Marvel Ultimate Alliance 3: Le differenze con Infinity War ed Endgame

Il nuovo titolo sviluppato da Team Ninja e pubblicato da Nintendo è arrivato da qualche giorno sul mercato, cavalcando l’onda del successo del Marvel Cinematic Universe. Cerchiamo di capire le differenze tra quanto narrato nei film dei vendicatori e nel terzo capitolo di Ultimate Alliance con questo approfondimento.

Non è un segreto che Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order nasca direttamente come progenie del clamoroso seguito della conclusione della Infinity Saga del Marvel Cinematic Universe. Avengers: Infinity War prima e soprattutto Avengers: Endgame poi hanno catalizzato l’attenzione di pubblico e personalità del settore per mesi, celebrando il momento di massimo climax per una saga iniziata ormai undici anni fa.

Mai poteva esistere momento migliore dunque per tirare fuori dal cilindro un nuovo capitolo di Ultimate Alliance – serie la cui precedente iterazione risale al 2009 -, questa volta per l’appunto totalmente incentrata sulla raccolta delle Gemme dell’Infinito e sullo scontro definitivo con Thanos e i temibili membri dell’Ordine Nero.

 

Leggi la nostra recensione:

 

Tuttavia, a dispetto di quanto si possa pensare, Ultimate Alliance 3 non prende a piene mani dal materiale cinematografico per la sua narrativa, preferendo mantenere sì lo stesso leitmotiv dei film sui vendicatori, ma esplorando di contro tutte altre derive, affini al grande crossover Marvel dal gioco rappresentato. Recensito nei giorni scorsi il gioco, con questo approfondimento faremo chiarimento sulle varie differenze del caso tra i due prodotti, in realtà piuttosto sostanziali, per forza di cose non badando troppo ad evitare spoiler.

Prima di iniziare, vi ricordiamo che Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order è disponibile in esclusiva per Nintendo Switch dallo scorso 19 luglio.

Inoltre Nintendo e Panini Comics hanno collaborato per celebrare l’uscita di Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order con una cover variant di Wolverine 59 dedicata al gioco.

La variant cover, disponibile ora in tutte le fumetterie e negli store online, prende ispirazione dall’aspetto degli eroi Marvel per come compaiono all’interno del videogioco  in esclusiva su Nintendo Switch.

Ne abbiamo parlato qua:

 

 

Ultimate Alliance 3 scorre all’esatto opposto rispetto ad Infinity War ed Endgame

Se c’è una cosa in comune che subito salta all’occhio tra la coppia Infinity War/Endgame ed Ultimate Alliance 3, quella è di sicuro l’incipit del gioco.

Entrambe le storie partono a bordo della nave dei Guardiani della Galassia (la Milano nel gioco, la Benatar in Infinity War), per dirigersi invece in seguito in direzioni totalmente diverse. Laddove entrambi gli ultimi film sugli Avengers mantengono una linea narrativa in qualche modo contenuta, ben scritta e congegnata con appurata attenzione al dettaglio e all’introspezione drammatica, Ultimate Alliance 3 fa l’esatto opposto, disegnando un’esplosività che risponde ad un roster di personaggi variegato e alle molte location esplorate.

Iniziamo a fare qualche confronto diretto. Sedimentato in Civil War, Infinity War parte e prende forma dal principio della divisione degli eroi, non solo su un senso figurato, ma concretamente fisico.

Stephen Strange, Tony Stark e Peter Parker diretti sul pianeta Titano a combattere prima il sadico Ebony Maw, poi con parte dei Guardiani lo stesso Thanos sul suo campo di battaglia; Steve Rogers, Wanda Maximoff, Visione, Natasha Romanoff, T’Challa, Bruce Banner e gli altri all’opposto rimasti sulla Terra a fronteggiare l’armata di Outrider ed i restanti membri dell’Ordine Nero, ovvero Proxima Midnight, Corvus Glaive e il titanico Cull Obsidian; infine Thor, Groot e Rocket impegnati su Nidavellir per forgiare la potente ascia Stormbreaker.

 

 

Antitetico al concept suddetto e anche all’atmosfera epica/drammatica di queste sezioni del Marvel Cinematic Universe, Ultimate Alliance 3 inizia fin da subito a comporre una invidiabile alleanza di personaggi della casa delle idee, ignorando i dettami di un ritmo compassato e puntando in toto verso un intreccio che possa unire quanto più possibile, invece che dividere.

Tutti i villain dell’universo Marvel sono intenzionati a mettere mano sul potere cosmico

Affrontati dai Guardiani Nebula e Ronan nel prologo e allontanate le gemme in diversi angoli della Terra, i nostri eroi si trovano a dover formare una grande alleanza per impedire all’Ordine Nero e Thanos di ottenere le gemme. Non solo però Thanos, ma tutti i villain dell’universo Marvel sono naturalmente intenzionati a mettere mano sul potere cosmico, così che la Ultimate Alliance – sempre crescente in numero – si trova a combattere Goblin (gemma del tempo), Ultron (mente), le Sentinelle (potere), Dormammu nella dimensione oscura (realtà) e M.O.D.O.K. (anima), con l’aggiunta di Kingpin, Hela e Teschio Rosso nel recupero dei potenti cristalli ISO-8 (sottoprodotti delle gemme).

L’intervento di Thanos e scagnozzi nel titolo Team Ninja si limita a qualche sporadico intervento, prendendo rilevanza solo nelle concitate battute finali che occupano il decimo ed ultimo capitolo. Il nemico in Ultimate Alliance 3 è diluito, fittizio, e le gemme fanno solo da propulsione per un allegro giro sulle montagne russe da un nemico all’altro, senza dare ulteriore sostanza alla caccia al tesoro. Se in Endgame si parte da un nemico sfaccettato, un lutto e le sue conseguenze, in Ultimate Alliance 3 si glissa su tutto ciò; nel terzo episodio della serie non c’è morte rilevante, nemesi particolarmente caratterizzata, finali agrodolci o sceneggiature in grado di coinvolgere la complessità dei viaggi nel tempo.

Ultimate Alliance 3 vuole essere una giostra scanzonata senza grosse pretese narrative.

Parliamo di due opere totalmente diverse, per intenzioni, sviluppi e linguaggio. Ultimate Alliance 3 vuole essere una giostra scanzonata senza grosse pretese narrative che possa accogliere quanto più di Marvel possibile. La conclusione della Infinity Saga cinematografica al contrario si è dimostrata una chiusura quantomeno rifinita ed attenta alla dimensione dei singoli personaggi, provvista di un senso di epos difficile – come ovvio che sia – da trovare nel gioco di Team Ninja.

Al netto quindi di quello che si potrebbe pensare, Ultimate Alliance 3 vanta un approccio alla vicenda delle gemme e del Guanto dell’Infinito ben differenziato nei toni e nel linguaggio generale rispetto all’epica di Endgame ed Infinity War. Non che una modalità sia da preferire necessariamente rispetto all’altra, ma occorre essere quantomeno coscienti della differenza, senza associare con ingenuità Thanos e le gemme immediatamente alla controparte cinematografica.

Per concludere, Marvel Ultimate Alliance 3, anche per arricchire roster e possibilità, prende tanto dai fumetti quanto dalle avventure più note dei vendicatori, accumulando influenze e rendendole accessibili attraverso eventi leggibili e non in assoluto pretenziosi.

 

 

 

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