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Temu trasferisce i dazi sui consumatori: negli USA, prezzi più che raddoppiati

Negli USA, Temu scarica i dazi di Trump sui clienti USA: una ciabatta elettrica da $19 ora costa $47 con le tasse, prezzi più che raddoppiati.

Temu trasferisce i dazi sui consumatori: negli USA, prezzi più che raddoppiati

L’app di e-commerce cinese Temu sta cominciando a trasferire quasi integralmente i nuovi dazi all’importazione imposti dall’amministrazione Trump sui consumatori americani, con aumenti che in alcuni casi superano il doppio del costo originale dei prodotti. Una mossa che potrebbe alimentare le preoccupazioni sull’impatto inflazionistico delle nuove barriere commerciali.

La fine dell’esenzione “de minimis”

Fino a pochi giorni fa, i pacchi con valore fino a 800 dollari erano esenti da qualsiasi imposta doganale grazie alla cosiddetta regola “de minimis”. Dal 2 maggio, questi stessi pacchi sono soggetti a una tassa ad valorem pari al 120% del valore del prodotto o a una tariffa minima di 100 dollari per articolo postale. Temu, di proprietà di PDD Holdings Inc., sta richiedendo ai clienti di pagare questi oneri aggiuntivi oltre al costo originale delle merci.

Impatto devastante sui prezzi

Un’analisi condotta su 14 articoli spediti dalla Cina nella lista dei bestseller di Temu ha rivelato che le tasse superano spesso il valore stesso del prodotto. Per esempio, una ciabatta elettrica del prezzo di 19,49 dollari ha comportato 27,56 dollari di oneri di importazione (1,41 volte il prezzo del prodotto). Considerando l’intero carrello analizzato, i costi di importazione rappresentano mediamente il 124% del valore degli articoli.

Tuttavia, per i prodotti già disponibili nei magazzini statunitensi, Temu non applica sovrattasse all’importazione, mantenendo i prezzi generalmente stabili. Tra i primi 80 articoli consigliati tra i bestseller della piattaforma, 66 risultano attualmente spediti da magazzini locali, secondo i dati raccolti da Bloomberg.

Cosa dice il rapporto dell’NTC su Temu, l’e-commerce cinese Cosa dice il rapporto dell’NTC su Temu, l’e-commerce cinese

La strategia di approvvigionamento

Già a febbraio, anticipando l’arrivo dei dazi, Temu aveva chiesto alle fabbriche cinesi di spedire le loro merci in blocco ai magazzini americani, implementando quello che l’azienda definisce un modello di “custodia parziale”, dove gestisce esclusivamente il marketplace online.

Tuttavia, con l’esaurimento progressivo delle scorte negli Stati Uniti, i prezzi potrebbero ulteriormente aumentare quando le fabbriche dovranno rifornire i magazzini, se i dazi sulle importazioni cinesi rimarranno elevati al 145%.

L'impennata dei prezzi di Temu in una tabella di Bloomberg

L’impennata dei prezzi di Temu in una tabella realizzata da Bloomberg

Non solo Temu: anche Shein aumenta i prezzi

Anche Shein, altro gigante cinese della moda a basso costo, ha aumentato i prezzi dei suoi prodotti negli Stati Uniti, con incrementi che superano il 300% per determinati articoli. Entrambe le aziende avevano precedentemente dichiarato che avrebbero iniziato ad adeguare i prezzi una settimana prima della rimozione dell’esenzione fiscale de minimis.

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