Il mio viaggio in Antartide: 5

Anche questa settimana abbiamo fatto molti progressi dal punto di vista lavorativo. Purtroppo la settimana non è stata positiva per altri aspetti.

Inizio i miei aggiornamenti sempre riportando gli eventi e le mie avventure extra-lavorative. Purtroppo questa settimana l’evento principale è decisamente negativo.

Nella giornata di mercoledì 12 Dicembre ci sono stati due decessi sul lavoro che hanno scosso profondamente la vita alla base (più informazioni le trovate in questo articolo del New York Times). Le informazioni che trovate nell’articolo sono le stesse che sono state riportate a noi la sera dell’evento. L’unica differenza è che noi siamo stati convocati e l’informazione ci è stata data in anticipo per evitare che si diffondessero storie che potessero minare di più la comunità.

Personalmente non conoscevo queste persone (anche gli altri membri del gruppo non le conoscevano) però anche noi siamo stati colpiti da questo evento. La risposta della base è stata immediata e su più aspetti: la vita è continuata regolarmente e nessun evento, ad eccezione di quelli della serata di mercoledì, è stato cancellato per cercare di elevare il morale con attività di svago. Inoltre si è potenziato il servizio di sostegno psicologico per chi ne sentisse il bisogno.

 

BLAST -TNG team in posa per la foto di gruppo

 

Nella giornata di giovedì abbiamo partecipato all’American Night a Scott Base visto che per alcuni del gruppo era l’ultima (Nick torna in USA per lavorare su Simons Observatory e Brad andrà al polo per 1 settimana a lavorare su BICEP). In occasione della serata siamo riusciti a vedere un pinguino che si era avvicinato alla base.

 

Pinguino Adelie fuori dalla base neozelandese

 

Il sabato sera invece c’è stato l’helo hangar party. È stato allestito un palco dove 5 band si sono alternate a suonare dalle 8 fino all’1 di notte all’interno degli hangar. Più di metà della popolazione della base era presente a questo concerto.

 

Nate, Javier e me all’hangar party

Per il resto della settimana abbiamo solo lavorato.

Con l’avvicinarsi della finestra di lancio ci siamo messi sotto con il lavoro per cercare di farci trovare pronti il prima possibile.

Dopo 3 giorni di lavoro siamo finalmente riusciti a rimuovere le impurità dal criostato che causavano dei tappi di ghiaccio (in verità di azoto) in uno dei capillari del sistema. Risolvere questo problema è stato fondamentale per avere i rivelatori freddi e continuare a fare altri test.

Questi 3 giorni di lavoro hanno tenuto impegnati tutto il cryo-team (me, Mark, Ian, Nate e Nick) che quindi non hanno potuto aiutare le altre persone con il lavoro che c’è da fare. Mentre sto scrivendo i rivelatori sono freddi a 280mK e alcune parti del criostato stanno finendo di raffreddarsi.

 

Telescopio con gli schermi solari installati. Lo specchio centrale ricordo che è di 2.5m

 

Il lavoro sul criostato ha bloccato quello che bisognava completare sulla gondola per tutto il tempo in cui abbiamo lavorato alla soluzione del problema (per ragioni di sicurezza quando si lavora con liquidi criogenici le persone che non hanno l’equipaggiamento adatto devono stare a 15 piedi).

Una volta risolto il problema ci siamo messi a lavorare come matti sulla gondola. Siamo finalmente riusciti ad installare il mylar sugli schermi solari. Questo materiale riflette la luce solare dal nostro sistema ottico.

Questo ha due vantaggi, il primo è legato ala fatto che la luce del sole sarebbe dominante rispetto al segnale. Il secondo invece è dovuto al fatto che se ricevessimo anche una frazione di luce dal sole rischieremo di sciogliere i filtri che venegono usati per selezionare la banda.

I pannelli solari che settimana scorsa erano stati installati adesso sono in posizione di volo ed è stato completato tutto il cablaggio.

 

Me e Javier a 10m di altezza per preparare i pannelli solari

 

CSBF ha iniziato ad installare le proprie antenne e ha iniziato a fare dei test minimali sia su Iridium che TDRSS.

Tutto viene controllato dai computer di volo.

Abbiamo spostato tutto sui computer di volo per verificare eventuali problemi software tra i vari sottosistemi.

Fino a scorsa settimana ognuno lavorava su un suo branch della nostra repository di git e verificava il proprio sottosistema. Passando ad un sistema centralizzato abbiamo ovviamente alcuni problemi dovuti dal fatto che i bug in alcune parti del codice fa si che il codice debba essere ricompilato o fatto ripartire diverse volte. Questo implica che non possiamo avere 24h al giorno il monitoraggio delle temperature del criostato ma ci sono dei momenti di buio.

Durante i 3 giorni di lavoro sul criostato, Javier si è dedicato a creare uno script python che automatizzasse le canzoni da suonare sui SONOS in base all’ora della giornata o quando iniviamo determinati comandi ai computer di volo.

In settimana, SuperTIGER, un pallone per lo studio dei raggi cosmici, ha provato a lanciare ma hanno dovuto abortire per via del vento. Per il momento sembra che non possano lanciare fino alla fine di questa settimana (22/23 dicembre) però il meteo cambia alla svelta.

 

Albero di Natale allestito alla mensa di LDB

 

Per la prossima settimana se tutto va bene ci dovrebbero essere novità interssanti su BLAST (niente lancio ovviamente), vi tengo aggiornati.

P.S. Il Natale è arrivato anche a LDB.

 

 

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