Valparaiso: mercanti provetti tra giungla e mare aperto

Parliamo questa settimana di Valparaiso, un gioco di casa Cranio che non mancherà di stuzzicare il mercante intercontinentale che è in voi. Solo il più abile riuscirà a manipolare il mercato ed approfittare del momento giusto per accaparrarsi la vittoria nella giungla cilena!

Mentre il mondo del boardgame italiano stava esplodendo per la scimmia in attesa dell’ultimo arrivo in casa Cranio Creations (non temete, la nostra recensione di Nemesis arriverà presto sui vostri schermi), quatto quatto il Grande Cranio ha pubblicato ad inizio estate un gioco che stuzzicherà i palati esattamente opposti.

Niente alieni giganteschi, niente miniature, niente collaborazione; solo voi e la vostra nave carica di materie prime, una giungla da esplorare ed un mercato da sfruttare. Tutto questo è Valparaiso!

 

 

Il libro contabile della giungla

Il cuore di Valparaiso è un meccanismo di pianificazione delle azioni che ci farà decidere, all’inizio di ogni turno, quali azioni compiere ed in che ordine. Man mano che le andremo a fare avremo la possibilità di cambiarne l’ordine pagando una penale, dandoci modo di reagire alle scelte dei nostri avversari e se necessario cambiando i nostri piani al volo.

 

Le plance dei giocatori hanno scritto sopra tutto il necessario per giocare ed il lato superiore è misteriosamente, inesplicabilmente ondulato. Misteri.

 

Le carte selezionate all’inizio di ogni turno verranno posizionate a faccia in giù sotto la plancia nell’ordine in cui saranno giocate.

La plancia principale è divisa in tre sezioni. Al centro c’è la città di Valparaiso: costruendo un edificio qui avremo una rendita alla fine di ogni turno che ci permetterà di guadagnare risorse extra. Nella parte inferiore abbiamo la Giungla che circonda Valparaiso, con i villaggi dentro di essa. Le nostre pedine commercianti potranno farsi strada nella giungla e trattare coi villaggi, ottenendo le risorse indicate dal segnalino mercato più in basso sul villaggio corrispondente. Infine nella parte superiore troviamo l’Oceano, dove le nostre navi cariche di materie prime potranno scambiarle per nuove carte azione.

Le plance dei giocatori invece ci permetteranno di tener conto delle risorse immagazzinate, di quanti dei nostri Mercanti sono disponibili, quante risorse abbiamo già caricato sulla nostra Nave e quanti dei nostri edifici sono stati piazzati. Le carte selezionate all’inizio di ogni turno verranno posizionate a faccia in giù sotto la plancia nell’ordine in cui saranno giocate.

 

La plancia per 4-5 giocatori in tutta il suo splendore. La febbre gialla non è inclusa nella confezione

Ogni turno è diviso in 3 fasi.

All’inizio c’è la Fase di Pianificazione. Durante questa fase ogni giocatore sceglie dalle carte azione a propria disposizione quali giocare ed in che ordine. Inizialmente saranno disponibili solo 3 spazi per le carte azione, una volta che un giocatore avrà piazzato almeno due Edifici ne verrà sbloccato gratuitamente un quarto; fin dal primo turno, inoltre, sarà possibile piazzare una carta nello spazio “Sindaco” al costo di 10 pesos. Questa carta sarà giocata prima di tutte le altre.

Se durante il turno uno qualsiasi dei giocatori ha raggiunto o superato i 18 punti vittoria, la partita termina

Il grosso del gioco avverrà durante la Fase Azioni. In questa fase, a partire dal primo giocatore, a turno ogni giocatore andrà ad eseguire le azioni scelte nella Fase di Pianificazione, nell’ordine in cui sono state piazzate. Un avversario vi ha anticipato e quindi avete bisogno di modificare l’ordine di gioco? non vi preoccupate, basterà sganciare qualche pesos e potrete anticipare una delle vostre azioni. La disorganizzazione, si sa, costa!

Le azioni a vostra disposizione inizialmente sono 8

  1. Trasferire le merci – spostate quante merci volete dal vostro magazzino alla vostra nave se è in porto. Se facendo così riempite la stiva prendete anche un punto vittoria
  2. Vendere una merce – vendete una merce nel vostro magazzino per 10 pesos
  3. Assumere un mercante – spostate una pedina mercante dalla vostra plancia al centro di Valparaiso, al costo di una risorsa per tipo
  4. Muovere i mercanti – fate muovere un numero qualsiasi di vostri mercanti sulla plancia. Farli muovere di uno spazio non vi costerà nulla, muoverli di due spazi vi costerà 1 pesos per mercante mentre se vorrete arrivare a tre spazi il costo totale sarà di 4 pesos
  5. Costruire una casa – piazzate una pedina casa dalla vostra plancia alla plancia di gioco. In base che la piazziate a Valparaiso, in una Dogana o un Villaggio, questo edificio vi darà bonus diversi. Dopo che ne avrete piazzate almeno due, inoltre, si sbloccherà il vostro quarto spazio azione.
  6. Commerciare con un Villaggio – se un vostro mercante si trova in un villaggio, potete compiere l’azione più in basso tra le tessere mercato disponibili per quel villaggio tante volte quante sono i vostri mercanti presenti. Si tratta di scambi spesso molto vantaggiosi e del modo principale con cui vi procurerete le materie prime da mettere in magazzino
  7. Muovere la nave – Spostate la vostra nave tra i vari tratti di mare disponibili
  8. Commerciare oltremare – Spendete le risorse accumulate sulla vostra nave per acquistare nuove carte, che non solo vi forniranno nuove azioni ma varranno al fine dei punti vittoria.

Finite tutte le azioni programmate di tutti i giocatori, il round termina con la Fase Finale. I mercanti tornano al villaggio, i giocatori ricevono le rendite delle loro case a Valparaiso ed il segnalino primo giocatore passa di mano. Se durante questo turno uno qualsiasi dei giocatori ha raggiunto o superato i 18 punti vittoria, la partita termina. Vengono sommati i punti presenti sulle carte e derivanti dai pesos di ogni giocatore e chi ha il punteggio più alto diventa il nuovo signore del commercio di Valparaiso!

 

Alcuni esempi di carte azione. Si capisce che è un german perchè ci sono i legnetti anche sulle illustrazioni delle carte

 

 

Valparaiso, mare forza 9…

Anche se la tematica e le illustrazioni sembrano suggerire un german possente, di quelli da mattone sui denti e brucia-cervello, Valparaiso in realtà è un gioco molto godibile e leggero. La dinamica del turno ingrana subito dopo il primo giro di mani e potremmo considerarlo tranquillamente un introduttivo ai giochi eurostyle, adatto ad essere giocato anche da chi non mastica propriamente giochi di carte e legnetti. Questo non vuol dire che sia un gioco “facile”, con un soffitto basso addosso al quale il giocatore più esperto va a sbattere; l’economia delle mosse è sempre delicata e sopratutto fino a quando non viene sbloccato il quarto spazio azione, la scelta di cosa fare ogni turno è spesso sofferta e figlia di compromessi con la propria strategia: si vorrebbe poter fare di più ma ci i ritrova inevitabilmente a dover rinunciare a qualcosa. Ridurre al minimo le occasioni sprecate è la chiave che spesso porta alla vittoria.

Da questa distanza tutto sembra sereno e tranquillo, con i nani da giardino che interpretano i mercanti che si aggirano per la giungla

 

Valparaiso è adatto ad essere giocato anche da chi non mastica propriamente giochi di carte e legnetti

Molto interessante la meccanica del mercato: ogni scambio commerciale porta le tessere a girare, sia nella riserva principale che in quella di ogni villaggio. Bisogna avere un buon colpo d’occhio per riuscire ad azzeccare la combinazione giusta, anche se mettere i bastoni fra le ruote degli avversari invece si rivela estremamente complicato dato il ristretto spazio di manovra che ogni giocatore ha.

Legare il termine della partita al raggiungimento di un determinato punteggio ha spinto delle scelte di game design interessanti; infatti, in qualsiasi momento è possibile scartare una delle carte che abbiamo acquistato col commercio marittimo per guadagnarne subito i punti (invece che a fine partita). Questo ci permette magari di dare un ultimo colpo di coda e spremere qualche punto in più dal nostro turno in modo da superare la fatidica soglia dei 18 punti vittoria; attenzione ad aver fatto i conti giusti però, o rischierete di ritrovarvi a regalare per sbaglio una vittoria anticipata ai vostri avversari. Non parlo per esperienza eh. Proprio no.

 

Le tessere mercato della riserva vanno a rimpiazzare piano piano quelle dei diversi villaggi. È dura fare piani a lungo termine o non spostarle tutte se si è goffi e maldestri.

 

 

Nuovo Cilena Valparaiso

Pur avendo delle scelte molto interessanti, il gameplay di Valparaiso non è certo perfetto. Se a metà del gioco vi capiterà di battagliare colpo su colpo coi vostri avversari, cercando di approfittare di ogni spiraglio per soffiargli le occasioni più ghiotte, all’inizio del gioco vi troverete invece a pianificare senza troppe interruzioni tutta la vostra strategia. Non parliamo poi della fase finale del gioco, dove ormai le vostre aree d’influenza saranno stabilite e difficilmente vi troverete a pestarvi i piedi a vicenda; l’eccitazione e la frenesia della parte centrale sarebbe stato bello vederle sbocciare in una lotta punto su punto finale, che invece spesso si riduce ad uno stallo alla messicana (o meglio, alla cilena) dove ogni giocatore aspetta di essere certo di avere il vantaggio dei punti prima di superare la soglia dei 18.

Mi sarebbe piaciuto vedere uno sforzo in più nella parte di materiali veri e propri

Un sonoro “meh va ai materiali. Ho ricevuto in contemporanea la copia di Blackout Hong Kong (che trovate recensito qui) e Valparaiso e vedere gli stessi identici cubetti e casette in entrambi i giochi non mi ha dato proprio una sensazione “premium”, sopratutto considerato che la loro qualità a livello di crepe e piccoli difetti non fa certo gridare al miracolo. Le illustrazioni sono ben fatte, in perfetta linea con lo stile  europeo che vuole trasmettere, ma mi sarebbe piaciuto vedere uno sforzo in più nella parte di materiali veri e propri.

 

Il centro di Valparaiso è sempre pieno di mercanti e casette messe li per guadagnare. Tipo Venezia ma senza le gondole

 

Valparaiso vuole essere un gioco di stampo europeo, con caratteristiche tipiche sia a livello di materiali che a livello di meccaniche a titoli più “classici”, ma rivisitato in chiave più moderna

Valparaiso vuole essere un gioco di stampo europeo, con caratteristiche tipiche sia a livello di materiali che a livello di meccaniche a titoli più “classici”, ma rivisitato in chiave più moderna che lo renda accessibile anche a qualcuno che si sta approcciando a questo tipo di giochi per la prima volta.

Dal mio punto di vista l’obiettivo è centrato: pur rimanendo un gioco dove tattica e strategia sono molto importanti e dove i veterani potranno sbizzarrirsi, le sue meccaniche semplici e chiare lo rendono adatto a fare da traghetto a chi magari ha provato Catan e vuole fare un passo in più senza gettarsi su titoli più cinghialosi.

Un buon gioco introduttivo che scala bene sia come complessità che come numero di giocatori; un titolo che non mancherà di dare soddisfazione sia ai germanofili più accaniti che ai neofiti del gioco teutonico. Insomma, una nave da non lasciar salpare!

 

 

74
ME GUSTA
  • Ha il sapore di un german senza risultare inaccessibile ai neofiti
  • Meccaniche interessanti ma non punitive
FAIL
  • Materiali non esattamente all'altezza
  • Un po' troppo statico ad inizio e fine partita
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