The Anubis Gates di Tim Powers

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Le porte di Anubis al secolo “The Anubis Gates” di Tim Powers, è il libro che tutti avremmo voluto leggere a quindici anni. E considerato che io ho avuto questa fortuna, ve ne parlerò. Prego.

Innanzitutto perché prendere in considerazione un autore che nessuno ha mai sentito nominare? Grazie per la domanda.

220px-SFeraKon_Kontakt_Eurocon_Tim_Powers_2804201_39_roberta_fLa risposta breve è che se Ron Gilbert è il padre di Monkey Island,
Tim Powers è il nonno. Ciò vi basti per ora.

Le Porte di Anubis invece non parla di pirati e Voodoo ma di viaggi nel tempo, miti egizi (molto prima di Stargate, per inciso), licantropi, magia ed un fracco di altra bella roba che piace a noi, trascinando un protagonista contemporaneo (beh, quasi, parte dal 1983) nella Londra vittoriana, in un’avvincente avventura dal carattere di romanzo storico mescolando elementi mitologici, fantasy e steampunk per chiudersi con un finale bomba che non sto a spoilerarvi naturalmente.

Ed ha vinto pure un Filippo K Dick nel 1983. Per dire.

 

Attenzione: l’entusiasmo con cui scrivo queste righe è lo stesso di quando lo lessi più di 15 anni fa. Non credo vada riletto. Certe cose nascono e muoiono nell’adolescenza. Sarebbe come quando vi siete scaricati le puntate di ALF, e non riuscite a grardare manco la seconda per un attacco fulminante di noia.

 

Ma non vi annoierò oltre, e vi copioincollo la quarta di copertina:

Quando a Brendan Doyle, studioso dei maggiori poeti inglesi del ‘800, viene chiesto di fare uno studio su una conferenza londinese di Samuel Taylor Coleridge, non può certo immaginare che si troverà ad incontrarlo di persona!

Nè potrebbe mai immaginare, lui che vive in America nel 1983, di trovarsi bloccato nella Londra del 1810, pullulante di nemici, folli mendicanti, zingari senza scrupoli, maghi egizi decisi a sovvertire il corso della Storia d’Inghilterra e un misterioso assassino che può scambiare il corpo con quello delle sue vittime!

“Perchè non l’ho mai letto allora?”
starete già chiedendomi

08283I motivi sono principalmente due.

  • La copertina orribile e fuori tema con cui è stato edito in Italia da Fanucci nei primi anni ’90, tanto per cominciare. Che io sappia ne sono uscite due edizioni con la stessa immagine, una liscia ed una tempestata di scrittine brutte. E poi basta.
  • Il fatto che poi nessuno si è preso la briga di ristamparlo.
    Proprio così, magari su ebay troverete qualche vecchia copia, ma non sperate di vederlo in un’elegante edizione 2014 nel bel paese.

 

Se posso prendermi un altro paio di righe per tirare le orecchie alla Fanucci:

In occasione dell’uscita del peggior capitolo cinematografico del franchising dei Pirati dei Caraibi non avete perso l’occasione di ristampare il Tim Powers’ On Stranger Tides con il caro Capitano Sparrow in copertina, nonostante non sia un personaggio del romanzo, ed anzi è il romanzo ad esser stato saccheggiato, ed anche malamente.

 

 

 

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