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Il Computer History Museum ha ottenuto il codice sorgente di due storici software: il sistema operativo MS-DOS 1.1  e Word for Windows 1.1. “Per aiutare le future generazioni a meglio comprendere le radici del personal computing”

La storia di MS-DOS è nota a tutti. Nel 1980, IBM contattò Microsoft (fondata cinque anni prima) chiedendo un sistema operativo per i suoi PC. All’epoca, Microsoft produceva solo il linguaggio BASIC, quindi acquistò il QDOS (Quick and Dirty Operating System), distribuito inseguito come 86-DOS, dalla Seattle Computer Products per 75.000 dollari e, dopo una veloce revisione del codice, lo diede in licenza a IBM, che lo rinominò in PC-DOS. L’azienda di Redmond, invece, scelse il nome MS-DOS. Il costo della licenza era di 40 dollari. La versione 1.1 è stata rilasciata nel 1982, mentre la versione 2.0 è arrivata sul mercato nel 1983. MS-DOS 1.1 occupava 320 KB su floppy disk e usava 12 KB di memoria. MS-DOS 2.0 occupava uno spazio quasi doppio e usava 27 KB di RAM.

Microsoft rilasciò la prima versione di Word per MS-DOS nel 1983. WordPerfect era il word processor per PC più diffuso nel mondo, ma la storia cambiò con l’arrivo della prima versione di Word per Windows nel 1989. Grazie al successo di Windows 3.0, Microsoft divenne in poco tempo il leader assoluto del settore. Nei successivi quattro anni, la software house generò oltre la metà dei profitti dell’intero mercato mondiale dei word processor. Nel 1997, il market share raggiunse il 90%. Oggi, Word è sinonimo di applicazione per la videoscrittura ed è sicuramente il software più famoso di Microsoft.

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