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U.S. Air Mail Giant Arrows

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Immaginate di star guidando in mezzo al nulla. Alla vostra destra e alla vostra sinistra solo una pianura piatta il cui confine è orizzonte.

Prendete il vostro smartphone: non c’è campo. Non sapete bene dove siete, ne quanto manchi alla vostra meta. Non sapete nulla. Allora fate l’unica cosa sensata da fare, guardate i cartelli.

Questa situazione appare assurda per noi che viviamo con il GPS in tasca.

Questa situazione appare assurda per noi che viviamo con il GPS in tasca. Eppure per anni ci sono state persone che hanno dovuto guidare in condizioni molto peggiori di queste.
Precisamente tra gli anni che vanno dalla prima guerra mondiale all’inizio della seconda.

Queste persone erano i piloti della U.S. Air Mail e trasportavano la posta attraverso gli Stati Uniti.

Non avevano GPS, non avevano riferimenti, e non avevano nemmeno una strada da seguire, però, per quanto può sembrare assurdo avevano i cartelli.

E oggi parleremo di questi cartelli.

 

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U.S. Air Mail

I primi esperimenti di air mailing iniziarono nel 1911 e andarono avanti per circa 7 anni. Nel 1918 fu ufficializzata la nascita del servizio postale aereo con la prima tratta Washington – New York.

274x410xairmailnightlight.jpg.pagespeed.ic.i604vnvbqoCon la fine della guerra tornarono negli USA migliaia di piloti che si erano battuti nei cieli delle Fiandre e che ora cercavano lavoro.

Posta veloce, abbondanza di piloti, crescita della domanda: il servizio esplose.

Appena due anni dopo fu inaugurata la tratta transcontinentale (New York – San Francisco).

All’inizio il viaggio veniva effettuato solo di giorno con i piloti che si riposavano durante la notte ma poi, al crescere dei volumi si iniziò a volare anche dopo il calar del sole.

Il primo volo in notturna fu effettuato da Jack Knight sulla tratta Omaha – Chicago nel 1921, da quel momento le tratte in notturna divennero sempre più comuni.

La vostra lettera ci avrebbe messo appena 36 ore ad attraversare tutti gli Stati Uniti.

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Come moderni pony express i piloti volavano da una stazione di posta all’altra, dove scambiavano le “cavalcature” e si riposavano mentre la posa partiva con il pony express successivo.

 

 

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La tratta comprendeva 13 aeroporti intermedi: Bellefonte (PA), Cleveland (OH), Bryan, (OH), Chicago (IL), Iowa City (IA), Omaha (NE), North Platte (NE), Cheyenne (WY), Rawlins (WY), Rock Springs (WY), Salt Lake City (UT), Elko (NV) e Reno (NV).

 

 

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Ma in un’epoca senza radio portabili e GPS, come facevano i piloti a orientarsi?

 

 

 

The Giant Arrows

Semplice, seguendo le frecce. Nel 1924 il governo decise di rendere più sicuro il viaggio per i piloti (e diminuire le possibilità di perdersi lungo la tratta) facendo installare delle enormi frecce di segnalazione.

Le frecce, costruite in cemento e colorate con un giallo brillante, erano sormontate da un faro che le rendeva visibili di notte, la lanterna a gas era tenuta attiva da un guardiano che viveva vicino alla freccia.

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Queste frecce erano disposte ogni 10 miglia circa disegnando un percorso facilmente individuabile anche di notte.

Queste frecce erano disposte ogni 10 miglia circa disegnando un percorso facilmente individuabile anche di notte e anche in brutto tempo permettendo ai piloti di percorrere la via migliore per raggiungere l’aeroporto successivo: se si era in dubbio bastava guardare sotto e vedere dove indicava la freccia, tanto semplice quanto geniale.

 

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airmail-beacon-designPer quanto l’idea possa oggi sembrare naive per i mezzi dell’epoca era invece un’ottima pensata, le freccione erano un buon sistema per i piloti all’alba dell’aviazione di massa, probabilmente l’unico possibile per permettergli di orientarsi con facilità in mezzo alle infinite pianure americane.

 

 

L'Aviation Heritage Museum dell'aeroporto di Grants-Milan ha restaurato uno dei "beacon" di segnalazione con tanto di freccia, faro e casetta.

L’Aviation Heritage Museum dell’aeroporto di Grants-Milan ha restaurato uno dei “beacon” di segnalazione con tanto di freccia, faro e casetta.

 

 

 

Conclusioni

L’arrivo della seconda guerra mondiale mise fine alle giant arrows, gli aerei erano ora dotati di radio e sistemi di navigazione migliori, volavano più in alto e non avevano bisogno di guardare le frecce per orientarsi.

Il governo fece abbattere le torri di segnalazione e il metallo recuperato fu usato nello sforzo bellico.

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Ma non si preoccupò mai di togliere le frecce, la maggior parte delle quali è rimasta al suo posto.

Certo non sono più gialle, e spesso sono rovinate o coperte dalla vegetazione, ma sono ancora li, a indicare la via per la costa, puntando insieme verso il mare e verso un passato di aviatori coraggiosi e un po’ folli di cui nessuno oggi, ricorda più le imprese.

La prossima volta che andrete nel deserto a cercare punte di freccia, cercatene anche qualcuna più grande, meno conosciuta ma di sicuro, più affascinante.

 

 

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