Smetto Quando Voglio Masterclass: la recensione del fumetto

Smetto Quando Voglio Masterclass

In allegato con La Gazzetta dello Sport oggi, 30 Gennaio, esce il fumetto di Smetto Quando Voglio Masterclass, spin off del sequel di Sydney Sibilia che vedremo nelle sale cinematografiche il 2 Febbraio. Scritto da Roberto Recchioni e disegnato da Giacomo Bevilacqua, il fumetto vanta quattro cover variant, due delle quali curate dagli autori appena menzionati e le altre due di Zerocalcare e Riccardo Torti “Torti Marci”.

Meno di un anno fa usciva al cinema Gabriele Mainetti con il suo cinecomic made in Torbella Lo Chiamavano Jeeg Robot, anticipato dal fumetto che voleva essere una specie di seguito del film. Sulla stessa scia dei fumetti tratti da film arriva anche quello di Smetto Quando Voglio Masterclass, uno spin off che si collega perfettamente all’interno del secondo capitolo della saga senza dare troppe anticipazione al futuro spettatore.

Scopo del fumetto è proprio quello di spronare lo spettatore oltre, spingendosi al di fuori dei confini della narrazione, esplorando il mondo dei personaggi di Sibilia attraverso i primo film del 2014 e il seguito che uscirà il 2 Febbraio.

Smetto Quando Voglio Masterclass: il fumetto sarà disponibile dal 30 Gennaio come inserto de La Gazzetta dello Sport al prezzo di 2,50 euro (più il prezzo del giornale), in quattro variant differenti, curate rispettivamente da Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua, Zerocalcare e Riccardo Torti “Torti Marci”.

Trattandosi di uno spin off è impossibile inciampare nello spoiler, quindi si può acquistare e leggere il fumetto senza aver paura di rovinarsi qualcosa del film.

Ironicamente Roberto Recchioni e Giacomo Bevilacqua, rispettivamente scrittore e illustratore del fumetto, inseriscono i loro stessi personaggi assieme a quelli di Pietro Zinni nella banda di ricercatori, cercando di dare delle velocissime linee guida nel caso in cui il lettore non avesse visto il primo film.

 

Smetto Quando Voglio Masterclass gioca moltissimo sul lato promozionale della pellicola, linee guida di cui lo stesso Sibilia non ha certo fatto mistero, facendo rompere la quarta parete ai personaggi che colloquiano con lo stesso lettore, riconoscendo di trovarsi dentro a un fumetto.

 

Nella prefazione del fumetto il regista Sydney Sibilia, figlio del cinema e del fumetto anni ’80, ripercorre le fasi della sua stessa vita attraverso il fumetto, iniziato con l’amore per Topolino, ancora oggi fonte di grandissimo orgoglio per la collezione conservata maniacalmente, passando nelle scuole medie con Diabolik e la cotta per la meravigliosa Eva Kent (e chi non ce l’ha avuta!?) e i suoi “ipnotici” momenti di intimità con il marito; e, infine, si arriva alle superiori che non possono non essere sinonimo di Dylan Dog, personaggio che ancora oggi riesce a conquistare più fasce generazionali e un target piuttosto ampio.

 

Smetto Quando Voglio Masterclass

 

E quale può essere uno dei traguardi maggiori per un amante dei fumetti se non vedere i propri personaggi prendere vita tra carta e inchiostro? Personaggi paradossali ma, al tempo stesso, estremamente veritieri, così come sul grande schermo, adesso anche sulle tavole di un fumetto.

La realtà della pellicola che prende vita sulle pagine, estremizzando ancora di più i personaggi che, pur non abbandonando le loro origini, diventano ancora più caricaturiali e macchiettistici.

Giocando su questo aspetto, non solo la storia viene sviluppata attorno al mondo dei fumetti.

Giocando su questo aspetto, non solo la storia viene sviluppata attorno al mondo dei fumetti, ma gli stessi personaggi si adattano al linguaggio tipico di questo medium, e ovviamente il primo fra tutti è Andrea De Sanctis, antropologo della banda.

Nel fumetto ci vengono anche introdotti i nuovi personaggi del secondo film, i cervelli in fuga dalle funzioni professionali adoperate in modo stravagante, ovvero l’anatomista Giulio, l’ingegnere Lucio e l’avvocato Vittorio, ma anche qui senza entrare troppo nel merito.

Ma di cosa parla questo fumetto? La banda di ricercatori ricercati, adesso collaboratori sotto copertura della polizia, devono assolutamente scovare una potentissima smart drug e comprendere la sua composizione.

Questa droga si chiama variant e si trova sulle pagine di alcuni fumetti. Variant viene assunta attraverso le dita: ovvero il lettore per girare la pagina successiva, deve leccare la punta del dito la quale verrà appoggiata sull’angolo inferiore della pagina, per poi venir assunta leccando nuovamente il dito.

La nostra banda dovrà infiltrarsi in territorio nemico, quello dei nerd, e passare inosservata se vuole davvero recuperare un numero variant. A colpi di citazioni cinematografiche e informazioni sulle biografie dei personaggi dei fumetti più famosi, senza dimenticare il mondo della serialità dagli anni ottanta ai nostri giorni, si sviluppa questa divertente storia spin off dalla durata di una ventina di tavole.

 

 

Ironico, leggero e veloco. Questo spin off è un ottimo modo per ingannare l’attesa e avere giusto un assaggio del mood di questo secondo capitolo della saga, il quale si prospetta con ancora più sorprese e una maturità decisamente più studiata, soprattutto in vista della produzione del terzo e ultimo capitolo, Smetto Quando Voglio Ad Honorem.

A voler trovare qualche difetto in questo breve fumetto, probabilmente una conclusione un po’ affrettata, soprattutto se confrontata con le tavole precendenti di scoperta e costruzione del piano. Si cerca soprattutto di strizzare l’occhio al riferimento cinematografico, giocando soprattutto con lo spettatore creando la stessa sensazione di stupefacenza. Nel complesso, però, il lavoro si può definire più che buono e molto piacevole alla lettura.

 

A dominare tra le pagine del fumetto è sicuramente il colore acido, lo stesso che si rispecchia della fotografia della pellicola. Non a caso, il colore predominante è proprio il giallo, protagonista di tutte le variant.

 

Lo stile di Bevilacqua è inconfondibile, riprendendo i tratti somatici dei personaggi, mentre a Recchioni spetta prendere le caratteristiche psicologiche e intellettuali di quest’ultime ed estremizzarle ancora di più. Il risultato finale è un mix di colori, simpatia e paradosso. Tutti elementi che combaciano perfettamente con il modello filmico di Sibilia, il quale si rifà moltissimo non solo a una cinematografia e serialità storica, ma allarga gli orizzonti della dimensione cinematografica verso quelli del mondo dei fumetti.

 

Smetto Quando Voglio Masterclass

 

Il fumetto, con copertina cartonata, tavole a colori e pagine acetate, si arricchisce anche di schede su ogni singolo personaggio; tutte le quattro variant in cui è possibile acquistarlo; biografie dei personaggi e una simpatica prefazione dello stesso regista Sydney Sibilia e gli originali charcater poster dei personaggi di Smetto Quando Voglio Masterclass.

Se avete intenzione di un primissimo antipasto prima di tuffarvi in una nuova avventura in compagnia di Pietro e la sua banda di ricercatori ricercati, questo fumetto è quello che ci vuole!

 

Smetto Quando Voglio Masterclass sarà nelle sale cinematografiche dal 2 Febbraio

 

 

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