La campana di Google Stadia batte un ennesimo colpo: il vice presidente John Justice non fa più parte dell’azienda e il suo abbandono è stato eseguito in punta di piedi. A scoprirlo è stato il The Information, con 9to6Google che è successivamente riuscito a entrare in contatto con la Big Tech e a ottenere conferma della situazione.

Come sempre capita in queste situazioni, sembra che ufficialmente l’allontanamento sia inquadrato al pari di una rottura dei rapporti professionali consensuale e Google augura al suo ormai ex-dirigente “ogni bene per i suoi prossimi passi”.

Justice, al fianco di Phil Harrison, è stato il personaggio più in vista del progetto, facente funzione di voce e volto dell’azienda, nonché prestandosi a numerosissime interviste. Proprio il suo ruolo istituzionale di spicco fa sì che molti osservatori trovino preoccupante il suo abbandono.

Poco più di quattro mesi fa l’allora vice presidente si dilungava nello spiegare i grandiosi progetti di Google Stadia, specificando nei particolari come la ditta stesse pianificando di calcare la mano sul team di sviluppo videoludico interno, quello stesso team che poco dopo sarebbe stato congedato senza troppe fanfare.

A seguito di una simile rivoluzione, l’azienda aveva lasciato trapelare che non stesse navigando in buone acque, accennando sul suo blog che avrebbe fatto il necessario per costruire un percorso che fosse in grado di rendere “sostenibile” l’impresa. Forse Justice non era convinto della strada intrapresa.

 

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