Finalmente è arrivato: il vero successore del Nexus 5 è ora acquistabile anche in Italia, migliore in tutto, ma ad un prezzo largamente sopra le aspettative. Rimane un InstantBuy come il suo predecessore oppure no? Scopriamolo assieme.

Sono passati due anni dalla mia recensione del Nexus 5 e nel frattempo il mio daily driver è stato un iPhone 6, dalla sua uscita fino ad un paio di settimane fa quando ho avuto l’occasione di acquistare il nuovo Nexus 5x ad un prezzo speciale e sono quindi tornato ad avere Android come sistema operativo nello smartphone che uso tutti i giorni.

In pratica uno dei miei follower su Google+ mi contatta in privato su Hangouts:

Ciao, scusami se ti disturbo ma mi era sembrato di intravedere (recensione Hype) che eri interessato al Nexus 5x, se sei ancora interessato al telefono fammi sapere

Ne vendi uno? :)

Yes, sostanzialmente ho vinto il giveaway di Marques Brownlee, e mi ha inviato il suo bianco da 32 GB!

Ma LOL! Checculo! A quanto lo vendi?

[…]

 

Segue discussione con Giorgio in cui comincio a contrattare come un marocchino e alla fine, da vera merda, riesco a portarmi a casa un Nexus 5x bianco 32Gb ad un prezzaccio. Grazie Giorgio.

Ora ho un Nexus 5x. Questa mini intro per dirvi che se non lo avessi pagato così poco molto probabilmente non l’avrei mai acquistato, si perché se ancora non lo sapete il Nexus 5x in Italia è venduto a 479€ per la versione da 16Gb e 529€ per quella da 32Gb.

Una bella differenza dai 349/399€ di lancio del Nexus 5.

La strategia “Nexus low cost” di Google e dei suoi partner, in questo caso LG, produttore del Nexus 5x, è infatti finita ufficialmente lo scorso anno con il Nexus 6 che già aveva istituito il nuovo “prezzo allineato al mercato”, deludendo tutti quelli che volevano aggiornarsi all’ultimo Nexus disponibile.

 

 

I Nexus sono gli unici smartphone (o tablet) con sopra Android “vero e pulito”, aggiornato direttamente da Google all’ultima versione e senza nessuna aggiunta o modifica fatta dal produttore di turno.

Personalmente sono un Nexus Fan da tanto: ho cominciato con il Nexus S nel 2011 e ho poi proseguito con il mitico Nexus 4 e con l’altrettanto osannato Nexus 5. Come tablet ho avuto sempre e solo Nexus: il primo Nexus 7, poi il secondo e infine ora il Nexus 9. Insomma a me i Nexus piacciono, tanto, perché sono gli unici smartphone (o tablet) con sopra Android “vero e pulito”, aggiornato direttamente da Google all’ultima versione e senza nessuna aggiunta o modifica fatta dal produttore di turno. Non è poco.

Almeno non lo è per me, chiaro. Insomma, io voglio un Nexus, in particolare da quando Android è cresciuto e si è profondamente rinnovato, con l’arrivo di ICS anni fa e la nuova “scuola” imposta da Mathias Duarte che ha rivoluzionato la UI/UX del sistema operativo mobile di Google e lo ha reso il migliore sul mercato (secondo me).

Come scrivevo sopra torno ad Android dopo un anno sabbatico su iOS che, dopo la pausa di iOS 7 (lammerda) e la crescita su iOS 8 (unpomenommerda) è diventato quasi serio con iOS 9 (quasibbuono).

Ma non sto ora qua a fare i confronti del caso (se vi va ne parliamo nei commenti qua sotto) se siete qui è perché volete sapere se il nuovo Nexus 5x vale i soldi che chiede Google oppure no, giusto? E allora cominciamo.

 

Nexus 5x

 

 

Hardware

Torna finalmente, dopo la pausa Nexus 6 dell’anno scorso, un Nexus “piccolo” a catalogo: questo 5x è chiaramente il successore spirituale del Nexus 5 e lo è sia sulla carta che esteticamente.

Uno schermo “piccolo”, se così possiamo chiamare uno schermo da 5.2 pollici e un form factor semplice e ridotto all’osso, contornato da un design super minimale e una costruzione completamente in plastica, non eccelsa, ma dignitosa.

 

Nella confezione troverete l'alimentatore per la carica veloce e un cavo USB C - C. Niente cuffie, ma in compenso un sacco di carta inutile e 60 giorni di Google Music di prova...

Nella confezione troverete l’alimentatore per la carica veloce e un cavo USB C – C. Niente cuffie, ma in compenso un sacco di carta inutile e 60 giorni di Google Music di prova…

 

In mano il 5x è quasi giusto, ma personalmente avrei preferito dimensioni leggermente più piccole.

In mano il 5x è quasi giusto: personalmente avrei preferito dimensioni leggermente più piccole, magari con uno schermo da 5 pollici come il vecchio Nexus 5 e bordi ridotti al minimo.

Per intenderci si sarebbe potuto ottenere uno smartphone grande quanto un iPhone 6, dimensione secondo me perfetta per l’uso con una sola mano e “via di mezzo” adeguata per il consumo di media e l’uso quotidiano (per il quale uno schermo non è mai “troppo grande”).

 

A sinistra l'iPhone 6, a destra il Nexus 5x.

A sinistra l’iPhone 6, a destra il Nexus 5x.

 

L’uso ad una mano è quasi sempre comodo su questo Nexus 5x.

In ogni caso l’uso con una mano è quasi sempre comodo anche su questo Nexus 5x, con qualche eccezione, ma il tutto si risolve grazie al tasto back di Android, che è sempre comodo in basso a sinistra, facilmente raggiungibile in ogni situazione.

il design minimale e il classico fronte nero senza loghi (ormai una istituzione dei Nexus) ne fanno ai miei occhi un oggetto molto bello, lo adoro nella versione bianca che crea quel classico “bicolor Nexus” che mi piace da sempre. Non male anche la versione azzurra che aggiunge un tocco di originalità, mentre quella nera è un po’ troppo anonima e, da quel che leggo in giro, un magnete per le ditate, evitatela.

I tasti fisici sono un punto debole di questo telefono: troppo piccoli, troppo poco sporgenti, senza un feedback alla pressione soddisfacente e posizionati entrambi sul lato destro, moda questa che non capisco davvero e odio particolarmente.

Preferisco di gran lunga i tasti “divisi”, il power a destra e il bilanciere del volume a sinistra: sono più facili “da trovare” e quindi più facili da utilizzare, soprattutto se il telefono non è troppo grande come in questo caso. Sul Nexus 5 erano così, inspiegabile la scelta di LG di posizionarli tutti a destra in questo 5x.

 

I tasti sono troppo piccoli, poco visibili, con una corsa ridicola e posizionati inutilmente entrambi a destra, un vero peccato.

 

Mi sarebbe piaciuto anche un tasto dedicato per la camera, magari a doppia corsa con la messa a fuoco e lo scatto, ma ormai ci ho rinunciato, nonostante sia una grande comodità, quasi nessuno fa la scelta di includere questo tasto purtroppo. Di buono c’è che almeno Google si è inventata uno shortcut per attivare la camera: basta premere due volte velocemente il tasto dello stand-by. Meglio di niente dai.

C’è anche un LED per le notifiche molto luminoso nella parte inferiore del 5x.

C’è anche un LED per le notifiche molto luminoso nella parte inferiore del 5x. Di base è abbastanza inutile visto che semplicemente si accende ad ogni nuova notifica (quindi nel mio caso è praticamente sempre acceso) ma potete personalizzarlo con  utility esterne tipo Light Flow.

Non c’è il tap to wake purtroppo, ma arriva il lettore di impronte digitali sul retro, velocissimo e davvero comodo in quasi tutte le situazioni. Questa piccola innovazione introdotta da Apple nell’iPhone 5s arriva anche su Android con supporto ufficiale da Marshmallow e lettori che stanno spuntando in molti degli smartphone a listino.

 

 

Il lettore presente nel 5x è di nuova generazione, più veloce di quello presente nell’iPhone 5s e iPhone 6 e equiparabile a quello dell’iPhone 6s. È davvero “scary fast” come dicono gli americani e si realizza, grazie al suo strano posizionamento, l’ideale scenetta pensata da Google e cioè tirare fuori il telefono di tasca sempre già sbloccato in sicurezza: il lettore è infatti posizionato esattamente dove solitamente tenete l’indice e quindi basta impugnare il telefono per sbloccarlo. Vi scorderete come è fatto il lock screen. Molto bene.

Meno bene invece l’uso quando lo smartphone è poggiato su di un piano

Meno bene invece l’uso quando lo smartphone è poggiato su di un piano: dovrete ogni volta riprenderlo in mano per sbloccarlo, per arrivare al lettore sul retro. Non è un disastro e sinceramente non saprei a questo punto quale sia la soluzione migliore tra il “fronte” di Apple e il “retro” di questi nuovi Nexus, ogni soluzione ha i suoi pro e contro, ma alla fine funzionano più che bene tutte e due.

Oltre che per sbloccare lo smartphone il lettore si usa ora per molto poco… qualcosina nello store delle app… ma niente di più da quanto ho visto, è ancora molto presto, su iOS dopo due anni si comincia ora a vederlo utilizzato per altri scopi e su Android è davvero appena arrivato, quindi non mi aspettavo niente di più.

 

 

Lo schermo è un IPS di buona qualità, con risoluzione Full HD.

Lo schermo è un IPS di buona qualità, con risoluzione Full HD. Niente di incredibile se si hanno negli occhi ancora gli schermi visti negli ultimi due anni, ma comunque fa il suo lavoro decentemente. Soprattutto la calibrazione dei colori è ottima, come ci ha sempre abituato LG negli anni, ma gli angoli di visione e la luminosità sono sotto i top di gamma sul mercato, in particolare molto sotto agli ultimi Amoled visti recentemente.

Basta prendere in mano il telefono e Marshmallow si accorgerà della cosa e mostrerà le ultime notifiche in versione bianco e nero nel lock screen: non c’è un vero risparmio energetico come negli schermi Amoled, ma è figo controllare le ultime cose senza dover sbloccare il telefono.

 

Basta prendere in mano il 5x e il giroscopio attiva lo schermo in questa comoda modalità.

Basta prendere in mano il 5x e il giroscopio attiva lo schermo in questa comoda modalità.

 

Sul fronte vediamo quelle che sembrano due casse stereo frontali, ma in realtà è presente un’unica cassa di discreta qualità in basso: un vero peccato. Avrei largamente preferito vedere due casse stereo come sul Nexus 6P, ma immagino dovremo accontentarci anche questa volta.

 

Nella parte inferiore vediamo il jack standard per le cuffie e la nuova porta USB Type C.

Nella parte inferiore vediamo il jack standard per le cuffie e la nuova porta USB Type C.

 

Nella parte inferiore dello smartphone ecco la seconda novità hardware dopo il lettore di impronte: la nuova porta USB Type C. La aspettavamo, avremmo preferito si diffondesse molto più in fretta di quanto sta succedendo, ma Google qui ha fatto la sua parte ed è indubbio che questa porta sarà il futuro di tutti i device Android, quindi benissimo trovarla qua sul Nexus 5x.

Certo, dovrete comprarvi dei cavi nuovi USB, è inevitabile, ma alla fine costano relativamente poco e non è un dramma cambiare 3/4 cavi, soprattutto quando sono molto più comodi e “future proof” come questi Type C. Il Nexus 5x supporta poi la ricarica rapida con il suo alimentatore, cosa che può potenzialmente tornare molto utile.

Ecco, magari se avessero incluso un cavo USB-A / USB-C invece di quello incluso che è un C-C inspiegabilmente (WTF Google?!?) sarebbe stato molto meglio.

La batteria da 2700 mAh non è enorme, ma fa egregiamente il suo dovere, soprattutto grazie alle nuove ottimizzazione di Marshmallow, in particolare Doze, il nuovo sistema di risparmio energetico che si attiva quando lo smartphone è inattivo. Android si accorge ora se lasciate il telefono su un ripiano ad esempio e attiva tutta una serie di risparmi che migliorano la durata della batteria a fine giornata. La differenza rispetto alla versione precedente di Android è più che evidente: potrete ad esempio lasciare in stand-by il Nexus 5x per ore perdendo solo un punto o due percentuale di batteria. Era ora.

Arrivo senza problemi a fine giornata, con una riserva sufficiente a farmi anche il dopo cena.

In soldoni arrivo senza problemi a fine giornata, con una riserva sufficiente a farmi anche il dopo cena / uscita nel caso, senza dover ricaricare. È quello che ci si aspetta e il Nexus 5x in questo rispetta le aspettative senza strafare, ma portando a casa il risultato egregiamente.

Sarà anche merito, immagino io, dello schermo non inutilmente tirato a risoluzioni folli per poter dire la cazzata di turno in negozio e vendere di più, o del processore non particolarmente affamato, fatto sta che

la durata della batteria sul Nexus 5x è più che buona.

 

Sul retro si vedono bene il lettore di impronte digitali, la camera, il doppio flash led e il sensore laser per la messa a fuoco.

 

Finalmente possiamo comprarci un Nexus con una camera decente.

Arriviamo ora al punto dolente dei vecchi Nexus e vera novità di questo Nexus 5x: finalmente possiamo comprarci un Nexus con una camera decente. Alleluia, alleluia, alleluia.

Più che decente: arrivo a dire quasi ottima, tra le migliori che ho provato su smartphone, “incrinata” solo dalla nuova app di gestione della camera che Google ha inserito in Marshmallow che, oltre ad essere troppo scarna e poco chiara, soffre di strani lag in apertura, gli unici rallentamenti presenti frequentemente che ho notato in questo smartphone.

Il tutto sarà probabilmente risolto via software nei prossimi mesi, ma è abbastanza fastidioso non riuscire ad aprire la camera velocemente senza intoppi strani. È quel maledetto e strano lag di Android nella sua forma classica: app che stagna, casino a schermo, indecisione sul da farsi, pressione a caso dei tasti fino a che non se ne esce e si arriva a fare una foto… quando ormai il soggetto magari si è spostato. A volte invece l’app lagga inspiegabilmente dopo uno scatto, impiegando secondi preziosi per salvare correttamente l’immagine e darvi la possibilità di fare una nuova foto.

Non è una situazione tragica, intendiamoci, la maggior parte delle volte scatterete senza troppi problemi, ma è davvero fastidioso quando questo non succede.

La resa colore è molto buona, la messa a fuoco velocissima grazie al nuovo sistema laser utilizzato, la resa con poca luce è discreta e in linea con la concorrenza. Volendo si può registrare video in 4k o fare slow motion fino a 120fps. In pratica è la stessa ottima camera presente nel Nexus 6P, mancano solo gli slow motion fino a 240fps e la stabilizzazione digitale per colpa del processore più lento presente nel 5x, ma l’hardware è davvero lo stesso e si vede nei risultati che sono generalmente molto buoni.

 

 

 

 

Guardiamo ora insieme il tabellone delle caratteristiche tecniche del Nexus 5x:

 

Dimensioni 72.6 x 147 x 7.9 mm
Peso 136 g
SoC Qualcomm Snapdragon 808 MSM8992
CPU 2x 1.8 GHz ARM Cortex-A57, 4x 1.44 GHz ARM Cortex-A53, Esa Core
GPU Qualcomm Adreno 418, 600 MHz
Memoria RAM 2 GB, 933 MHz
Memoria interna 16 GB, 32 GB
Display 5.2 pollici, IPS, 1080 x 1920 pixel
Batteria 2700 mAh
Sistema operativo Android 6.0 Marshmallow
Fotocamere 12 Mpx posteriore e 5 Mpx anteriore
Scheda SIM Nano-SIM
Wi-Fi a, b, g, n, n 5GHz, ac, Dual band, Wi-Fi Hotspot, Wi-Fi Direct
USB 2.0, USB Type-C
Bluetooth 4.2

 

Cosa manca? Oltre alla ricarica wireless che ormai ho messo nel cassetto dei desideri dell’anno scorso e non mi stupisco più di non vedere nei nuovi smartphone, direi che manca un gigozzo di RAM in più.

Visto anche il costo del telefono (ma amen, sta frase andrebbe messa ad inizio di ogni paragrafo di questa recensione) e visto anche il comportamento generale di Android (più RAM ho, meglio mi comporto, a prescindere) avere tre giga di RAM invece di due avrebbe secondo me annullato tutte quei piccoli rallentamenti e microlag che continuo a vedere anche su questo Nexus 5x e che invece non ho visto sul suo fratello maggiore Nexus 6P che, guarda caso, ha proprio tre giga di RAM invece di due.

 

 

Il Nexus 5x è generalmente veloce e fluido, ma non è perfetto come gli ultimi top di gamma Android o gli iPhone: non se ne esce, vedrete comunque qualche rallentamento qua e la e la cosa è abbastanza fastidiosa visto che parliamo comunque di uno smartphone appena uscito, con l’ultima fiammante versione di Android installata. Non che quest’ultima sia una sicurezza, vedi il disastro fatto lo scorso anno con Lollipop su Nexus 9 o Nexus 5 eh.

Non posso scrivere che il 5x sia completamente lag free come altri smartphone che ho utilizzato.

Fatto sta che non posso scrivere che il 5x sia completamente lag free come altri smartphone che ho utilizzato, ma non prendetela troppo a male: probabilmente il lag che vedo io per voi è la normalità di Android e nell’uso quotidiano vi sembrerà di volare con questo 5x.

Anche 32Gb massimi sono davvero pochi: Mi sono abituato ad esempio ad avere 64Gb sullo smartphone, che equivale a non doversi mai più preoccupare dello spazio interno nel mio caso e avrei gradito un’opzione in tal senso… certo che sarebbe costata ancora di più e quindi foooook.

La connettività è LTE fino a 150 Mbps, il Wi-Fi supporta lo standard ac, il Bluetooth è 4.2 ed è presente anche l’NFC.

 

 

 

Software

Il Nexus 5x, essendo un Nexus e per giunta di ultima generazione, ha installata l’ultimissima versione di Android, la 6.0 Marshmallow. Versione non particolarmente prodiga di novità come abbiamo già visto durante la presentazione ufficiale, ma comunque almeno non carica di bug e lag come è già successo in passato quando abbiamo visto aggiornare Android “pesantemente”.

 

Di novità, dicevo, ce ne sono ben poche.

Di novità, dicevo, ce ne sono ben poche, c’è quel “Doze” di cui vi ho parlato più sopra e che aiuta, finalmente per davvero, la batteria. E… poco altro.

Si, c’è qualche miglioramento visivo qua e la, ma davvero niente di che rispetto a Lollipop.

Ah, finalmente Google ti permette di fare il backup delle app e delle loro impostazioni, ma da quanto ho visto non tutto viene recuperato ed è comunque necessario ad esempio re-loggarsi praticamente ovunque dopo un restore. Siamo ancora molto lontani da quanto avviene su iOS da sempre, dove è possibile recuperare un backup su un nuovo telefono recuperando letteralmente ogni cosa dello stato salvato del vecchio.

 

La mia attuale "line up" giornaliera: Moto 360, Nexus 5x, Nexus 9 e Kindle Voyage.

La mia attuale “line up” giornaliera: Moto 360, Nexus 5x, Nexus 9 e Kindle Voyage… sono tornato “full Android”.

 

La tastiera di sistema mi pare molto migliorata: finalmente si comporta praticamente uguale ad iOS nella gestione dei testi (selezione, copia, incolla, etc) e mostra i tasti “ingranditi” quando li si preme, agevolando di non poco la scrittura. È sempre possibile chiaramente installare tastiere di terze parti se preferite (Swiftkey anyone?)

Ah si, ci sarebbe anche Now on Tap, peccato che funzioni come al solito in lingua inglese e che in ogni caso in Italia serva a ben poco, amen.

Il miglior sistema operativo mobile presente sul mercato.

Insomma, nonostante le poche novità di questa ultima versione Android si conferma, a mio avviso, il miglior sistema operativo mobile presente sul mercato, superando iOS per vari aspetti, in primis l’integrazione delle app, la possibilità di personalizzazione e le funzionalità generali.

Certo uno smartphone non è fatto solo di hardware e sistema operativo, ma anche e soprattutto di piattaforma e app, ma questo è un discorso troppo lungo da fare ora e se state valutando un Nexus probabilmente è anche inutile spiegarvi i vantaggi di iOS, giusto?

 

 

 

 

 

 

Conclusione

Insomma siamo arrivati alla fine del pippone e probabilmente il resto manco lo avete letto: avete scrollato fino a qua solo per sapere se queste 479 (minimo) cocuzze le dovete sganciare oppure no. Il prezzo, per forza di cose è una variabile troppo importante per far finta che non conti nulla.

In Europa ci è andata malissimo e questo 5x costa davvero tanto rispetto a quanto ci aspettavamo.

Sul mercato si trovano smartphone sulla carta migliori ad un prezzo anche di molto inferiore (One Plus Two anyone? Moto X Style? OnePlus X?) ma, è bene ricordarlo, il Nexus 5x è l’unico smartphone Nexus sul mercato con uno schermo non gigante… due aspetti questi, essere un Nexus e avere dimensioni non esagerate, che sono molto importanti per tanti appassionati là fuori che stavano aspettando un degno successore del Nexus 5 con la carta di credito pronta.

Se siete uno di loro, se non sopportate i “padelloni” degli ultimi anni e ritenete i 5/5.2 pollici il limite estremo per poter usare decentemente uno smartphone, se volete utilizzare Android “pulito”, come Google l’ha pensato e senza tante minchiate inutili allora forse riuscirete a mandar giù il magone e sganciare questi 150€ in più che servono per prendersi un 5x rispetto a quanto vi aspettavate di pagare.

Io sono uno di loro. Io volevo un Nexus e lo volevo “piccolo”. Lo scorso anno Google ha deluso tutti facendo uscire solo il Nexus 6 e quest’anno ci chiede la tassa del pisquano per comprarci questo 5x. Come ho anticipato ad inizio articolo non avrei comprato questo 5x se avessi dovuto pagarlo ben 529€ … ma forse per voi i vantaggi superano il costo aggiuntivo… anche perché se volete uno smartphone decente con Android pulito o quasi e dimensioni non enormi non ci sono tante altre alternative.

 

 

Alla fine il 5x è un ottimo smartphone.

Alla fine il 5x è un ottimo smartphone, ha una buona durata della batteria, una camera ottima, uno schermo buono, una costruzione generale decente e un design che rispecchia le aspettative del mercato a cui si rivolge. Ha la nuova porta USB Type C e il nuovo e velocissimo lettore di impronte.

È generalmente molto veloce e piacevole da utilizzare, salvo qualche eccezione.

Solo costa troppo rispetto a quanto ci aspettavamo. Per ora.

Continuate ad usare il vostro Nexus 5 aspettando che questo 5x cali di prezzo (il 16Gb sta già a 80€ in meno su Amazon ad esempio) oppure cacciate ‘sti soldi e mettetevi l’anima in pace, tanto se siete come me non ci sono alternative valide al momento.

 

 

 

 

LG Nexus 5x

Me Gusta

  • Stock Android 6.0
  • Durata della Batteria
  • Camera finalmente ok
  • Lettore impronte
  • Porta USB Type C

Meh

  • Costa troppo
  • Qualche lag qua e là
  • Tasti fisici pessimi
  • Inutile Cavo C-C incluso
  • Poca RAM e poco spazio interno
  • Niente wireless charging