gli esseri umani sono in grado di tenere sotto controllo tutto quello che potrebbe accadere. A tal proposito, l’AI potrebbe comportarsi come un asso nella manica, aiutandoci a prendere quelle decisioni che potrebbero fare la differenza.
Proprio per questa ragione, la NASA ha deciso di affidarsi all’intelligenza artificiale in merito ad alcune esplorazioni che prendono il nome di Curiosity e Perseverance. Parliamo di esplorazioni che avvengono su Marte e che, per l’appunto, consentono, grazie all’intelligenza artificiale, l’esplorazione del suolo e delle rocce senza dover affidare decisioni complicate all’uomo.

L’intelligenza artificiale nello spazio: ridurre i rischi e spingere i confini dell’esplorazione
L’uomo corre diversi rischi quando parliamo di viaggi spaziali ed è proprio per questa ragione che sarebbe meglio ad affidarsi ad una componente artificiale, la quale potrebbe ridurre nettamente i rischi legati a questo mestiere. Per esempio, l’intelligenza artificiale può prendere decisioni in maniera rapida, fornire dati in maniera aggiornata ed immediata e contare sulla presenza di strumenti in grado di scansionare anche oggetti mai visti prima.
In realtà, l’intelligenza artificiale ci sta aiutando da diverso tempo, permettendoci di navigare nello spazio ed evitando gli ostacoli, fungendo da assistente personale durante le missioni degli astronauti e impegnandosi per cercare forme di vita aliena su altri pianeti.
Ovviamente, si spera che il futuro di questa risorsa possa migliorare sempre più, in maniera da ridurre i rischi delle missioni spaziali e ottenere risultati concreti nella metà del tempo e in maniera sempre più sicura. Questo non significa che non potranno essere commessi errori, ma che sicuramente un corretto approccio tra intelligenza artificiale e intelligenza umana potrebbe non avere più alcun tipo di limite. Non ci resta che aspettare e verificare i cambiamenti che il futuro ci riserverà.


