In una lunghissima presentazione di quasi tre ore ieri sera Microsoft ha presentato non solo il futuro della sua piattaforma Windows 10 su desktop, TV e mobile, ma anche nuovo incredibile hardware: una gigantesca TV per il mercato business e degli occhiali olografici.
E se da bravi hater siete ancora li a rompere i coglioni chiedendo perché hanno scelto di chiamare il nuovo Windows “10” e non “9” vi prego di farla finita grazie, direi che un “chissenefrega” dopo quello che abbiamo visto ieri sera è obbligatorio.
Vediamo insieme gli annunci più importanti di ieri sera piuttosto, questo si che mi interessa.
Windows 10
L’evento dedicato a Windows 10 è partito abbastanza in sordina, con Belfiore e Co. che ci hanno illustrato, in pratica, come Windows ten si è finalmente allineato a OS ten.
Feature e concetti che già abbiamo visto sul sistema operativo di Apple: integrazione tra le diverse piattaforme (desktop, tablet, smartphone, televisione con Xbox) sotto forma di interfaccia, feature e app condivise.
Il nostro italoamericano preferito, mister Belfiore, è salito sul palco cominciando a descrivere le feature principali (o per lo meno quelle che già sono presenti e dimostrabili ai giornalisti) del nuovo e fiammante sistema operativo di Microsoft, vado a riassumere velocemente le cose più interessanti, non ho intenzione di farvi un pippone totale quindi cercherò di “stringere” il più possibile.
Continuum
Windows 8 ha dimostrato che è impossibile, o perlomeno non consigliabile, cercare di realizzare una singola interfaccia che funzioni bene sia per dispositivi touch che per chi usa invece mouse e tastiera. Continuum cerca di risolvere il problema semplicemente cambiando l’interfaccia di Windows in base al tipo di hardware o configurazione rilevata.
Faccio un esempio pratico: se avete un Asus Transformer o simili vi ritroverete con una interfaccia “desktop”, con tanto di menu Start e finestre classiche, nel caso abbiate collegato la tastiera/mousepad e se la scollegate Windows vi chiederà se volete passare alla modalità “touch”, mostrandovi in quel caso la ormai classica Modern UI a tile di Microsoft. Semplice, ha senso, era ora.
Cortana
Il nuovo assistente intelligente di Microsoft che abbiamo già visto su Windows Phone 8 arriva anche su desktop: potrete parlare al vostro PC come fate con il vostro smartphone, le funzionalità sono praticamente le stesse e l’integrazione ha più che senso. Ovviamente rimane il problema solito di questi tipi di assistenti: come Apple Siri e Google Now, anche Microsoft Cortana è studiato e ottimizzato per il mercato americano e la lingua inglese. Si, funziona anche in italiano e no, non fa le stesse figate che possono fare gli americani sul suolo americano. Ci arriveranno con il tempo, così come Siri e Now stanno migliorando anche in Italia, ma siamo ancora lontani.
Non che mi strappi i capelli intendiamoci, già faccio fatica a parlare al mio smartphone, figuriamoci al mio desktop in ufficio.
Media, produttività e Office
Arrivano nuove e vecchie app ottimizzate e riscritte per Windows 10, multipiattaforma e più integrate con il nuovo fiammante cloud di Microsoft. Arrivano app dedicate alla gestione delle foto, della musica, dei video, un nuovo client mail e calendario, addirittura una nuova app desktop per le mappe.. vi suona familiare? Come dicevo Microsoft si allinea ad Apple sul desktop, o almeno ci prova, offrendo funzionalità integrate nel sistema operativo per la vita digitale di tutti i giorni. È una gran bella notizia.
Arriva anche il nuovo Office, ora ottimizzato per i diversi tipi di interfaccia (mouse, touch) e piattaforma (desktop, tablet, smartphone). Fuck yeah per chi usa tanto Office, è una super notizia.
Spartan
Arriva anche un nuovo browser! Internet Explorer is dead a quanto pare, Microsoft sceglie di ripartire da zero su questo fronte e presenta il nuovo prototipo di project Spartan, il suo nuovo browser internet che, come il resto del software presentato, è multipiattaforma e offre nuove funzionalità (anche queste molto ispirate al nuovo Safari, ma chissenefrega) come la possibilità di prendere note su ogni pagina web vista e condividerle sui social / amici, un nuovo reading mode che presenta l’articolo corrente in una versione più leggibile e chiara, anche offline, con Cortana integrata direttamente nella barra degli indirizzi che ti spara consigli e risultati mentre scrivi qualcosa… una nuova interfaccia direi molto figa con tab a scomparsa e solito stile minimale “modern”… insomma le basi ci sono tutte, mi sembra che ci siamo alla grande.
Chrome non trema di sicuro, ma Microsoft aveva bisogno di togliersi dai piedi la brutta immagine di Internet Explorer e ripartire da zero con un nuovo browser e un nuovo nome ha più che senso. Spero poi che lo chiamino davvero Spartan e che non rimanga solo il nome in codice: mi piace assai come nome.
Xbox App: Gaming is back!
Phil Spencer, l’uomo che ha rimesso in carreggiata l’Xbox dopo il lancio disastroso, colui che ha ucciso il bundle Kinect e deciso il taglio di prezzo, colui che ha riportato il gaming al centro dell’attenzione in una console che sembrava diventata un media center di pessima qualità invece di uno strumento dedicato al gaming… ne ha fatta un’altra delle sue presentando ieri sera la nuova applicazione Xbox per Windows 10.
Gaming is back! thank you Phil Spencer! @XboxP3 :res: #Windows10
— Antonio Moro (@itomi) January 21, 2015
L’app porta su Windows tutte le funzionalità di Xbox Live, quindi vi ritroverete con il vostro gamertag, i vostri amici, achievements, chat e compagnia bella anche su desktop, tutto integrato, tutto cross piattaforma e con nuove funzionalità aggiuntive dedicate ai giochi per Windows. Grossa, grossa figata.
In particolare fighissima la possibilità di registrare in video le proprie sessioni di gaming, direttamente integrata nel sistema operativo, in modo tale da poter esportare ad esempio gli ultimi 30 secondi di gioco dopo che li si è giocati: in pratica Windows 10 registra di base ed esporta nel caso attiviate questa funzionalità, consentendovi di condividere con il mondo quella figata inaspettate che vi è capitata mentre giocavate.
A sentire Phil tutti i giochi che girano su Windows 8 girano già alla grande su Windows 10 e potrete cominciare a registrare e condividere le vostre sessioni grazie alla nuova app Xbox fin da subito, senza dover aspettare che gli sviluppatori adattino i propri prodotti al nuovo sistema operativo. Mica poco.
Tutte funzionalità, intendiamoci, che uno si chiede cosa diavolo aspettasse Microsoft ad introdurre anche sul suo sistema operativo desktop: dopo che è stata pioniere dell’online gaming su console con Xbox Live Microsoft ha infatti inspiegabilmente sempre ignorato il desktop, salvo quel tentativo imbarazzante di Games for Windows Live che è naufragato ancora prima di partire davvero.
Chiaramente viene subito in mente Steam e la sua super piattaforma di distribuzione, gestione e condivisione. Phil non ha avuto paura di mostrare durante la presentazione il client di Steam e ha anzi mostrato come la nuova Xbox app si integri senza problemi: una volta lanciato un gioco con Steam ha infatti premuto Windows + G per registrare e poi condiviso senza problemi il video ottenuto su Xbox Live. Come dire, chissenefrega se usate Steam o altro, noi siamo “sotto”, noi siamo completamente integrati con il sistema operativo stesso e potrete usare le nostre funzionalità aggiuntive a prescindere.
Altra figata: multiplayer cross platform tra Xbox One e desktop con Windows 10! abbiamo visto una sessione ieri sera del nuovo Fable, ma le possibilità sono tantissime chiaramente.
Benedite Phil Spencer, beneditelo.
DirectX 12
Phil Spencer ha anche mostrato una breve demo delle nuove DirectX 12 in arrivo, incentrate sull’ottimizzare le prestazioni e la qualità dell’output, oltre che risparmiare batteria.
Nella demo abbiamo visto come DirectX 12 offra più complessità e qualità rispetto a DirectX 11, a parità di hardware.
Phil ha addirittura detto che a parità di hardware le 12 offrano un incremento di prestazioni fino al 50% rispetto alle 11. Come sia possibile che non sia scattato un applauso tra i giornalisti presenti è per me incomprensibile, ma d’altronde fino a qui sono sempre rimasti tutti zitti di fronte ad ogni annuncio, freddi come il ghiaccio, ero imbarazzato per loro.
Ma cazzo neanche un applauso? Eddai :( #Windows10
— Antonio Moro (@itomi) January 21, 2015
Windows 10 per Mobile
Windows 10 arriverà anche in versione mobile, per smartphone e tablet, a sostituire l’attuale Windows Phone 8. Cambio di nome e strategia generale quindi, con la morte definitiva (hooray!) di Windows RT sui tablet Microsoft e una strategia generale basata su due concetti principali: integrazione tramite cloud e app universali, distribuite su unico store cross platform e che girano ottimizzate sui diversi hardware.
Ancora è stato mostrato ben poco, si è intravista la nuova interfaccia mobile di Windows 10 che ricorda parecchio chiaramente il “vecchio” WP8, ma per ora tutto questo rimane una promessa.
Una bella promessa comunque che potrebbe in futuro, unita al nuovo hardware in arrivo dopo l’acquisizione di Nokia, far fare un passo in avanti sul mobile a Microsoft.
Provate il nuovo Windows 10 in anteprima
Avevo già installato da developer preview di Windows 10 un paio di mesi fa, poi l’ho tolta perché offriva ben poco da vedere ancora… questa mattina la sto reinstallando per ovvi motivi, è in arrivo la nuova build.
Se avete un muletto da utilizzare per testare questo nuovo Windows allora potete farlo anche voi, semplicemente andando su insider.windows.com
Mentre scrivo la nuova build è “in arrivo”, spero non ci facciano aspettare troppo perché sono davvero curioso di provare le nuove app e funzionalità mostrate ieri.
Windows 10 sarà un aggiornamento gratuito per gli utenti Windows 7 e Windows 8 per il primo anno.
Hardware biatch!
Ci si aspettava qualche sorpresa sul fronte hardware, girava voce che Microsoft lavorasse già da anni su un qualche tipo di wearable simil Oculus, ma ieri sera abbiamo avuto molto, molto di più.
Microsoft Surface Hub
La prima roba assurda mostrata è stata una big ass television da 80 e rotti pollici: era sul palco dal primo minuto e il logo Microsoft in basso mi aveva fatto venire qualche dubbio, ma nessuno aveva capito che quello fosse un vero nuovo prodotto Microsoft e non solo una TV gigante con il loro logo attaccato sopra.
Questa mostruosità è ovviamente pensata per il mercato business, ha un computer integrato e un touchscreen, oltre a due camere e altre figate, che consentono di effettuare teleconferenze (tramite il nuovo fiammante Skype ovviamente) scrivere direttamente sullo schermo, condividere, controllare appuntamenti e task, etc… tutto mentre si è in piedi di fronte ad uno schermo gigantesco. Fucking future bro!
Non si sa quanto costerà, ma ovviamente uno sproposito. L’altra cosa sicura è che lo voglio in ufficio. Per forza.
Windows Holographic
Ero convinto che la mega TV di cui ho appena parlato fosse il “one more thing” finale della serata e invece scatta un’altra mega sorpresa.
Sale sul palco quel gran figo di Alex Kipman, lo stesso per intenderci che ha portato il Kinect nei nostri salotti, e comincia a raccontarci di come l’impossibile non esista grazie al potere del software: l’improbabile può diventare possibile e gli ologrammi stanno arrivando cazzo! wait, what?!?
Dopo una intro di due minuti di delirio (che vedete qua sopra) in cui tutti siamo rimasti con un WTF gigante sulla testa in attesa di vedere qualcosa di concreto ecco che Kipman comincia a spiegarci come abbia passato gli ultimi anni in un laboratorio segreto di Microsoft a creare una piattaforma software e hardware per la gestione e visualizzazione di ologrammi tramite visori a realtà aumentata. Fuck yeah Alex, fuck yeah.
Faccio un piccolo passo indietro: ho il gran culo di lavorare in uno studio che “bazziga” con questo tipo di figate da quando esistono per davvero, utilizziamo robe tipo Kinect, Leap, Rift e compagnia da sempre, per applicazioni gaming o enterprise. Insomma questi giocattoli li ho visti e provati tutti. L’unica cosa che si avvicina a quello di cui Alex parla ed è già in commercio, seppur in versione “DK1facagaremasaràmeglioinfuturo” sono i Meta 1 DK, aka Space Glasses.
Aggeggio che abbiamo in studio e che ho provato. Aggeggio alquanto imbarazzante. Perché è in tethering con un PC, perché pesa come la morte ed è gigante, perché alla fine offre solo uno schermino imbarazzante annegato nel tuo campo visivo che funziona male, ha una risoluzione insufficiente e, fondamentalmente, non serve a un cazzo se non a farti capire, più o meno, cosa si potrà fare in futuro con i visori per la realtà aumentata.
Partendo da questa esperienza è ovvio che sono rimasto semplicemente incredulo quando Kipman ha cominciato a mostrare video di persone che indossavano questi occhiali magici di Microsoft e vedevano ologrammi in tutto il loro campo visivo, perfettamente integrati con la realtà sottostante, anch’essa perfettamente a fuoco e non oscurata da lenti particolari…
Bella cagata Alex ho pensato, col cazzo che fate sta roba sul serio, state mostrando una scenetta tratta da un film di fantascienza, ok, questo è dove volete arrivare, magari tra 5 anni dai.
Ho continuato a pensarla così anche quando Alex ha “aperto le porte” della piattaforma, aka Windows Holographic (so bad ass, diciamolo) a tutti gli sviluppatori indipendenti, dicendo che il tutto sarà open e disponibile fin dalla prima versione di Windows 10, che aziende come Oculus e Magic Leap (azienda che si è comprata da poco Google è che sta facendo in pratica la stessa roba) sono le benvenute sulla loro piattaforma e che Windows 10 sarà in pratica la base comune a tutte le figate futuristiche wearable del futuro.
Poi però, con il suo sorrisino e voce da chipmans, Alex a giocato il jolly e ha, finalmente, fatto scattare l’applauso quando ha svelato il primo visore AR di Microsoft, ecco a voi gli HoloLens, non stiamo lavorando solo al software dietro alla AR/Ologrammi, ma abbiamo già un visore funzionante che spacca il culo a tutti.
Microsoft HoloLens
La prima novità di questo visore è che ospita al suo interno il computer che lo controlla, quindi niente cavi del cazzo e possibilità di muoversi liberamente: solo questo è già un miracolo di miniaturizzazione, ma c’è molto di più a quanto pare.
Fuck yeah. #HoloLens #Holograms #Windows10 pic.twitter.com/4tmhxQEXZ4
— Antonio Moro (@itomi) January 21, 2015
Gli HoloLens ospitano al loro interno oltre ad una normale CPU e GPU anche un processore olografico, che interpreta quanto ricavato da camere e sensori e riesce a “capire” lo spazio che ci circonda, a dare quindi un senso al tavolo che stiamo guardando, trovandone le dimensioni e forma e permettendo quindi di piazzare, ad esempio, un ologramma sopra di esso.
E lo fa in tempo reale, quindi potremo muoverci liberamente nello spazio che ci circonda e vedere ologrammi creati e modificati in tempo reale attorno a noi.
L’altro problema da risolvere è come mostrare immagini digitali in trasparenza sopra alla realtà vista attraverso questi occhiali, occupando tutto il campo visivo disponibile e senza oscurare troppo la visione normale di quanto ci circonda. A sentire i primi feedback Microsoft c’è riuscita, io sono davvero molto scettico, ma aspetto ovviamente di provarli.
- Project HoloLens: Our Exclusive Hands-On With Microsoft’s Holographic Goggles (wired.com)
- Up close with the HoloLens, Microsoft’s most intriguing product in years (theverge.com)
Sarò alla prossima GDC di San Francisco dove Microsoft sarà presente in forze e conto di uccidere qualcuno pur di provare questi HoloLens.
#Vuttana che svolta @Microsoft /bow #Holograms si vedrà una merda nel modello attuale, ma pensate tra 2 o 5 anni… #mindblowing
— Antonio Moro (@itomi) January 21, 2015
Ho in ogni caso aspettative bassissime.
Sono conscio che questo è solo il primo passo verso un vero visore AR ad ologrammi, sicuramente questo primo modello sarà pesante, avrà una batteria ridicola, costerà uno sproposito (annunciate due versioni, una consumer e una business, ha più che senso) e mostrerà malissimo gli ologrammi, su uno sfondo reale oscurato… ma non è importante.
Quello che è importante è pensare dove arriverà questa tecnologia tra due o tra cinque anni. O tra dieci.
Fermatemi, o ci butto l'intera mattinata. #WindowsHolographic pic.twitter.com/fqsPt8FLrA
— Lorenzo Fantoni (@Lor3nzoF) January 22, 2015
Tra dieci anni avremo questa roba impiantata direttamente nelle nostre cornee e vedremo ologrammi ovunque? magari cazzo.
Ma, senza dover andare troppo avanti ed entrare in modalità Cyberpunk è facile pensare come questi device diventeranno sempre più piccoli e accurati e come potranno davvero diventare un nuovo modo di interagire con la tecnologia, diventando uno strumento produttivo, di entertainment, di tutti i giorni. Dai cazzo, dai!
Microsoft is back!
Quando tutti la davano per “spacciata”, per vecchia e non al passo con i tempi, ancorata ai guadagni di Windows e Office e segnata da tantissimi insuccessi negli ultimi anni, ecco che Microsoft si presenta con un nuovo vestito tirato a lucido e pronta per un 2015 tutto nuovo e innovativo.
Un nuovo sistema operativo integrato e multipiattaforma che offre le funzionalità che ci aspettiamo e molto di più. Una strategia chiara di integrazione tra i diversi dipartimenti. Un nuovo impegno sul campo hardware come mai si era visto prima. La presenza in campi nuovissimi e fortemente innovativi come la realtà aumentata e gli ologrammi. Il tutto poggiato sul suo prodotto storico di punta, Windows, che costituisce quel trait d’union che ben poche altre aziende possono mettere in campo così efficacemente.
Questa è la nuova Microsoft e mi piace un casino. Bravo Nadella cazzo, bravo!
Vi lascio con un video degli highlights dell’evento:
E voi che ne pensate? siete in modalità stupido hater “tanto farà tutto cagare e non andrà niente” o siete gasati come me a vedere Microsoft che rialza la testa e torna a giocare davvero nello sport che ci piace di più?