Non è un segreto che iOS 6, la versione corrente del sistema operativo che muove iPhone, iPad e iPod Touch, non sia esattamente un successo di innovazione e funzionalità.
L’unica vera nuova feature oltre all’integrazione con Facebook che ha portato iOS 6 è stata la nuova app Maps di Apple
L’unica vera nuova feature oltre all’integrazione con Facebook che ha portato iOS 6 è stata la nuova app Maps di Apple… e sappiamo tutti come è finita: Scott Forstall, grande capo di iOS ci ha rimesso il posto.
Per quanto a Forstall vadano riconosciuti i grandi meriti dei primi anni di iOS, dalla sua nascita alle prime veloci evoluzioni e nuove feature introdotte, mentre la concorrenza ancora cercava anche solo di capire come fare uno smartphone touchscreen… è vero anche che, evidentemente, Scott era diventato nell’ultimo anno e mezzo il vero freno a mano del sistema operativo mobile di casa Apple.
Metteteci anche che, esattamente nello stesso periodo, Google assumeva e dava carta bianca ad un certo Matias Duarte che veniva dal fallimento di Palm, ma dal grande successo di Palm OS e che in pochi mesi ti ha tirato fuori Ice Cream Sandwich prima e Jelly Bean poi, di fatto rivoltando Android facendolo diventare quello che è, per me, il miglior sistema operativo per smartphone attualmente sul mercato.
Scott Forstall si era fossilizzato su due concetti base:
- Skeumorfismo
- “Squadra che vince non si cambia”
il sostituto di Forstall è un certo Jony Ive
Entrambe le pratiche sono alquanto odiose per quanto mi riguarda, ma per fortuna non sono l’unico a pensarla così, il sostituto di Forstall è infatti un certo Jony Ive, il grande capo del design di Apple che fino ad ora ha seguito “solo” l’hardware, ha infatti accettato di occuparsi ora anche del software ed è già al lavoro dallo scorso autunno sul nuovo iOS 7.
Un nuovo design
Basta skeumorfismo, basta. Basta calendari fatte come un’agenda, con foglietti strappati ridicoli e cuciture su finta pelle.
Al lancio del primo iPhone nel 2007 la la HIG di Apple (Human Interface Guidelines) riportava:
“[…] The more true to life your application looks and behaves, the easier it is for people to understand how it works and the more they enjoy using it.”
Tutto vero, ma questo concetto è stato portato al suo massimo estremo, raggiungendo un’estetica che arriva a toccare il demenziale.
Ive ha già dichiarato che non è un amante dello skeumorfismo, senza sbilanciarsi troppo, immagino per non gettare merda sul suo ex collega, ma è ovvio che le cose cambieranno con le prossime version di iOS, speriamo già dal prossimo iOS 7
Come si vede dall’esempio sopra postato tempo fa da Adrian Maciburko, ritornare ad un buon design, chiaro e semplice, mantenendo comunque un riferimento alla real life, non è certo impossibile.
Insomma vogliamo parlare di quanto fa schifo per esempio Game Center? E’ imbarazzante ed è evidente quanto il tutto sia scappato di mano ai designer di Apple.
Le cose cambieranno con Ive, è sicuro. Speriamo, ripeto, già da iOS 7.
Un multitasking decente
Ve lo ricordate quando il multitasking non c’era? Quante lagne online, peggio del copia e incolla… ci vuole, serve, è fondamentale… quanti flame e discussioni online, fino a quando finalmente è arrivato su iOS e tutti si sono calmati…
Peccato che l’esecuzione lasci alquanto a desiderare.
Primo problema: per attivarlo va doppio cliccato il tasto home. Il che non solo è ben poco intuitivo, ma è anche molto scomodo e oltretutto contribuisce al malfunzionamento del tasto home sul lungo periodo: il mio iPhone 4 dopo due anni e mezzo aveva il tasto home che funzionava una volta si e tre no. No buono.
Secondo problema: riporta unicamente le icone dei programmi in esecuzione e non le loro anteprime. Parliamoci chiaro: Siamo nel 2013, gli altri sistemi operativi per smartphone sono sul mercato da un bel po’ e hanno già mostrato cosa si può fare. Da WebOs ad Android a Windows Phone… è innegabile che vedere lo stato attuale delle applicazioni aperte sia molto comodo.
Terzo problema: per chiudere un’applicazione bisogna tenere il dito premuto su una qualunque delle icone… aspettare… e quindi tappare le icone di chiusura che a quel punto compaiono sopra ad ogni icona… Dai, non scherziamo per favore.
Auxo ha mostrato a tutti come si potrebbe gestire meglio il multitasking su iOS, slide out per chiudere un’applicazione, anteprime delle app in esecuzione e magari cominciamo ad usare questo nuovo spazio anche per dei mini widget… è chiedere troppo?
Altra cosa: per accedere al multitasking non sarebbe più comodo fare un semplice slide dal basso all’alto, partendo dall’area inferiore dell’iPhone? sarebbe più comodo, veloce e non contribuirebbe all’usura del tasto home inutilmente.
Intents anche su iOS
Cara Apple, è molto bello che con iOS 6 hai aggiunto l’integrazione con Facebook, brava. Cosa significa? Significa che le seguenti funzioni verso e da Facebook sono ora integrate nel sistema e attivabili da altre applicazioni:
- Facebook login
- Share su Facebook
- Apri con Facebook (in realtà no, ma facciamo finta di si)
Tutto ciò è molto bello. Peccato che non ci sia solo Facebook la fuori.
Non sarebbe fantastico che, semplicemente, iOS consentisse a qualunque app di aggiungere queste funzioni al sistema in modo tale che non debba essere la Apple a scegliere quale nuovo sistema integrare, ma gli utenti stessi installando le app relative dall’App store?
Mi spiego: Installi Dropbox? ecco che magicamente ti vengono aggiunte come funzioni la possibilità di aprire un file in Dropbox o di salvarlo (shararlo) su Dropbox.
Installi Pinterest? compare la possibilità di sharare su Pinterest! Magia!
Ok, tutti gli androidiani in lettura sono venti righe che strippano e probabilemente sono già a passati ai commenti sotto per scrivermi quanto sono idiota, che su Android c’è già sta roba!
Gli “intents” di Android sono infatti una delle più grandi figate del sistema operativo di Google, grande vanto dei suoi fanboyz. E giustamente dico io.
Android intents are one of the most powerful features of the platform. They allow applications to provide deep integration to other apps and extend other apps with their features. Android applications don’t work in silos but integrate with each others and offer their services to other applications.
- Android intents, apps talking to each other (androiduipatterns.com)
E’ ora di copiare questa figata su iOS. Ora. Grazie.
Un home folder
Ok, non dico che vorrei un file system accessibile dagli utenti. Non arrivo a dire questo. No, perché si sa che chi usa uno smartphone non è in grado di capire cos’è un file. #sarcasm
E’ un ragionamento che posso capire e in realtà questo atteggiamento di Apple verso i babbani la fuori ha contribuito, di fatto, a creare un mercato nuovo verso un target nuovissimo: gli va riconosciuto.
Apple ha eliminato il concetto stesso di file, semplicemente integrando dentro ad ogni app i “progetti” creati con quella particolare app… salvabili e riapribili da dentro a quella particolare app.
Comodo ed intuitivo certo, ma è così praticamente impossibile il passaggio di un progetto (o file, cazzo, chiamiamolo file) da un’applicazione all’altra… pratica che non è certo utile solo ai power user: non prendiamoci in giro.
Su iOS si è ora obbligati a fare numeri assurdi passando da Dropbox che è, di fatto, diventato una specie di cartella home comune tra le applicazioni che lo supportano.
In pratica si salva il file sul proprio dropbox e poi, dall’applicazione di Dropbox, si ha la possibilità di riaprirlo con altre applicazioni.
Una roba assurda. Lo ripeto: assurda.
Il tutto sarebbe risolto molto semplicemente con l’introduzione di una cartella home (che già c’è! badate bene!) accessibile in lettura e scrittura da tutte le app e gestita da un’app di Apple nuova (Finder anyone?) in cui sia anche possibile gestire le associazioni tra tipi di file e le applicazioni di default per aprire quel particolare file.
E’ così difficile? No, serve, lo vogliamo, basta nascondere la testa sotto la sabbia dell’usabilità.
Si, anche questo è già presente in Android, lo so, andate a cagare androidiani, stiamo parlando di iOS.
Conclusione
Prevedo già i commenti a questo articolo:
Se vuoi Android comprati un Android, non chiedere che le sue feature migliori vengano portate su iOS.
Beh, io Android lo uso con gusto da un pezzo, il punto è un altro: iOS è un ottimo sistema operativo: fluido, semplice da usare, non inutilmente personalizzabile, velocissimo e con un App store semplicemente anni luce avanti ai concorrenti, un vantaggio determinante insieme alla sua integrazione con OS X (iCloud e compagnia) che per me è fondamentale.
a livello di feature iOS è carente rispetto ad Android
E’ però anche vero che a livello di feature iOS è carente rispetto ad Android. Possiamo anche parlare una settimana di questa cosa, ma purtroppo è un fatto, mi spiace Apple Fags.
Allora, visto che ho scelto ancora per i prossimi due anni di rimanere su iOS per il mio smartphone principale (mentre per il tablet ho scelto un Nexus 7) sarebbe grandioso vederlo evolvere in meglio anche al costo di essere accusato di “copiare” Android, non vedo proprio il problema.
Considerando che non posso avere in tasca un iPhone con sopra Android e che pesca applicazioni dall’App Store di Apple… non mi resta che sperare che Jonathan Ive faccia un buon lavoro con iOS 7 e successivi.
Nonostante i risultati finanziari incredibili dell’ultimo quarto, che hanno segnato l’ennesimo record di guadagni per Apple, la borsa continua dallo scorso autunno a punirla, evidentemente perché non basta ad Apple fare soldi per far salire le sue azioni: Apple deve continuare ad innovare e introdurre nuove feature e nuovi prodotti.
Mentre aspettiamo un televisore Apple (LOL) e uno smartwatch Apple (più probabile) nel 2013 non sarebbe male avere un iOS 7 con tanta nuova roba interessante e, soprattutto, utile.
E voi? cosa vorreste in iOS 7?
- Skeuomorph (wikipedia.org)
- Skeumorfismo e il tempo che (ci) cambia (danielemargutti.com)
- iOS 7 reveal needs to break barriers & get fresh (phonesreview.co.uk)
- For Apple’s battered stock, even record revenues aren’t good enough (theverge.com)