OpenFeint: quando Apple si fece trovare impreparata

highres_8977742

Apple tentò in passato, molto maldestramente, ad entrare nel mondo dei videogiochi con la sua console Pippin, sviluppata assieme alla nipponica Bandai. Il risultato fu, diciamolo, disastroso e da allora la casa di Cupertino si è tenuta ben lontana da settore videoludico. Fino a iOs.

Il successo in ambito videoludico degli smartphone è oggi un dato di fatto ma originariamente non era così e la stessa Apple si è fatta prendere un po’ in contropiede.

I giocatori, soprattutto quelli che venivano dall’ambito console, si stavano abituando a conseguire trofei e condivisione di risultati, ma il Game Center arrivò solo nel settembre 2010 con iOs 4.1.

 

openfeint1

 

OpenFeint_2.7.5_home_screenA quel punto però certe funzionalità erano già arrivate sugli smartphone di Cupertino, grazie ad un’iniziativa privata: Openfeint. Che, con la versione 2.0 del febbraio 2009, dava uno scossone a tutto l’ambiente.

Si trattava di una prima piattaforma sociale per il mobile gaming (uscì anche in versione Android) che con una serie di SDK consentiva ai programmatori di inserire nei propri giochi tutta una serie di funzionalità che oggi diamo per scontante.

Forse il multiplayer online non era proprio fantastico, però classifiche e achievement ebbero un grande successo fra la nascente platea di videogiocatori su smartphone.

Come detto, verso la fine del 2010 arrivò il Game Center e fu, in modo abbastanza scontato, l’inizio della fine di OpenFeint, che alzò poi definitivamente bandiera bianca nel 2012.

Non senza aver lasciato un segno indelebile nella storia del gaming mobile ed avere tracciato la strada per quello che è arrivato in seguito.

Vi ricordate di Openfeint? Lo utilizzavate?

 

 

Google Chromecast: Tutto quello che dovete sapere
Google Chromecast: Tutto quello che dovete sapere
Shadow Cities
Atari’s Greatest Hits
Apple indagata anche per iAd
Apple indagata anche per iAd