David Fincher critico sulla situazione del cinema
David Fincher ha parlato con toni piuttosto critici della situazione del cinema attuale, sostenendo che ormai ci siano solamente due tipologie di film.
David Fincher sta per tornare con la sua ultima fatica, Mank, un film sulla storia di Herman J Mankiewicz, lo sceneggiatore di Quarto Potere, che sta cercando di realizzare dal 1997, quando suo padre Jack Fincher ne ha finito la sceneggiatura. Il fatto che ci sia voluto così tanto tempo lo ha portato a fare una riflessione, piuttosto critica, sulla situazione del cinema attuale.
L’opportunità perfetta per produrre il suo film gli è stata offerta da Netflix, che dopo una lunga collaborazione con l’autore (House of Cards, Love, Death & Robots, Mindhunter) gli ha chiesto direttamente cosa volesse fare come prossimo progetto. Lavorando per la piattaforma inoltre, non c’è lo stress cinematografico del weekend d’apertura, per ci il regista è stato ben felice di riuscire finalmente a realizzare il suo progetto.
Non è una mossa particolarmente intelligente dal punto di vista del business realizzare una lettera d’amore nei confronti di un film che è sul catalogo del tuo rivale HBO Max, ma d’altronde se facessimo solo roba intelligente probabilmente ci sarebbero solo film Marvel, o Star Wars e Jurassic Park.
L’autore ha poi proseguito con una fotografia non proprio lusinghiera dell’industria cinematografica attuale:
Ci sono soltanto due stagioni per i film. C’è lo spandex estivo e c’è la sofferenza invernale. Puoi fare film solo per una di queste due stagioni, e se sbagli finisci in una delle altre due stagioni, che sono praticamente una discarica per gli altri film. Secondo voi ha senso?
Insomma, una critica neanche troppo velata al sistema attuale. Voi che ne pensate delle parole del regista?
