Nella primavera del 2020 è arrivato l’annuncio di un adattamento per Netflix di Dragon’s Lair, celebre videogioco anni ’80 in formato laser game, con protagonista Ryan Reynolds nei panni di Dirk the Daring. Tra la pandemia e mille altri progetti il tutto è poi passato in sordina, ma ora l’attore canadese rilancia, promettendo qualcosa di “mai visto”.

Posso dire che Netflix ha approcciato Dragon’s Lair con uno spirito di partecipazione che effettivamente non ho mai visto prima. Si stanno dando proprio da fare. Come lo stiamo approcciando, lavorandoci sopra e cosa stiamo facendo, penso sarà piuttosto sorprendente per un bel po’ di persone. Per via del suo obiettivo, intendo. Non ne sono sicuro, ma non penso che nessuno abbia mai provato a fare qualcosa di davvero simile, prima d’ora. Quindi sono curioso di vedere come andrà. Si incastra in maniera unica con tecnologia che non ho mai visto prima nell’industria dell’intrattenimento. Quindi stiamo provando a fare qualche tentativo piuttosto innovativo con questa proprietà intellettuale specifica, in un modo che mi sorprende. E sono esaltato dal fatto che anche gli altri siano coinvolti tanto quanto noi.

Reynolds avrebbe inoltre descritto l’adattamento come qualcosa di “vivo, non la solita cosa da guardare” il che vuol dire tutto e niente ma, pensando alle origini e al gameplay del videogioco originale, viene da pensare a una sorta di versione pompata di Bandersnatch, l’episodio interattivo di Blackmirror uscito nel 2018. Del resto, l’interattività restituirebbe il senso originale del videogioco, che era di fatto un cosiddetto “laser-game”, ovvero… un film interattivo, con le scene che cambiavano a seconda delle (semplici: salta, muovi, attacca) scelte del giocatore.
Netflix, negli ultimi anni, ha dimostrato di voler sperimentare in merito alla commistione tra diverse branche dell’entertainment: sulla piattaforma streaming sono presenti diversi show interattivi sulla falsariga dei lasergame, sia a cartoni animati, che in live action. Si va dallo “Story Mode” di Minecraft a spin-off appositi di Jurassic World e Carmen Sandiego, passando per la “Scuola di sopravvivenza” di Bear Grills. È in arrivo anche un curioso gioco a quiz, da svolgere in solitaria o in coppia, dal titolo Triviaverse.

Della produzione se ne stanno occupando Roy Lee (Vertigo Entertainment), Trevor Engelson (Underground Films) e lo stesso Reynolds, con la sua società Maximum Effort. Tra i produttori figurano Gary Goldman, Jon Pomeroy e (questo rincuora parecchio) l’ideatore e regista originale, il mai abbastanza celebrato Don Bluth, che lo dirigerà inoltre insieme a Goldman, a partire dalla sceneggiatura rimaneggiata di Dan e Kevin Hageman.

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