Recensione Seconda Chance: quando i boardgame incontrano il Tetris

MS Edizioni ci porta direttamente dalla mente del nostro tedesco preferito un giochino filler veloce, simpatico ed intricante. Riuscirete a sconfiggere i vostri amici in questa sfida all’ultimo mattoncino?

Non di solo cinghialotti vive il boardgamer, e nell’ambito dei giochi filler spesso la concorrenza è spietata. Bisogna che il gioco sia interessante, che diverta, che sia originale ma che sopratutto duri tra i dieci minuti ed il quarto d’ora.

Niente di peggio di una partita a quello che si pensava essere un riempitivo rapido rapido che finisce per durare quasi un’ora e che impedisce di giocare gli altri titoli che ci si era prefissati per la serata! ecco allora che Uwe Rosenberg corre in nostro aiuto con un gioco piccolo piccolo ma grande dentro: Seconda Chance.

 

 

 

Quadretti ed incastri

In Seconda Chance i giocatori si sfideranno in una sfida in perfetto stile tetris, con l’obiettivo di riempire la propria griglia prima degli avversari. Ogni giocatore ha a disposizione un foglio di carta dove è tracciata una griglia 9 x 9 che inizialmente sarà bianca, ad eccezione di un pallino disegnato nella casella centrale. Tutti riceveranno una carta iniziale, ognuna diversa dalle altre, contenente uno schema di quadratini.

Questa sarà la figura iniziale che noi andremo a disegnare sulla nostra griglia, con l’unico obbligo che almeno uno dei quadratini che la compongono vada a coprire il quadratino centrale. Da quel momento, ogni turno vengono rivelate due carte con delle figure squadrettate. Ogni giocatore dovrà obbligatoriamente scegliere una di queste e disegnarla sulla sua griglia; le figure possono essere ruotate a piacimento ed anche specchiate se necessario.

 

Una griglia in attesa di essere riempita

 

Vince il giocatore con meno spazi vuoti sulla sua griglia; in caso di parità, vince il giocatore che è stato eliminato per primo

Se non è possibile disegnare nessuna figura senza sovrapporsi alle altre figure disegnate in precedenza od uscire dai bordi del foglio, avremo la nostra “Seconda Chance”: ogni turno, infatti, se vi troverete impossibilitati a disegnare una delle forme estratte potrete pescare una carta extra e provare ad incastrare la silhouette corrispondente. In caso ci riusciste, potrete continuare la partita come nulla fosse successo, in caso contrario sarete eliminati e non potrete più aggiungere figure alla vostra griglia.

Il gioco può terminare quando tutti i giocatori sono stati eliminati, le carte del mazzo sono terminate oppure se un giocatore è riuscito a riempire tutta la sua griglia. Vince il giocatore con meno spazi vuoti sulla sua griglia; in caso di parità, vince il giocatore che è stato eliminato per primo. D’altronde, ha avuto meno mosse a disposizione!

 

Tutti i polinomini disponibili sulle carte. Si, polinomino è un termine che esiste sul serio.

 

 

 

Griglie roventi

Quando ho presentato questo gioco alla mia ragazza, dopo averle detto che l’autore è Uwe Rosenberg, lei mi ha guardato stupefatta e mi ha detto

Quello li ha una fissazione per riempire le griglie

Dopo una gran risata, ci ho riflettuto e non riesco a darle troppo torto. Patchwork, Cottage Garden, Indian Summer, Spring Meadow sono gli altri suoi giochi che trovano più facilmente delle somiglianze, ed anche classici intramontabili della categoria german come Agricola (e suo cugino Caverna) hanno in sè un prototipo di quella meccanica puzzle che ti penalizza per ogni vuoto lasciato sulla tua tabella. Ad Uwe piacciono le griglie, poco da fare.

Mettendo da parte mostri sacri come Agricola e Caverna, rispetto agli altri giochi appena citati Seconda Chance arriva come una versione condensata e migliorata. Set up velocissimo, partita altrettanto rapida ma ricca di scelte che possono trasformare una sconfitta in una vittoria con la giusta combinazione, dimensioni contenute e quindi trasportabilità eccellente; tutte queste sono le caratteristiche di un ottimo filler e Second Chance le ha tutte.

Se poi si aggiunge il fatto di poter far giocare fino a sei giocatori, si ha la ricetta per quello che è sicuramente il filler perfetto per spendere quei minuti in cui si aspettano i ritardatari per la serata dei giochi da tavolo. Questo tuttavia non basta a coprire il fatto che non è certo un gioco che potrete giocare serate intere; Seconda Chance dà il suo meglio se preso a piccole dosi, giocato un paio di partite per poi lasciare spazio ad altro.

Un appunto che si potrebbe fare è alla confezione che se da un lato apprezzo per essere davvero piccola e portatile (sopratutto per la gioia della mia Kallax), dall’altro è priva di pizzi e merletti. Un piccolo inserto di cartone per tenere ogni cosa al suo posto sarebbe stata apprezzata ma dato il prezzo molto economico è dura prendersela per un dettaglio così poco rilevante. Inoltre includere le matitine per tutti i giocatori è un tocco di classe che ci farà sicuramente dimenticare il materiale rimescolato durante il trasporto.

 

Una foto di gruppo non si nega a nessuno oggigiorno

 

In definitiva, a chi consiglio di comprare Seconda Chance? Innanzitutto a chi sta cercando un gioco facilissimo da spiegare, divertente da giocare e che possa accomodare un bel numero di giocatori.

Lo consiglierei a chi cerca un gioco veloce da fare in compagnia, magari anche in posti scomodi dove non c’è tanto spazio per mettere tabelloni e pedine.

Se poi siete appassionati di Tetris, Seconda Chance è come il pezzo a forma di I che aspettavate da inizio partita. Non fatevelo scappare!

 

 

73
ME GUSTA
  • Ottimo filler con spiegazione e preparazione velocissime
  • Gameplay ragionato ma non eccessivamente cervellotico
  • Dimensioni e prezzo contenute
FAIL
  • Scatola non al top
  • Difficilmente passerete una serata a giocare solo a questo gioco
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