Starlink ha chiuso il 2024 con numeri impressionanti: il servizio internet satellitare di SpaceX ha raggiunto 4,6 milioni di utenti in tutto il mondo, raddoppiando la base clienti rispetto all’inizio dell’anno. Negli Stati Uniti, dove gli abbonati hanno toccato quota 1,4 milioni, il servizio si è rivelato particolarmente prezioso per le comunità rurali, nonostante rappresenti solo l’1% delle connessioni internet nazionali.
Così Musk porta internet nelle aree abbandonate dalle telco
Come testimonia Edwin Walker, ingegnere elettrico in pensione di Chattaroy, Washington, intervistato da CNET: “Molte persone si trasferiscono qui convinte di avere una connessione internet, per poi scoprire che non esiste. Nella nostra zona, centinaia di residenti dipendono da Starlink.” Negli USA esiste un’enorme fetta della popolazione, relativamente benestante, che abita in zone non servite dalle infrastrutture di rete satellitari. E’ questo lo zoccolo duro della base utenti del servizio satellitare di SpaceX. L’azienda sta anche stringendo accordi con le compagnie aeree e crocieristiche per portare la sua tecnologia sulle loro rispettive flotte.
Tuttavia, il successo porta con sé nuove sfide. La rapidissima crescita degli utenti sta mettendo alla prova le capacità della rete, con ripercussioni sulla velocità di connessione. Secondo i dati Ookla del 2023, gli utenti americani navigano in media a 65 Mbps in download e 10 Mbps in upload, con una latenza di 58 millisecondi – prestazioni ben al di sotto degli standard della FCC per la banda larga (100 Mbps down/20 Mbps up). Solo una volta, nell’ultimo trimestre del 2021, Starlink è riuscito a superare questa soglia, raggiungendo i 105/12 Mbps.
Ma le prestazioni peggiorano all’aumentare degli abbonati: servono più satelliti
![satelliti Starlink](https://leganerd.com/wp-content/uploads/2023/02/satelliti-Starlink.jpg?width=800&height=450&quality=75)
Proprio queste prestazioni altalenanti sono costate care a SpaceX: nel 2022, l’azienda ha perso l’opportunità di ricevere quasi 900 milioni di dollari dal programma Rural Digital Opportunity Fund (RDOF). A gennaio 2024, Elon Musk ha contestato vivacemente la decisione su X, sostenendo che Starlink supera ampiamente i requisiti di velocità richiesti. Un’apertura è arrivata dal presidente della FCC, Brendan Carr, che nell’ottobre 2024 ha suggerito a Politico la possibilità di riammettere Starlink al programma della banda larga, pur escludendo un ripensamento sui fondi RDOF.
Nonostante le difficoltà tecniche e i contrasti con le autorità, Starlink continua a trasformare l’accesso a Internet nelle aree più remote. La vera sfida per il futuro sarà mantenere questo slancio innovativo garantendo al contempo prestazioni all’altezza degli standard richiesti. Anche perché SpaceX sta iniziando a mettere la connettività via satellite a servizio degli operatori di rete mobile. Il rischio di saturare ulteriormente i satelliti è davvero alto.