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Ci sono tante cose che oggi diamo per scontate. Una di queste è la diffusione di massa dei computer. Un’altra è che i pc, anzi gli elaboratori usando un termine arcaico, possano eseguire programmi, giochi e una varietà infinita di applicativi.

Humans are allergic to change. They love to say, “We’ve always done it this way.” I try to fight that. That’s why I have a clock on my wall that runs counter-clockwise.

Nei primi del ‘900 l’elaboratore era visto semplicemente come una grossa e ingombrante calcolatrice.

Sì perchè nei primi del ‘900 l’elaboratore, come da etimologia, era visto semplicemente come una grossa, potentissima e ingombrante calcolatrice.

Oggi vi racconto la storia di una donna che a tutto questo si è opposta e che nei primi decenni del secolo passato già immaginava quello che HP avrebbe ribattezzato, molti anni dopo, Personal Computer.

 

La nascita e la carriera militare

Grace HopperGrace Hopper nasce a New York il 6 dicembre del 1906. La sua passione per la matematica la porta a conseguire il dottorato di ricerca a Yale, nel 1934.
Per i 9 anni successivi si dedica all’ insegnamento, prima di entrare a fare parte della Marina degli Stati Uniti.

Così indossa la divisa (che va bene, ammettiamolo, non le dona molto…a proposito @itomi io propongo di dedicarle un NSFW) ma di fatto il suo lavoro non cambia.

Viene infatti spedita ad Harvard per mettere le sue nerdosissime mani su uno dei primi computer digitali della storia, l’ ibrido digitale-elettromeccanico Harvard Mark I.

Successivamente passa allo sviluppo di UNIVAC I, quello che sarebbe diventato il primo computer commerciale della storia.

Grace ci crede: siamo nel 1949 e i computer occuperanno sì e no 100 metri quadri. Ma a lei non interessa perchè è convinta che un giorno quei pachidermi saranno a casa di tutti.

Non solo, la gente li comprerà perchè quelle grosse scatole saranno in grado di fare molto più di complicati calcoli matematici.

 

 

 

Le invenzioni

Già, un giorno ognuno di noi avrà un appartamento di 100 metri quadri nel quale ospieterà un elaboratore.

Ma affinchè succeda questa macchina deve essere eclettica, pratica e versatile.

Grace HopperPerchè nessuno occupa una stanza per elaborare fattoriali a tempo di record.

Bisogna così trovare un modo per spiegare agli elaboratori cosa fare, un modo per interfacciare i nostri pensieri alla triste realtà informatica fatta di “zeri e di uni”.

Se infatti è facile rappresentare in base binaria un numero anche enorme, è molto difficile con quei due soli caratteri esprimere il concetto di iterazione, di stampa a video o di scelta condizionata.

 

 

Serve qualcosa di nuovo, che Grace identifica nel compilatore.

Al quale affianca un linguaggio di programmazione, nel nostro caso il COBOL, appositamente creato.

Cobol Tutorial

Facendo un paragone per i non addetti ai lavori è come se Grace Hopper avesse creato non solo un dizionario per parlare con gli alieni ma anche un app per iPhone che traduce simultaneamente da italiano a linguaggio alieno.

Così, con gli enormi mezzi economici e tecnologici a disposizione della Marina Grace crea un team e si mette al lavoro: nel 1961 tutto è pronto e funzionante.

Facendo un paragone per i non addetti ai lavori è come se Grace Hopper avesse creato non solo un dizionario per parlare con gli alieni (il compilatore) ma anche un app per iPhone che traduce simultaneamente da italiano a linguaggio alieno (il linguaggio di programmazione, COBOL nel nostro caso).

Come sono andate le cose non è un mistero. Oggi i pc sono in ogni casa (a parte in quelle dei redneck dell’ Alabama ma questa è un’altra storia), svolgendo le funzioni più disparate.

Il compilatore è alla base di ogni applicazione informatica (va bene PdF, ci sono anche quelle interpretate…) e COBOL è ancora (inspiegabilmente imho) utilizzato in molti ambiti mission-critical.

 

 

 

Perchè la amo

Ma Grace passerà alla storia anche per un altro motivo. Se nutro un amore viscerale nei suoi confronti non è solo perchè sono un appassionato delle categorie gmilf sui siti specializzati (arghhh mi è venuta la pelle d’oca anche solo scherzandoci sopra).

E’ il 9 settembre del 1947 quando Grace è nel classico momento nero degli informatici: la ricerca dell’origine di un malfunzionamento.

Oggi sappiamo che per risolvere un problema informatico basta fare una pausa caffè, insultare qualche santo a caso e dare la colpa a Microsoft.

Ma allora era molto più difficile.

Dopo innumerevoli ricerche sul malfunzionamento di un computer Mark II Grace Hopper scopre una falena incastrata tra i circuiti.

Da bravo militare la estrae e fa rapporto attaccando l’insetto sul verbale che recita:

1545. Relay #70 Panel F (moth) in relay.
First actual case of bug being found
First-Bug

Il problema è risolto ma quel verbale passerà alla storia: da qui nasce infatti il termine bug, un vocabolo onnipresente nelle giornate di noi informatici!

 

 

Note & Fonti
I concetti di compilatore e linguaggio di programmazione sono dal punto di vista logico molto complessi. Ovviamente il paragone che faccio con gli alieni non è proprio proprio esatto ma rende bene l’idea.